Paolo Milito
Una lettera aperta alla nostra squadra del cuore... Per parlare, capire, confrontarci ed essere uniti... Senza alcuna ambizione, ma solo per amore... Noi ci siamo, ragazzi, siamo sempre presenti... Lottiamo, corriamo e soffriamo con voi... Perchè sempre e comunque FINO ALLA FINE, FORZA BOLOGNA!!!
Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
sabato 14 novembre 2015
NUOVE PROSPETTIVE.
#PRAYFORPARIS:
mi associo anch’io alla solidarietà nei confronti delle vittime della mattanza
parigina di ieri sera. Certo, non è facile parlare delle frivolezze del calcio
all’indomani di una serata di terrore puro vissuto all’interno di uno stadio, che
dovrebbe ospitare ben altri scenari, ma la vita DEVE continuare, nessuno di noi
deve cedere al ricatto terrorista, quindi io ci provo. Dunque: l’arrivo di
Roberto Donadoni sotto le Due Torri ha riacceso gli entusiasmi che sembravano
naufragati dopo il disastroso avvio di campionato. Sono bastate due partite, ed
altrettante vittorie, per incendiare la piazza. Certo, vedendo la differente
reattività degli stessi giocatori col nuovo tecnico, è lecito sospettare che
verso Delio Rossi sia stata messa in atto una fronda autolesionista, vai a
capire poi se partita dai giocatori medesimi oppure orchestrata da chissà chi. Attenzione:
sotto la gestione-Guaraldi Casteldebole era un colabrodo farcito di spifferi,
mentre con la Società attuale è una cortina impenetrabile, per cui non è dato
sapere se rispondano al vero le voci di un furibondo litigio fra Gastaldello e
Rossi alla vigilia del rientro in campo dell’ex doriano o della richiesta di
cessione a gennaio da parte di Destro, Giaccherini e qualcun altro, così come
non sappiamo se il patron Saputo, o chi per lui, abbia accompagnato l’ingresso
di Donadoni con la minaccia di mettere i baldi giovani al minimo di stipendio. Quel
che è certo è che il nuovo allenatore ha spostato tante pedine piazzandole
nella giusta posizione, azzeccando tutti i cambi durante le partite e
rivitalizzando soggetti che sembravano diventati degli abulici fantasmi. Rovescio
della medaglia: Donadoni ha voluto rivedere in campo elementi in precedenza
accantonati, tipo Ceccarelli e Pulzetti; il suo lecito desiderio di
valutazione, però, ha dovuto fare i conti con l’irruenza del secondo, che ha
provocato l’infortunio che mette seriamente a rischio la presenza di Destro
contro la Roma. Sul fronte del mercato, vorrei dire qualcosa a proposito di
Drogba: se davvero dovesse rifiutare il Bologna per trasferirsi al Chelsea, a
mio avviso sputerebbe nel piatto in cui mangia; non dimentichiamo, però che
Joey Saputo è un’acqua cheta, e così come ha trovato il modo di prendere a
calci in culo SuperJoe Tacopina riuscirebbe a farsi sentire dallo stagionato
campione ivoriano. Ma tant’è. Rispetto ai tempi più recenti, le ultime
prestazioni, coronate dalla convocazione di Giaccherini in Nazionale, hanno
aperto nuove prospettive, e se prima si stava affacciando il terrore di una
nuova retrocessione, ora siamo autorizzati a pensare che questa squadra possa
ottenere qualcosa di più di una risicata salvezza. Comunque, è sempre bene
mantenere i piedi saldamente piantati per terra. Infine, la questione-Dall’Ara:
sembra proprio che Joey Saputo abbia dato il benestare ad un progetto che
prevede la trasformazione dello stadio in un’avveniristica base spaziale. Uno scenario
perfetto per poter seguire le gesta dei nostri eroi con adeguata
partecipazione. Vedremo come andrà a finire.
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