Dopo il sofferto pareggio dell’Epifania
contro la Fiorentina, scaturito dal capolavoro balistico di Riccardo Orsolini sul
filo del rasoio, il Bologna di Sinisa Mihajlovic va a far visita ad un altro
pezzo importante del passato del suo allenatore, quel Torino che appena può ci
rompe le palle in tutte le salse, soprattutto per quanto riguarda la rincorsa
per l’assegnazione del famigerato Scudetto revocato del 1927. In terra granata
il confronto vanta ben 72 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A,
Serie B e Coppa Italia, con 41 vittorie del Toro, 10 dei Rossoblù e 21 pareggi.
La vittoria più consistente dei padroni di casa risale al 4 luglio 1926: un fragoroso
6-2, per fortuna ininfluente sull’esito del campionato, dovuto a cinque gol di
Janni e uno di Baloncieri a cui risposero “ solo “ Tarabusi ed Urik. Il 19
dicembre 1965, invece, il Bologna scudettato trionfò per 4-2: per noi segnarono
Haller, Furlanis, Micelli e Nielsen, per loro Meroni e Orlando. Un paio di
curiosità riguardano i pareggi: per due volte è finita 3-3, il 7 marzo 1937 e
il 16 marzo 1975; l’unica volta che ci siamo incontrati in Serie B è finita
0-0. Domani, dunque, Sinisa cercherà di farsi rimpiangere ulteriormente da
Cairo & C., puntando oltretutto ad ottenere il record di punti nel girone
di andata dopo l’introduzione dei tre punti per la vittoria. In attesa di poter
disporre dei nuovi acquisti Barrow ed Ibanez, e magari del ritorno di Lyanco,
sarà l’occasione per vedere finalmente all’opera il tanto atteso gioiellino Dominguez.
Insomma, le premesse per una bella domenica, tenuto conto che l’anno scorso
vincemmo 3-2, ci sono tutte. Ai nostri eroi lasciamo il compito di non
deluderci.
Paolo Milito
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