Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 15 giugno 2014

C'era una volta...

Prima di parlare del tutto e del niente del Bologna, credo sia doveroso citare Tommaso...
Al giovanissimo Tommaso è stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta che lo ha costretto a diversi cicli di chemioterapia senza risultati e ora spera di riuscire a recarsi presso l'Università della Pennsylvania per tentare una nuova cura: servono però 600.000 dollari.
Ecco allora che sul web sono nati appelli ed eventi per dargli una mano: sono già tanti i volti noti che hanno preso a cuore l'iniziativa, alcuni anche molto cari alla città di Bologna come il cestista Marco Belinelli e l'ex capitano rossoblù Marco Di Vaio. 
Anche il difensore Nicolò Cherubin e l'ex portiere del Bologna Emiliano Viviano hanno aderito, così come Francesco Totti. 
Ecco il sito web: http: www.giftsfortommaso.org/
E la pagina facebook: https://www.facebook.com/giftsfortommaso
#FORZA TOMMY...
Tommaso è un ragazzo bolognese di ventidue anni appassionato di calcio e con il sogno di partire per gli Stati Uniti per poter insegnare agli americani i segreti della tradizione culinaria felsinea. 
Pochi giorni prima di iniziare il suo viaggio assieme alla sorella Francesca, a Tommaso è stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta che lo ha costretto ad un immediato ricovero in ospedale. 
Tommaso ha già effettuato diversi cicli di chemioterapia senza risultati, ma la speranza è riposta presso l'Università della Pennsylvania, dove un nuovo trattamento con la terapia cellulare ha già ottenuto ottimi riscontri. 
La clinica però richiede un acconto di 600.000 dollari, somma ovviamente proibitiva per la famiglia, e il tempo è limitato. 
Per questo motivo sono state create una pagina web ed una Fb Gifts for Tommaso in cui poter reperire le informazioni del caso e donare qualcosa secondo coscienza per aiutare questo sfortunatissimo ragazzo a sconfiggere una terribile malattia.
A queste cose deve servire la tecnologia... Per queste cose ci dobbiamo chiamare "esseri umani"....

Adesso, purtroppo, possiamo parlare del pugno di mosche che noi tifosi Bolognesi ci troviamo per le mani...
Non voglio parlare di soldi, di ricapitalizzazione societaria, di finte dimissioni del presidente o di fregnacce simili: ormai abbiamo letto di tutto e di più, senza avere ancora la certezza di riuscire ad iscriverci...
Da animalista convinta posso solo dire che se sarà un cane a salvarci da questa situazione disastrosa, sarà confermata la mia idea che "più conosco gli uomini e più amo gli animali"...
E ben vengano allora il cane Gunther, ormai idolo indiscusso dei tifosi rossoblu, e Maurizio Mian, amministratore delle "finanze canine". Pare che il patron della Gunther Corporation possa fornirci quei liquidi necessari a saldare gli stipendi entro il 25 e garantire ai rossoblu l’iscrizione alla Serie B.
Ma chi di noi tirerebbe fuori dei soldi, senza garanzie di rientro, sapendo di dover aumentare la somministrazione senza un limite? Chissà...
Tramonta anche l’ipotesi del fondo inglese, sempre ammesso che sia mai esistita... perchè ormai le bugie di Guaraldi non si contano più...
Chi rimane allora? I soci. 
Vale a dire gli unici rimasti a poter tentare di dare un colpo di coda, mettendosi in prima persona a far da garanti con le banche per sbloccare questo agognato paracadute, dal momento che il presidente rossoblu non ci riesce: la sua credibilità è oltre i minimi termini e le banche non gli concedono la fiducia richiesta...
Finora i soci si sono tenuti in disparte e Guaraldi ha amministrato il club da solo, per scelta esclusivamente sua, dopo aver epurato tutti i suoi collaboratori e dopo averne avvicinato altri più o meno ufficiali, senza mai riuscire a migliorare la situazione.
Maurizio Ferrari ha detto che Guaraldi non ha voluto ascoltare nessuno quando qualcuno ha provato a dargli dei consigli. 
Il fatto è che, forse, dopo i primissimi tentativi di dialogo andati a vuoto, si sarebbe dovuta creare una coalizione per cercare di contrastare il presidente in solitaria cercando di farlo ragionare.
Il tempo è passato e anche i soci sono stati fermi a guardare... ma gridare al fuoco e non tentare di spegnere l'incendio è totalmente inutile...
Sono mesi che si dice che il tempo delle parole è finito e che contano i fatti, ma qui nessuno ha mai messo in pratica nulla. 
Partiamo già da meno uno... ammesso che si riesca a partire....
Il presente è molto nebuloso, oserei dire "tornado forza 5" e, nonostante le speranze e i presunti miracoli, l’impressione è che il fallimento sia ben più che una possibilità così remota come si auspicava fino a poco tempo fa...

Parlando di Mondiali, non possiamo non soffermarci su un dato evidente: a Manaus gli azzurri vincono contro l'I
nghilterra giocando una partita più che dignitosa, ma soltanto due anni fa, proprio di questi tempi, Bologna e la sua piazza vivevano tutta un'altra situazione. 
Erano tutti pronti a gustarsi gli Europei di Ucraina e Polonia e a mostrare con orgoglio il proprio gioiello, il proprio capitano: quell'Alessandro Diamanti, che a suon di gol e assist perfetti aveva trascinato in quella stagione la squadra rossoblu ad una quasi qualificazione in Europa League.
E nel Bologna c'erano sette mondiali in campo....
Oggi invece cos'è rimasto? L'amore per la Nazionale c'è sempre, quello è fuori di dubbio, ma poi? 
Non è rimasto più "nessuno", anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, con la retrocessione ha subito un brutto colpo anche l'orgoglio...
Io tiferò Bologna sempre e comunque, ma è innegabile che tutta questa vicenda sia uno schiaffo non indifferente...
Alessandra Sportelli Negrini  

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