Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 25 settembre 2016

Il Bologna resiste all'attacco del biscione!

Domenica 25 settembre, ore 15.00...
Stadio Meazza in quartiere San Siro...
Scendono in campo Inter e Bologna...
I padroni di casa si presentano con 1 Handanovic; 21 Santon, 25 Miranda, 13 Ranocchia, 95 Miangue; 17 Medel, 7 Kondogbia (28' 27 Gnoukouri); 87 Candreva (74' 96 Barbosa), 19 Banega (65' 23 Eder), 44 Perisic; 9 Icardi. In panchina: 30 Carrizo, 5 Melo, 8 Palacio, 10 Jovetic, 15 Ansaldi, 33 D'Ambrosio, 55 Nagatomo, 94 Yao.
Allenatore: Frank de Boer.
Il Bologna risponde con 1 Da Costa; 4 Krafth (80' 25 Masina), 28 Gastaldello (63' 2 Oikonomou), 20 Maietta, 35 Torosidis; 16 Nagy (53' 5 Pulgar), 8 Taider, 31 Dzemaili; 9 Verdi, 10 Destro, 11 Krejci. In panchina: 34 Ravaglia, 97 Sarr, 7 Mounier, 15 Mbaye, 17 Donsah, 18 Helander, 22 Rizzo, 24 Ferrari, 26 Floccari.
Allenatore: Roberto Donadoni.
E dopo il fischio iniziale, si parte... E si parte alla grande, perchè al 14' c'è il gol del Bologna! Destro! Palla persa a metà campo da Kondogbia. Ripartenza bruciante dei rossoblu con Destro che, servito da uno stratosferico Verdi, trafigge un Handanovic non esente da colpe.
Da questo momento, fino al 38' del primo tempo, il Bologna dominerà il gioco!
Purtroppo, l'Inter pareggia con Perisic, su palla persa da Destro.

Nel secondo tempo, il Bologna subisce il gioco dell'Inter fino a 15' dalla fine, quando i rossoblu rialzano la testa e, con una bella reazione, cercano i 3 punti. Sfortunatamente non li troveranno, ma la squadra non si è arresa, e ha resistito contro un'Inter che, nonostante abbia schierato 70 milioni di giocatori (Kondogbia e Gnoukouri), non è riuscita a vincere!
Tra i rossoblu, ho visto un Nagy poco appariscente, ma molto efficace e sempre utile!
Quello che manca al Bologna, nonostante la buona prestazione di oggi, sono le ripartenze efficaci ed il tenere palla a centrocampo.
Bisogna ripartire facendo vedere all'avversario che si può "far male".
C'è ancora troppa alternanza tra buone ripartenze e momenti di sofferenza, e troppo spesso, dopo "l'uno-due", si sbaglia passaggio al terzo e quarto tiro.

Molto belli i primi 20' del Bologna: pressing, raddoppi e bel fraseggio. L'Inter però reagisce e comincia a dettar le regole del gioco.
Il match finisce con un giusto pareggio a casa dell'Inter di Frank De Boer.
Il Bologna (che sale al 4 posto con Roma, Lazio e Chievo) ha 10 punti, e vede la propria classifica ben diversa rispetto a quella dell'anno scorso. Da ricordare, anche, che l'arbitro Celi non ha fischiato nulla a nostro favore, ammonendo anche Gastaldello, e negandoci un rigore quantomeno dubbio...
Ottima prestazione di Verdi e Taider.
Sul gol dell'Inter, un errore di Krejci, che avrebbe potuto fare anche solo mezzo passo in avanti prima di girarsi, e forse avrebbe impallato la sfera.
Bellissima la parata di Angelo Da Costa su Icardi e buonissima gara di Maietta!
Insomma... "Uan is mei che gnit", soprattutto quando la prestazione è buona! Sotto ragazzi! Domenica facciamo vedere a tutti come si gioca al Dall'Ara!

Alessandra Sportelli Negrini




sabato 24 settembre 2016

IN VIAGGIO VERSO L’INTER.

Domani a San Siro va in scena una classicissima del nostro calcio, Inter-Bologna, culminata in passato nell’unica occasione in cui lo scudetto è stato assegnato tramite uno spareggio; e con un doppio  spareggio si concluse anche la stagione 1998/99, essendosi creata la necessità di assegnare un posto in Coppa UEFA alla squadra piazzatasi meglio in Coppa Italia, spareggio favorevole ancora una volta ai nostri colori.  Tra campionato e Coppa Italia il match vanta la bellezza di 78 precedenti, con 45 vittorie dell’Inter, 12 del Bologna e 21 pareggi. Il risultato più memorabile è sicuramente quello del 3 dicembre 1961: 6-4, ma in quella partita il Bologna di Bernardini si trovò una prima volta in vantaggio per 1-0 e poi per 4-3, prima della resa finale; a segnare furono Hitchens ( doppietta ), Morbello ( doppietta ), Bettini e Masiero per l’Inter, Pascutti ( doppietta ) Vinicio e Renna per i nostri colori. La nostra miglior vittoria, invece, è abbastanza recente: il 17 febbraio 2012 i nostri eroi ottennero un rotondo 3-0 grazie ad una grandiosa doppietta di Marco Di Vaio, accompagnata da uno dei pochissimi gol messi a segno con la nostra maglia da Robert Acquafresca. Da ricordare anche due incontri di Coppa Italia: quello del 13 giugno 1968, finito 3-3 grazie ai gol dei nostri Tentorio, Pace e Clerici e dei nerazzurri Cappellini e Bedin, aiutati da un autogol di Ardizzon, e quello, da incubo, del 15 gennaio 2013, quando Guarin e Palacio portarono in vantaggio i padroni di casa, un incontenibile Diamanti e Gabbiadini riportarono il risultato in parità ed infine il nostro portiere Agliardi pensò bene di uscire a caccia di farfalle a pochi secondi dai calci di rigore, favorendo il conclusivo vantaggio del nerazzurro Ranocchia. Dunque, la tradizione dice che contro di noi l’Inter fa pesare il fattore-campo. In questa stagione, dopo un avvio stentato culminato nella figuraccia di Europa League contro una semisconosciuta squadra israeliana, i nerazzurri stanno vivendo un momento di grande euforia derivante dall’aver battuto quella Juve che sembrava invincibile, ed hanno tutte le intenzioni di continuare il filotto. Per contro, i ragazzi di Donadoni sono chiamati a dare continuità a quanto messo in mostra nella vittoriosa gara interna contro la Sampdoria. Il nostro inizio di stagione è stato molto movimentato: finora abbiamo alternato grandi prestazioni in casa a disastrose uscite in trasferta. Nelle giornate favorevoli è emerso come i timori della vigilia fossero infondati, potendo contare su dei giovani di grande spessore, in particolare Krejci e Verdi, mentre in trasferta hanno preso il sopravvento errori, distrazioni e ingenuità dovute in larga parte all’inesperienza dei giovani stessi. Comunque, il fatto di tenere il campo con quella sicurezza nelle partite interne ci porta già a metà dell’opera di conquista della parte sinistra della classifica. Con Krafth e Taider pienamente recuperati, Dzemaili in grande spolvero, Krejci che scodella precisi lanci millimetrici, Verdi che sfodera un eurogol dietro l’altro e Destro in lento ma costante recupero, in attesa del ritorno di Mirante, Roberto Donadoni può legittimamente aspirare ad ottenere qualcosa di buono anche in trasferta dopo aver corretto gli errori, come del resto era riuscito a fare parecchie volte nella scorsa stagione. A mio avviso, la partita di domani è da pronostico triplo: l’Inter è in gran forma, ma non è un’invincibile armata, e potrebbe anche essere tentata di sedersi sui recenti allori, ragion per cui i nostri, se riusciranno a non farsi prendere dal panico e a giocare come hanno dimostrato di saper fare , potrebbero ottenere qualcosa di buono. Al campo l’ardua sentenza.


Paolo Milito

giovedì 22 settembre 2016

Sminuzzáti dalla "minuzzaglia"...

Mercoledì 21 settembre... Ore 18.30... Scendono in campo, al Dall'Ara, Bologna e Sampdoria.
Entrambe le squadre vengono da due sconfitte e cercano un riscatto.
Il Bologna schiera Da Costa; Torosidis, Gastaldello, Maietta, Masina; Dzemaili, Nagy, Taider; Verdi, Destro, Krejci.
Allenatore: Roberto Donadoni.
La Sampdoria risponde con Viviano; Pereira, Silvestre, Skriniar, Regini; Linetty, Torreira, Barreto; Praet; Muriel, Quagliarella.
Allenatore: Marco Giampaolo.
I primi 35' del primo tempo servono al Bologna come "studio" di una Samp che cerca di imporre il proprio gioco, ma i rossoblu non ci stanno e decidono di imporre
 le regole del gioco, fino a quando, al 45', uno spaziale, meraviglioso, strepitoso gol di Verdi non sblocca il risultato in favore dei rossoblu! Una bomba da cineteca! Un vero capolavoro!
Le squadre rientrano in campo per il secondo tempo, ed è ancora il Bologna a fare la partita, tanto che al 6' Destro segna, allungando ulteriormente le distanze!
Da menzione d'onore, l'atteggiamento propositivo di Krejci, che ha sempre costruito azioni, inventando 5 assist perfetti, liberando e  ottimizzando ogni pallone.
Peccato solo, sul finale, l'espulsione di Di Francesco per un fallo ingenuo e inutile.
Un bel gioco, quello che si è visto al Dall'Ara. Una squadra che ha rialzato la testa ed è scesa in campo per vincere.
Un motivo di orgoglio per i tifosi come me che, nonostante si arrabbino quando la propria squadra perde, amano questi colori SEMPRE!
Lo sfogo obiettivo con conseguente arrabbiatura dopo una sconfitta, credo possa essere lecito... Purtroppo c'è ancora chi confonde questo atteggiamento con il "non amare e non sostenere la propria squadra"... Non è affatto così, anzi: l'esatto contrario!
Avanti così, ragazzi! E se questa è la "minuzzaglia", allora ben venga!
Sminuzziamoli tutti!
Alessandra Sportelli Negrini
























martedì 20 settembre 2016

IN ATTESA DELLA SAMP.

Domani pomeriggio riceviamo la visita della Sampdoria. Fra Serie A,  Coppa Italia ed Intertoto il confronto vanta 48 precedenti. Tradizione mediamente favorevole ai nostri colori: 22 vittorie, 8 sconfitte e ben 18 pareggi. La vittoria più cospicua del Bologna è quella ottenuta l’8 gennaio 1956: 5-2, grazie ad una doppietta di Valentinuzzi, una di Pivatelli e ad un gol di Ezio Pascutti, a cui risposero i blucerchiati Martini e Firmani. Il 10 febbraio 1991, invece, la Samp di Boskov, Vialli e Mancini, lanciatissima verso lo scudetto, ci inflisse un rotondo 3-0; segnarono Vialli, Katanec e Mikhajlichenko, avviandoci ad uno sconcertante finale di stagione: in campionato collezionammo il peggior piazzamento di sempre, col minor numero di punti totalizzati in classifica, raggiungendo però i quarti di finale tanto in Coppa Italia quanto in Coppa UEFA. Spettacolare la partita del 4 giugno 1961: era l’ultima di campionato, e le due squadre, libere da preoccupazioni di classifica, diedero vita ad un confronto pirotecnico conclusosi sul punteggio di 4-4; per la Samp doppietta di Brighenti e gol di Cucchiaroni e Skoglund, per noi segnarono Renna, Pascutti, Vinicio e Demarco. Da ricordare, infine, il match del 29 luglio 1998: un po’ per la nostra vittoria, 3-1, gol di Andersson, Kolyvanov, Paramatti e del sampdoriano Palmieri, molto perché la gara era valida per la Coppa Intertoto e fu la prima di sei che ci videro opposti ai genovesi nel corso di quella stagione; la storia ci insegna che la sesta di quelle partite, giocata  il 16 maggio 1999, finì col famoso rigore di Ingesson che condannò i blucerchiati alla retrocessione, creando le premesse per una successiva aggressione a base di rubinetti divelti perpetrata ai nostri danni nella Coppa Italia della stagione seguente. Dunque, la tradizione parla di molte nostre vittorie ma anche di molti pareggi. In questo avvio di stagione, la Sampdoria sembrava partita col piede giusto, avendo ottenuto due vittorie, ma ha poi subìto il ribaltone giallorosso ad opera di Totti e la sconfitta casalinga contro un Milan non proprio irresistibile. Di conseguenza dovremo aspettarci un avversario determinato ad ottenere il massimo risultato, tanto più che sulla sua panchina siede quel Giampaolo che lo scorso anno, alla guida dell’Empoli, ci fece passare una brutta vigilia di Natale. E noi? A Napoli abbiamo dato vita ad una partita dalle molteplici facce: dopo aver subìto costantemente l’iniziativa dei padroni di casa, ad un certo punto, grazie all’eurogol di Verdi, abbiamo quasi rischiato di vincere, sicuramente abbiamo messo paura al tecnico azzurro Sarri che è corso subito ai ripari scongelando Milik, tenuto inizialmente a riposo in vista di impegni ritenuti più pressanti. La sconfitta di Napoli è stata provocata da due fattori concomitanti: la prestazione maiuscola di Milik, il cui primo gol è stato un gesto di grande spessore tecnico, e le solite distrazioni dei nostri difensori, a cui prima o poi Donadoni dovrà decidersi a porre rimedio. In fin dei conti non siamo messi male: i nuovi arrivati promettono bene, Destro quando azzecca la serata giusta la parte sua la fa, i vari Taider e Gastaldello non sono delle mezze calzette; forse qualche riserva si potrebbe avanzare sul conto di Masina, apparso finora meno brillante rispetto alla stagione scorsa, ma siamo ancora alle fasi iniziali, per cui c’è tutto il tempo di migliorare. Andiamo quindi incontro alla Samp, ricordandoci che finora in casa abbiamo sempre vinto e che ci sono le condizioni per proseguire su questa strada.


Paolo Milito

domenica 18 settembre 2016

"...Tu mi porti su, poi mi lasci cadere..."

Non ho visto la partita di ieri... Avevo un impegno, importante, quindi l'ho rivista dopo in replica... Sarebbe stato meglio se non l'avessi guardata.
Le formazioni "pagellate" da "Repubblica":
Napoli (4-3-3):
Reina 5,5, Hysaj 6, Albiol 6, Koulibaly 5,5, Strinic 6 (21′ st Ghoulam 6), Zielinski 7, Jorginho 6,5 (22′ st Allan 6), Hamsik 7, Callejon 6,5, Gabbiadini 5 (15′ st Milik 8), Insigne 6,5.
A disposizione: 1 Rafael, 22 Sepe, 11 Maggio, 19 Maksimovic, 42 Diawara, 4 Giaccherini, 14 Mertens). All Sarri: 7

Bologna (4-3-3): Da Costa 6; Krafth 5, Oikonomou 6, Gastaldello 5,5, Torosidis 5 (37′ st Masina sv); Taider 5,5, Nagy 5,5 (15′ st Donsah 6), Dzemaili 6; Di Francesco 5,5, Verdi 6,5, Krejci 6 (28′ st Rizzo 6).
A disposizione: 97 Sarr, 34 Ravaglia, 3 Morleo, 5 Pulgar, 7 Mounier, 15 Mbaye, 18 Helander, 20 Maietta, 26 Floccari).
Allenatore Donadoni 5

Arbitro: Doveri di Roma
Reti: nel pt 14′ Callejon; nel st 11′ Verdi, 22′ e 33′ Milik
Angoli: 6-2 per il Napoli
Recupero: 0′ e 3′
Espulso: al 35′ st Krafth per fallo da ultimo uomo
Ammonito: Taider per gioco scorretto.

Il Bologna è vivo fino al 4' del primo tempo, quando Dzemaili ci prova... Poi finisce qui, ed è solo Napoli fino alla fine del primo tempo!
Prendiamo gol al 14': traversone lungo dalla sinistra di Insigne e perfetto colpo di testa di Callejon sul secondo palo con Torosidis in ritardo.
Non posso neanche pensare: "D'accordo, dai... ci rifaremo!", perchè so già come andrà a finire...
Il Napoli continua a provarci, anzi: non ha mai smesso!
Tenta di segnare Insigne al 19' e al 24', ma ogni singolo giocatore partenopeo non demorde.

Il secondo tempo riprende con il Napoli in attacco, ma il Bologna dà piccoli segni di reazione.
All'11' arriva l'1-1: Verdi controlla ed esplode un gran destro da quasi 30 metri. Reina sorpreso si fa superare. Uno splendido gol di Verdi, che potrebbe riaccendere le speranze del Bologna!
Al quarto d'ora, poi,  Sarri decide che è arrivato il momento di Milik: gli cede il posto uno spento Gabbiadini che perde l'ennesima occasione per mettersi in mostra, ma che rivorrei a Bologna subito!
Milik ci mette sei minuti per segnare: palla lunga di Hamsik per l'inserimento in area del polacco che, con un pallonetto, supera Da Costa in uscita (sul tuo palo, no, Angelo, ti prego!!!).
Dzemaili prova a rispondere per il Bologna, ma la sua botta da fuori termina alta.
Al 33' il match si chiude: Milik controlla, nessuno si fa sotto (devo difendere io? Proverò!!!) e il polacco conclude con un sinistro da fuori area che supera Da Costa.
Oltre all'ormai certezza della sconfitta, al 35′ Krafth stende Zielinski lanciato a rete e rimedia il cartellino rosso.
Ecco... tutto qua!
E io non so davvero più cosa pensare!
Una partita buona, una partita orribile, una partita guardabile e una partitaccia... Questa non continuità è preoccupante!
E si vede che c'è ancora da lavorare... e non poco!
Amo questa squadra, sempre e comunque, ma perdere così, per errori nostri, non mi va proprio giù!
Se avessimo perso provadoci, pressando, attaccando, costruendo, tirando e crossando, mi sarebbe scocciato, ma non ci sarebbe stato nulla da recriminare!
Così, proprio, non mi va!
Cosa vuol dire:" Ci sta perdere col Torino... Ci sta perdere col Napoli..."... MA, SCUASATE... CI STA COSA?
Siamo il Bologna che tremare il mondo fa? O siamo il Bologna che tremare il mondo "fava"(Cit. Andrea Mingardi)?
Vuol forse dire che con le squadre della parte destra della classifica possiamo anche perdere, perchè non sono al nostro livello, e dobbiamo cercare di vincere solo con le "squadrette"?
Non si va da nessuna parte con questa filosofia... e anche i giocatori, se recepiscono questo, e potendo dare un po' di più, scelgono di non essere le vittime sacrificali...
Ma che discorsi sono?
L'unica partita decente, ad oggi, è stata quella giocata col Cagliari che, guarda un po', oggi ha vinto... Quante squadre ci sono dietro di noi con tanti meno punti? Dobbiamo aspirare a salvarci e basta?
Datemi pure della "maigoduta", non mi interessa!
E' la quarta partita che giochiamo e stiamo già soffrendo!
Non si tratta di pessimismo, ma di chiamare le cose con il proprio nome!
Verdi sta facendo benissimo, ma il livello della squadra non è certo da decimo posto. In più, al solito, si va in campo con la paura... Gli errori vengono da soli, così facendo!
Credo che sia arrivato il momento di non accontentarci più, visto che le possibilità per non farlo ci sono!
Mercoledì la Sampdoria sarà incavolata nera... Io vedrò la partita registrata: spero di poter scrivere solo di un bel Bologna...
Alessandra Sportelli Negrini


https://www.youtube.com/watch?v=I4XTmJDfskE







venerdì 16 settembre 2016

IN VIAGGIO VERSO NAPOLI.

L’anticipo di domani sera ci vede impegnati in casa del Napoli. Tra Serie A, Serie B e Coppa Italia il confronto vanta ben 67 precedenti. Bilancio decisamente favorevole ai padroni di casa: 33 vittorie contro le 11 del Bologna e 23 pareggi. La vittoria più robusta dei partenopei ce la ricordiamo fin troppo bene, in quanto si tratta dell’ultima volta che li abbiamo incontrati, lo scorso 19 aprile: un mortificante 6-0 dovuto alla doppietta di Manolo Gabbiadini ed alla tripletta di Mertens a cui si è aggiunta la ciliegina finale di Lopez. Il 15 gennaio 1939, invece, fummo noi a travolgere gli azzurri con un sonante 6-1: lanciatissimi verso il quinto scudetto, i nostri eroi prevalsero grazie ad una doppietta di Puricelli a cui seguirono i gol di Biavati, Sansone, Reguzzoni ed Andreolo, prima del punto della bandiera messo a segno da Rocco. Particolare il ricordo del 22 ottobre 2000: quel giorno è rimasto nella memoria un po’ per la nostra larghissima vittoria ( un 5-1 generato da una doppietta di Signori a cui si aggiunsero i gol di Cruz e Wome, un autogol di Baldini e la replica di Ciccio Moriero ), molto per il fatto che a fine partita il portiere Nando Coppola salì sul pullmann del Bologna per venire a fare il secondo a Pagliuca. Pirotecnico il confronto disputato il 10 novembre 1940: risultato finale 4-4, per il Napoli tripletta di Rosellini e gol di Barrera, per il Bologna doppietta di Reguzzoni e gol di Puricelli e Andreoli. Se andiamo a vedere il passato, comunque, i 23 pareggi e certe serate di gloria come quelle vissute nel 2012 grazie alle prodezze di Panagiotis Kone dimostrano che il campo di Napoli ci è ostile ma fino ad un certo punto. Certo, ad occhio fra le due squadre la differenza tecnica è enorme: noi veniamo da un buon avvio di stagione macchiato dalla disfatta di Torino, gli azzurri campani stanno disputando con profitto la Champions League oltre ad occupare in pianta stabile i piani alti della classifica. Non deve trarre in inganno l’imminenza del prossimo impegno internazionale dei nostri avversari: Maurizio Sarri dispone di un parco giocatori talmente ampio e notevole da potersi permettere di schierare contro di noi una squadra fatta tutta di rincalzi eppure temibile. Per contro, Donadoni ha dimostrato contro il Cagliari di aver tratto preziosi insegnamenti dalla lezione di Torino, per cui mi aspetto di vedere in campo una squadra comunque in grado di tenere testa a siffatto avversario: se da una parte non dovesse giocare Milik ma avremmo comunque di fronte un indiscusso talento come Gabbiadini, dall’altra possiamo rispondere con Kejci e Di Francesco che campionissimi ancora non sono, ma hanno sicuramente imboccato una strada di grande valore. Purtroppo, una nota stonata c’è: ancora una volta Mattia Destro ha dei problemi, e quasi sicuramente non sarà in campo. Poco male, perché la vittoria di domenica scorsa ha dimostrato come quelli che giocano, quando sono concentrati, non fanno assolutamente rimpiangere gli assenti. Infine, due parole su chi, da aprile ad oggi, ha cambiato bandiera: a quanto pare, non dovrebbero essere della partita ne’ Giaccherini ne’ Diawara. Per quanto riguarda il primo non credo ci siano particolari problemi, in quanto si è limitato ad accettare le proposte del miglior offerente; il secondo, invece, credo sia meglio che resti in tribuna: non vorrei che in campo qualcuno dei nostri potesse scaldarsi a tal punto da perdere di vista la serietà professionale. Vabbè, andiamo a Napoli e giochiamo la partita.


Paolo Milito

domenica 11 settembre 2016

Questo è proprio un bel Bologna!!!

E' un 11 settembre molto caldo al Dall'Ara.
In campo si affrontano Bologna e Cagliari.
I nostri rossoblu devono archiviare la brutta partita di Torino.
Ieri a Casteldebole tutti i tifosi si sono stretti attorno al Bologna in un unico, grande abbraccio!
L'abbraccio dei tifosi!
E vedere Antonio Mirante nel tunnel, è una grandissima emozione!

In campo, allora...

Le formazioni ufficiali:
BOLOGNA (4-3-3): Da Costa, Krafth, Oikonomou, Gastaldello, Masina; Dzemaili, Nagy, Taider; Verdi, Destro, Krejci.
All.: Donadoni.

CAGLIARI (4-3-1-2): Storari, Isla, Salamon, B.Alves, Murru; Padoin, Di Gennaro, Ionita; Barella; Sau, Borriello.
All.: Rastelli.

Una sfida, quella di oggi, che è attesa da due anni. Donadoni conferma Oikonomou nella difesa a quattro, Nagy al centro e Destro in attacco insieme a Verdi e Krejci. Dall'altra parte Rastelli risponde con tutto quello che ha a disposizione: Barella sarà alle spalle del tandem Sau/Borriello.
Tutti gli ex juve subito in campo: Storari, Isla e Padoin.

Il Bologna parte bene e, a parte Masina, che oggi proprio non c'è, la squadra è compatta e unita!
All' 8', Destro è pescato molto bene da Verdi e si trova al limite dell'area, da solo. Prova la conclusione che va alta, ma era in fuorigioco.
Al 12', c'è una grande parata di Storari su una botta da poca distanza di Taider. Il portiere del Cagliari manda in angolo.
Al 19', Dzemaili carica il destro dalla distanza: il tiro è debole e nessun problema per Storari... Ma ci siamo!
Li stiamo pressando... Ci stiamo credendo... E al 23', BOLOGNA - CAGLIARI 1-0. Gol del Bologna. Rete di Verdi. GRAN GOL DI VERDI!!!
Ancora Verdi al 27': tiro a giro di sinistro dalla distanza, ancora una volta pericolosissimo!
Questa volta Storari manda in angolo...

Il Bologna, dopo il gol sta controllando la partita, senza soffrire troppo. Il Cagliari sta facendo fatica a rendersi pericoloso, ma Borriello è un po' troppo solo...
Si va a riposo in vantaggio di un gol! Il Bologna ci crede e combatte fino all'ultimo!!!
Avanti così ragazzi: il gioco è ben costruito e il match è equilibrato!
Unica nota stonata: Adam...
E' giovane, è vero... Ha solo 21 anni ed è giusto dargli fiducia...
E' stato premiato come miglior giovane... ma ultimamente fa tantissimi errori...
Voglio credere che sia la tensione, e che possa sbloccarsi presto!
E ricomincia la bagarre...
Stavo per scrivere che la gara si stava giocando su ritmi assolutamente equilibrati quando, al 53', Storari viene espulso per fallo di mano fuori area... Sembrava ci fosse anche un calcetto sospetto ai danni di Krejci, ma, fortunatamente, così non è stato!
Bologna in vantaggio numerico: occasionissima da sfruttare assolutamente!
Dal replay si vede come il fallo di mano in realtà non ci sia, ma l'uscita pericolosa, a gamba tesa, ha fatto sì che l'arbitro arrivasse all'espulsione.
Rafael, al 63', nega il gol a Destro con una gran bella parata.
Attacco tutto "piccoletto", adesso, per il Bologna: esce proprio Destro per lasciare posto ad un motivatissimo Di Francesco!
E al 74', gran spunto di Krejci, che dribbla due difensori e mette la palla al centro per Di Francesco. Il neo entrato deposita subito in rete.
BOLOGNA - CAGLIARI 2-0.
Entra anche Torosidis per Masina.
All'83', BOLOGNA - CAGLIARI 2-1. Un bel gol davvero, quello del Cagliari. Rete di Bruno Alves.
Questo, forse, perchè abbiamo sprecato tre o quattro occasioni... Ma il Bologna, oggi, ha fatto vedere delle cose mirabili, giocando davvero bene!
Bologna: Krejci! Tutto è possibile!
Al 90', partita momentaneamente interrotta. Ionita resta a terra infortunato, e uscirà in barella!
Auguri, Artur!
Al 92', Verdi fa tutto da solo: arriva fino al limite dell'area e prova la conclusione. Palla fuori.
E il match si conclude al 97' con la vittoria del Bologna!
Krejci, Verdi e Di Francesco sono davvero tre ottimi acquisti!
Un bel Bologna!
Bologna, "Krejci" sempre, fino alla fine!!!
Alessandra Sportelli Negrini








sabato 10 settembre 2016

IN ATTESA DEL CAGLIARI.

La ripresa del campionato ci riserva una partita da giocare allo scomodo orario delle 12.30. Riceviamo il Cagliari, neopromosso e potenziale concorrente nella lotta per la salvezza. Tra Serie A, Serie B e Coppa Italia il match conta 30 precedenti. Bilancio decisamente favorevole ai nostri colori: 14 vittorie, 8 sconfitte, 8 pareggi. La nostra vittoria più altisonante risale al 20 maggio 1973: 4-2, doppietta di Beppe Savoldi corredata dalle reti di Roberto Vieri e di Fedele, a cui risposero Gigi Riva e l’ex di turno Mario Maraschi. Per ben due volte, invece, i sardi hanno vinto in casa nostra col punteggio di 3-1: il 30 maggio 1965, doppietta di Nenè e gol di Rizzo contro una rete di Haller, e il 2 maggio 1999, quando segnarono i cagliaritani ‘O Neill, Macellari e Mboma e il nostro impareggiabile Beppe Signori. In altre due occasioni, invece, il risultato finale è stato un combattutissimo 2-2: il 13 aprile 1969, doppietta del nostro Muiesan a cui replicarono Riva e Brugnera, e il 6 marzo 2011, quando segnarono Di Vaio e Ramirez in risposta a Cossu e Ragatzu. Domani si presenta al Dall’Ara un Cagliari alla ricerca di punti preziosi, dopo aver perso contro il Genoa ed aver inchiodato la Roma sul pareggio. Noi, lo sappiamo bene, dobbiamo cancellare la macchia dell’ingloriosa trasferta in terra granata di due settimane fa. La situazione è un po’ particolare: Donadoni si dice sicuro del fatto suo e quasi parla di problemi d’abbondanza, ma non tutto è rose e fiori. Innanzi tutto l’emergenza portieri: forse lo stregone Tounkara, pigmalione di Diawara, ha messo in atto una stregoneria, forse sono andate a segno le gufate del presidente del Carpi Bonaccini, che detestava cordialmente la cosiddetta “ santa traversa “, sta di fatto che, come se non bastasse il guaio capitato a Mirante, si è rotto anche il suo rimpiazzo Gomis, ragion per cui i nostri dirigenti, caso mai l’ex parmense dovesse restare fermo più di un mese, saranno costretti ad ingaggiare un portiere svincolato. Il problema è che sono disponibili solo degli elementi molto stagionati, tipo Pelizzoli, Avramov o Amelia; falso problema: a chi storce la bocca, ricordo che Dino Zoff a quarant’anni ha alzato la Coppa del Mondo. Fra i giocatori di manovra è tornato disponibile Floccari, mentre lascia qualche perplessità la situazione di Sadiq: domani non avrebbe comunque giocato in quanto squalificato, ma pare che sia alle prese con un infortunio rimediato nell’ultimo allenamento sostenuto con la Roma. Per il resto, Donadoni dovrà ingegnarsi a disporre i giocatori in modo da eliminare le incongruenze emerse nel corso della partita col Torino, sempre tenendo presente che quella sera nel primo tempo non eravamo andati nemmeno tanto male. Insomma, possiamo attendere al varco il Cagliari animati da un cauto ottimismo.


Paolo Milito

sabato 3 settembre 2016

… MAH …

Uno strano finale d’agosto. Una serie di eventi per nulla rassicuranti. A cominciare dalla sonora sconfitta rimediata a Torino. Dovuta, a mio avviso, al fatto che Donadoni ha lasciato in panchina due giovani che fino a quel momento erano stati molto convincenti, in aggiunta ad una serie poco opportuna di spostamenti operati fra i giocatori messi in campo. Ora, il mister è padronissimo di effettuare gli esperimenti che meglio crede; sarebbe opportuno, però, che svolgesse certe pratiche al chiuso di Casteldebole piuttosto che durante una partita ufficiale, soprattutto in casa di un cliente ostico come il Toro. Dopo di che, la sconcertante giornata di chiusura del calciomercato. Va detto che non tutte le colpe sono dei nostri dirigenti. Prendiamo ad esempio il caso di Mirante. Si tenga presente innanzi tutto che il nostro portiere si è sentito male lunedì 29 agosto. La mattina del 31 il primo a diffondere la notizia è stato l’immancabile Gianluca Di Marzio, annunciando che il Bologna era alla ricerca di un portiere, e che ciò era dovuto sicuramente ad una decisione repentina di Mirante pronto, guarda caso all’ultimo momento disponibile, a mandarci col culo per aria accettando le proposte della Juve, che lo aveva cercato in quanto elemento proveniente dal suo vivaio. Poco dopo, ad accrescere la confusione, ci si è messo un altro immancabile, Michele Criscitiello, sostenendo che in realtà a partire sarebbe stato Da Costa, promesso sposo del Bari. Da quel momento abbiamo assistito ad una grottesca rincorsa da parte di presunti beninformati, ognuno pronto ad aggiungere la propria versione dei fatti, si trattasse di un ammutinamento del portiere per questioni economiche o di un problema familiare che lo avrebbe costretto a trasferirsi a Torino, dove ha una casa. La realtà, come sappiamo, era ben diversa. Resta da capire fino a che punto il diritto di cronaca possa legittimare certe manovre di disinformazione. Comunque, il finale del mercato non è stato quello che ci aspettavamo: eravamo tutti fiduciosi nel colpaccio finale, e invece, dopo Giaccherini e Diawara, abbiamo perso altri due elementi preziosi come Rossettini e Brienza, lasciati partire per motivi legati al contenimento delle spese. Per tacere della vicenda legata al mancato arrivo di Cerci: anche qui tante perplessità, perché resta difficile da capire come si possa procedere all’acquisto di un giocatore che tre giorni prima non aveva superato le visite mediche a cui lo aveva sottoposto la Lazio. Certo, complessivamente il Bologna sembra aver portato a termine un buon mercato. In fin dei conti, sono arrivati dei giovani molto promettenti da impiegare in dei ruoli-chiave, tipo Krejci, Nagy e il possibile vice-Destro, il nigeriano Sadiq, oltre a due elementi di sicuro affidamento come Dzemaili e Torosidis. Fenucci, in conferenza stampa, ha invitato tutti alla calma, ricordando che l’obiettivo di quest’anno è fare un punto in più del campionato precedente. Ma non mi convince del tutto. Saputo non è Guaraldi, quindi qualche sforzo in più lo si potrebbe fare. Mi sta bene che si cerchi di contenere le spese dopo la gran massa di milioni impiegati nel salvataggio del club, ma il Presidente dovrebbe ricordarsi che in Italia, a differenza del Canada, esistono le retrocessioni, per cui un’adeguata copertura di spalle non è mai disdicevole. Vabbè, ormai i giochi sono fatti. Donadoni è comunque un tecnico che sa fare bene il proprio mestiere, per cui non dovrebbe avere grossi problemi ad ottenere il famoso punto in più. Per quanto riguarda i grandi sogni, ahimè, temo che la strada sia ancora molto lunga, e tutta in salita. A noi non resta che stringerci attorno a questi ragazzi, sostenendoli con tutto il calore possibile.


Paolo Milito