Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 28 giugno 2014

Il salvatore della Patria

Un paio di giorni fa, incredibile ma vero, Albano Guaraldi ha rilasciato un'intervista in cui afferma che tutti noi tifosi dovremmo essergli grati per aver evitato ancora una volta il fallimento del Bologna. Affermazione che non mi trova d'accordo per due motivi: prima di tutto, perchè se si fosse tolto di mezzo nei tempi giusti ed avesse lasciato spazio a Massimo Zanetti ora avremmo un presidente di sicuro affidamento ed un punto di penalizzazione in meno, in secondo luogo perchè, se in questa storia c'è da ringraziare qualcuno, questo qualcuno risponde al nome di Claudio Lotito. Infatti, una volta accertato che Maurizio Mian aveva intenzione di praticare tassi di interesse troppo elevati per concedere un prestito, e che Giorgio Veltroni era orientato a fare più o meno altrettanto, al presidente barbuto non restava altra speranza che quella di ottenere un anticipo del " Paracadute SKY " da parte della Banca IFIS. Quest'ultima, però, dopo aver preso informazioni sulla gestione dell'ultimo triennio Rossoblù, non era affatto disposta a concedere fiducia a Guaraldi, ed i suoi funzionari avrebbero persistito nel rifiuto se non si fosse intromesso platealmente il presidente della Lazio. Qualcuno dice che sia stato supplicato dal nostro ex attaccante Igli Tare, attuale DG biancoceleste, qualcun altro riferisce di favori elettorali concessi in Consiglio di Lega dal nostro presidente, che Lotito ha voluto ricambiare al momento opportuno. Sta di fatto che siamo riusciti per il rotto della cuffia a sistemare tutto, e adesso l'attenzione si è spostata su tre fronti. Innanzi tutto il problema-allenatore: dopo aver perso Zeman ed aver avviato sondaggi presso tre o quattro tecnici emergenti, considerando anche di ripiegare sulla soluzione interna Colucci ( ritenuto troppo inesperto da Fusco ) o sul ritorno di Franco Colomba ( che risulta essere indigesto a Guaraldi ), il nostro nuovo DG ha spostato il tiro in maniera decisa su Diego Lopez, ex tecnico uruguayano del Cagliari. La cosa sembra fattibile, anche perchè Lopez ha ancora due anni di contratto coi sardi a 300 mila euro l'anno, e sarebbe disposto a rescindere per guadagnare più o meno la stessa cifra sotto le Due Torri. L'arrivo di Lopez favorirebbe l'approdo sotto le nostre bandiere di alcuni giocatori in scadenza di contratto a Cagliari e di poche pretese economiche, tipo Cossu, Nenè ed il portiere Avramov; peccato, però, che in questo giro Zeman vorrebbe inserire il prestito di Alessandro Capello, appena rientrato dall'Inter. Infine, sul fronte societario, l'annuncio, da parte di Gianni Morandi, dell'interessamento di un Fondo statunitense, Guggenheim Partners, all'acquisizione del pacchetto di maggioranza della Società. Il braccio armato di questo ente è l'attuale amministratore delegato della Roma, Claudio Fenucci, che il 30 giugno va in scadenza di contratto. Fin qui tutto regolare. A far sorgere delle perplessità è stata la scoperta che dietro a questa operazione ci sarebbe la regia del faccendiere italo-americano Joe Tacopina, a quanto pare intenzionato a lasciare la vicepresidenza della Roma per assumere un ruolo ancora non ben definito nel Bologna ( non si capisce infatti se verrebbe con soldi suoi o per gestire capitali altrui, fermo restando che Fenucci avrebbe comunque un ruolo operativo, quindi Tacopina al massimo potrebbe fare il presidente di facciata ). Come tutti gli amici Tifosi Rossoblù, anch'io ho ancora ben presente il bidone tirato da Tacopina ad Alfredo Cazzola nel 2008, per cui preferisco non scaldarmi troppo di fronte alla prospettiva. E' vero che alla Roma Tacopina ha fatto buone cose, anzi ottime, ma ha gestito i soldi del solidissimo James Pallotta, mentre qui verrebbe a fare il portabandiera di un'entità la cui consistenza è ancora tutta da scoprire; un punto a favore del manager italo-americano è rappresentato dal fatto che Guggenheim Partners è proprietario dei Los Angeles Dodgers, rinomata squadra di baseball statunitense, e che fra i suoi azionisti annovera il campionissimo del basket Magic Johnson, ma sappiamo bene come in passato Tacopina abbia tentato di spacciare lucciole per lanterne, quindi, una volta messo nero su bianco, si potrebbe poi dover amaramente scoprire che ha, ancora una volta, millantato credito. Comunque, se vogliamo stare tranquilli, entro il 15 ottobre dovrà per forza saltar fuori qualcuno in grado di mettere sul piatto almeno quindici milioni, in modo da rendere solida la Società e poter guardare al futuro con maggiore ottimismo. Coraggio, l'estate sarà lunga ...


Paolo Milito

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