La partita di domani, trasmessa via satellite sul Pianeta-DAZN, oltre ad aprire il nostro girone di ritorno sarà l'ultima occasione di veder giocare la nostra squadra nella tradizionale collocazione domenicale alle ore 15; ci aspetta, infatti, un lunghissimo periodo fatto di date e orari altalenanti, dovuto soprattutto alle esigenze di chi realmente decide come , quando e dove giocare, ovvero la TV. Prima di tutto, i numeri: fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, Bologna-Verona conta 37 precedenti, con una netta prevalenza del fattore-campo: 21 vittorie Rossoblù, 6 del Verona e 10 pareggi. Se andiamo a guardare i precedenti complessivi, ovvero dalla Preistoria in poi, la nostra vittoria più clamorosa è il 10-1 ottenuto il 27 novembre 1927, in Prima Divisione ( per la cronaca, tre gol di Schiavio, tre di Busini III, due di Muzzioli, uno di Perin e uno di Genovesi, a cui rispose il gialloblù Morandi ); parlando un po’ più seriamente, la giornata da ricordare è senz’altro il 2 febbraio 1997, col Bologna di Gazzoni e Ulivieri vittorioso per 6-1: doppietta di Scapolo e gol di Paramatti, Marocchi, Andersson e Shalimov, a cui rispose il veronese Zanini. Per quel che riguarda le sconfitte, invece, emblematica è quella per 4-1 rimediata il 6 ottobre 2013: nel corso del mercato estivo, il Campione del Mondo Luca Toni, ormai trentacinquenne, si era offerto a prezzi vantaggiosi per mettere a disposizione dei nostri colori gli ultimi sprazzi della sua prestigiosa carriera, ma i dirigenti Rossoblù dell’epoca lo avevano respinto sentenziando che “ il Bologna non è un cimitero di elefanti !!! “; andò a finire che quel pomeriggio d’ottobre in pratica la fine ebbe inizio: Toni fece carne di porco dei nostri “ eroi “, indirizzando il Verona verso un sogno europeo, mentre il Bologna imboccò il precipizio che si sarebbe concluso, per nostra fortuna, “ solo “ con la retrocessione in Serie B, dopo aver rischiato seriamente di dover ripartire dalle categorie amatoriali. Per i gialloblù andarono a segno Cacciatore, Iturbe, Toni e Jorginho, per noi Diamanti su rigore. Fra i pareggi spicca il 2-2 del 3 gennaio 1971: vantaggio iniziale dei veronesi con Bergamaschi e Clerici, rimonta solenne di Beppe Savoldi e Giacomino Bulgarelli, in quella che fu l’ultima partita di Franco Liguori prima di passare tra le fauci della belva Benetti. Nel titolo ho parlato di vasi comunicanti: in effetti, la storia è piena di giocatori del Bologna passati al Verona e viceversa. Domani, salvo sorprese burocratiche dell’ultima ora, ci troveremo di fronte Borini, appena prelevato dal Milan. Tacendo del presidente gialloblù Maurizio Setti, possiamo ricordare Sergio Clerici, Adailton, Tazio Roversi, Bruno Pace, Vangelis Moras, fino ai più recenti Franco Zuculini e Albertazzi, o Giancarlo Cadè e il Presidente Foulard, Pino Brizzi. Insomma, il Verona richiama alla mente una notevole mole di ricordi, a prescindere se siano belli o meno. La partita di andata, prima di questo campionato, fu caratterizzata dall’arrivo allo stadio Bentegodi, a sorpresa, di Sinisa Mihajlovic, letteralmente evaso dall’ospedale. Sarebbe bello se domani, invece, i nostri giocatori rispondessero coi fatti, sul campo, al mancato arrivo di tal Ibanez, un presunto fenomeno che, forte di 19 ( diciannove ) minuti giocati nei secoli precedenti, avrebbe voluto scroccare a Joey Saputo un ingaggio miliardario in €uro. L’impresa non mi sembra poi così proibitiva. Staremo a vedere.
Paolo Milito
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