Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

venerdì 31 gennaio 2020

IL MAGAZZINO DEI RICORDI.

Se, ricevendo la visita del Verona, affiora qualche ricordo, affrontando il Brescia la memoria diventa un fiume in piena, in cui si distinguono Gigi Maifredi e Gino Corioni, Carletto Mazzone e Roby Baggio, Alino Diamanti e Sandro Quaggiotto, Igli Tare e Panagiotis Kone, e tanti e tanti altri ancora, impossibile citarli tutti, fino al più recente Gastaldello. A Bologna il confronto vanta 32 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B, Serie C e Coppa Italia, con un bilancio nettamente favorevole ai nostri colori: 20 vittorie, 7 sconfitte e 5 pareggi. La nostra vittoria più consistente è quella ottenuta il 21 dicembre 1930: 7-1, tripletta di Angiolino Schiavio, doppietta di Fedullo, gol di Maini e rigore di Reguzzoni, a cui replicò il solo Ranelli. Curiosamente, il maggior punteggio favorevole ai nostri avversari, 3-0, si è verificato per due volte di seguito: il 4 febbraio 1968, doppietta di Gaetano Troja e gol di Bruno Mazzia, e il 15 marzo 1970, doppietta di Menichelli e gol di D’Alessi. Il pareggio più ricco risale al 25 settembre 2007, in Serie B: 2-2, per noi segnarono Adailton e Mingazzini, per loro Tacchinardi e Lima. Domani, con Sinisa Mihajlovic ancora fuori combattimento a causa di un’infezione da non trascurare, e al termine di un mercato invernale che ha visto le partenze di Destro e Dzemaili a fronte dell’arrivo di un consistente gruppo di prospetti stranieri di un certo livello, a cominciare da Barrow, ospitiamo una neopromossa che è anche l’ultima della classe, nonostante un presidente chiamato Cellino e un certo Balotelli fra i giocatori. Ovvio, quindi, aspettarsi una vittoria senza ombra di discussioni. Certo, la storia ci insegna che nessun avversario va mai preso sottogamba, ma con un po’ di concentrazione da parte dei nostri eroi non dovrebbe essere poi così difficile ottenere il bottino pieno. Insomma,  questa è una di quelle partite che siamo obbligati a vincere. In caso contrario, sarò ben felice di aiutare il Mister a prendere a calci nel culo chi se lo sarà meritato !!! A parte gli scherzi, sarà bene dare continuità alla vittoria ottenuta a Ferrara, in modo da consolidare una posizione di classifica di per se’ già abbastanza soddisfacente, soprattutto se pensiamo a come eravamo scornati la sera del 13 luglio scorso. Staremo a vedere.


Paolo Milito

sabato 25 gennaio 2020

Il derby è rossoblu!

Dopo 20' di assoluto dominio Spallino, con tanto di gol, il Bologna alza la testa e pareggia con Soriano, prendendo in mano le redini del gioco e andando negli spogliatoi alla fine del primo tempo portando in tasca il pareggio e una posizione di superiorità!
Nel secondo tempo cambia tutto: gol di Musa, che prende il posto del Ropero e rete di Poli/Tomiyasu/Barrow/Palacio (questo è essere squadra!)! Il Bologna è travolgente: vuole non solo vincere e portare a casa il derby, ma imporsi su tutta la linea!
I soliti buchi in difesa stavolta nulla possono contro la voglia di vittoria dei rossoblu!
Al 93' il fischio dell'arbitro decreta la vittoria del Bologna! Nessun regalo! Determinazione e concretezza! Il Bologna trionfa legittimamente e giustamente! Il derby è del Bologna!
Alessandra Sportelli Negrini 





venerdì 24 gennaio 2020

UN DERBY UN PO’ COSI’.

Vista l’aria che tira, è doverosa una premessa extra calcistica: Sinisa Mihajlovic ha delle idee politiche ben precise, che non ha mai nascosto e che non è obbligato a nascondere, a prescindere se siano da condividere o meno. La questione è un’altra: così come esiste un divieto di diffondere sondaggi a ridosso delle elezioni, sarebbe opportuno che, nello stesso periodo, la stampa si astenesse dal mandare in giro scribacchini pronti a sollevare polveroni con domande inappropriate. Mi spiego: probabilmente l’intervistatore di turno ha pensato bene di tirare acqua a favore di un certo mulino, dimenticando che la risposta di Sinisa sarebbe stata inevitabilmente strumentalizzata e che prima o poi, nel corso di quella giornata, qualcuno di fede politica opposta avrebbe finito col pubblicare dei post assolutamente contrari alla pubblica decenza ed al buonsenso. Comunque sia, il fatto che Sinisa non la pensi come me non comporta che io gli debba augurare la morte o che smetta per questo di tifare per il Bologna; non essendo, però, il serbo un politico di professione, sarà meglio che certe domande, la prossima volta, gli vengano rivolte in un momento più tranquillo anziché nel pieno di una campagna elettorale, specie se furibonda come quella che si conclude stasera. Spostando l’attenzione sul calcio giocato, dovremo fare i conti con la partenza di Dzemaili: è vero che Diamanti, a suo tempo, si pentì dell’avventura cinese, ma era un po’ più giovane e un po’ meno acciaccato. Se lo svizzero, come sembra ormai certo, dovesse accettare la faraonica offerta del club allenato da Donadoni, eserciterebbe un suo sacrosanto diritto. Inoltre, ne guadagnerebbero le casse del Bologna, alleggerite di un ingaggio importante. E veniamo alla partita di domani. I numeri dicono che il derby, in terra ferrarese, conta 31 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B, Serie C e Coppa Italia, con un bilancio a noi favorevole: 13 vittorie, 8 sconfitte e 10 pareggi. La vittoria più robusta è del 15 febbraio 1925, in Prima Divisione, un bel 4-0 dovuto alla doppietta di Schiavio ed ai gol di Della Valle III e Perin; la sconfitta più sonora è invece il 6-2 incassato in Coppa Italia il 6 luglio 1958: per la SPAL doppiette di Oltramari e Sorio in aggiunta ai gol di Malatrasi e Macor, per noi solo Pascutti e Fogli. I pareggi, compreso l’ultimo confronto in ordine di tempo, sono tutti assestati su bassi livelli, ovvero 0-0 oppure 1-1. Domani pomeriggio, dunque, dovremmo facilmente mettere alle spalle lo sconcerto rimediato nelle ultime due partite, con una sconfitta torinese dovuta all’assenza di gente in grado di finalizzare un dominio assoluto e un pareggio casalingo figlio della mancata intesa fra i nuovi arrivati e quelli che c’erano più che dell’espulsione comunque incomprensibile di un nostro giocatore-chiave. La storia ci insegna, però, che i cugini ferraresi, quando possono, uno sgambetto ce lo fanno sempre volentieri, vedi lo spareggio-promozione in Serie C nel 1994. Quel che è certo, è che domani coloro che seguiranno la squadra dovranno sostenere TUTTI i nostri giocatori e il Mister, come e più di quanto avvenuto nelle domeniche precedenti, astenendosi da pagliacciate di qualsiasi ordine e grado. I conti politici si regolano nelle urne, e per farlo c’è tutta la giornata seguente, senza bisogno di sconfinamenti calcistici di cui, francamente, non se ne avverte la necessità. Buona partita a tutti.


Paolo Milito

domenica 19 gennaio 2020

Mai'nagioia.....

Finisce in parità la partita del Bologna contro il Verona... Al dall'Ara si è visto un buon Bologna, proiettato alla vittoria con gol di Bani fino all'espulsione, del tutto legittima, proprio dell'autore del gol...
Si sarebbe dovuto bollare anche nelle altre due/tre/quattro occasioni che hanno avuto i rossoblu..  così... tanto per mettere al sicuro il risultato... Invece gli avversari pareggiano, rischiando anche di vincere, se non fosse stato per le magie di Skorupski, oggi davvero insuperabile! Tante le ammonizioni e troppe le imprecisioni (vero Mbaye?) che ancora rendono il Bologna una squadra altalenante! C'è stata però la reazione... C'è stata la determinazione... Serve concretizzare... Si deve "solo" vincere!
Una partitella che poteva finire molto peggio... Una partitella che si doveva vincere!
Alessandra Sportelli Negrini







sabato 18 gennaio 2020

VASI COMUNICANTI

La partita di domani, trasmessa via satellite sul Pianeta-DAZN, oltre ad aprire il nostro girone di ritorno sarà l'ultima occasione di veder giocare la nostra squadra nella tradizionale collocazione domenicale alle ore 15; ci aspetta, infatti, un lunghissimo periodo fatto di date e orari altalenanti, dovuto soprattutto alle esigenze di chi realmente decide come , quando e dove giocare, ovvero la TV. Prima di tutto, i numeri: fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, Bologna-Verona conta 37 precedenti, con una netta prevalenza del fattore-campo: 21 vittorie Rossoblù, 6 del Verona e 10 pareggi. Se andiamo a guardare i precedenti complessivi, ovvero dalla Preistoria in poi, la nostra vittoria più clamorosa è il 10-1 ottenuto il 27 novembre 1927, in Prima Divisione ( per la cronaca, tre gol di Schiavio, tre di Busini III, due di Muzzioli, uno di Perin e uno di Genovesi, a cui rispose il gialloblù Morandi ); parlando un po’ più seriamente, la giornata da ricordare è senz’altro il 2 febbraio 1997, col Bologna di Gazzoni e Ulivieri vittorioso per 6-1: doppietta di Scapolo e gol di Paramatti, Marocchi, Andersson e Shalimov, a cui rispose il veronese Zanini. Per quel che riguarda le sconfitte, invece, emblematica è quella per 4-1 rimediata il 6 ottobre 2013: nel corso del mercato estivo, il Campione del Mondo Luca Toni, ormai trentacinquenne, si era offerto a prezzi vantaggiosi per mettere a disposizione dei nostri colori gli ultimi sprazzi della sua prestigiosa carriera, ma i dirigenti Rossoblù dell’epoca lo avevano respinto sentenziando che “ il Bologna non è un cimitero di elefanti !!! “; andò a finire che quel pomeriggio d’ottobre in pratica la fine ebbe inizio: Toni fece carne di porco dei nostri “ eroi “, indirizzando il Verona verso un sogno europeo, mentre il Bologna imboccò il precipizio che si sarebbe concluso, per nostra fortuna, “ solo “ con la retrocessione in Serie B, dopo aver rischiato seriamente di dover ripartire dalle categorie amatoriali. Per i gialloblù andarono a segno Cacciatore, Iturbe, Toni e Jorginho, per noi Diamanti su rigore. Fra i pareggi spicca il 2-2 del 3 gennaio 1971: vantaggio iniziale dei veronesi con Bergamaschi e Clerici, rimonta solenne di Beppe Savoldi e Giacomino Bulgarelli, in quella che fu l’ultima partita di Franco Liguori prima di passare tra le fauci della belva Benetti. Nel titolo ho parlato di vasi comunicanti: in effetti, la storia è piena di giocatori del Bologna passati al Verona e viceversa. Domani, salvo sorprese burocratiche dell’ultima ora, ci troveremo di fronte Borini, appena prelevato dal Milan. Tacendo del presidente gialloblù Maurizio Setti, possiamo ricordare Sergio Clerici, Adailton, Tazio Roversi, Bruno Pace, Vangelis Moras, fino ai più recenti Franco Zuculini e Albertazzi, o Giancarlo Cadè e il Presidente Foulard, Pino Brizzi. Insomma, il Verona richiama alla mente una notevole mole di ricordi, a prescindere se siano belli o meno. La partita di andata, prima di questo campionato, fu caratterizzata dall’arrivo allo stadio Bentegodi, a sorpresa, di Sinisa Mihajlovic, letteralmente evaso dall’ospedale. Sarebbe bello se domani, invece, i nostri giocatori rispondessero coi fatti, sul campo, al mancato arrivo di tal Ibanez, un presunto fenomeno che, forte di 19 ( diciannove ) minuti giocati nei secoli precedenti, avrebbe voluto scroccare a Joey Saputo un ingaggio miliardario in €uro. L’impresa non mi sembra poi così proibitiva. Staremo a vedere.


Paolo Milito

venerdì 17 gennaio 2020

MEMORIA CORTA.


Nel corso della giornata ci sono state delle polemiche su Walter Sabatini e su come ha gestito l’affare-Ibanez. Forse in troppi hanno dimenticato che, non più tardi di cinque-sei anni fa, eravamo nelle mani di due pressappochisti, Guaraldi&Zanzi, i quali, dopo aver vanificato l’operazione di salvataggio messa in atto da Gianni Consorte, provocando la diserzione di Massimo Zanetti e la fuga di Maurizio Setti, erano stati capaci di attuare una “ censura preventiva “ svendendo per due centesimi un portiere di sicuro affidamento come Gillet, del quale si temeva ( sa solo Dio perché ) una squalifica che poi non ci fu, per la felicità del Toro che se lo era accaparrato; il guaio fu che, per compensare la perdita, i due amiconi si fecero rifilare dalla Roma la patacca-Curci, coi risultati disastrosi che non sto qui a rivangare. ( Per completezza d’informazione va precisato che all’epoca il DS romanista era un parente di Zanzi, e che lo pseudo-portiere era stato preso, proprio per questo, a costo sotto-zero ). Oggi, per nostra fortuna, siamo in ben altre mani. E se qualche procuratore vuol FARE IL FESSO cercando di prendere per la gola Walter Sabatini e gli altri emissari del Bologna, inevitabilmente questi lo prenderanno A CALCI NEL CULO, nei secoli dei secoli. Il mercato è ancora lungo, e sono sicurissimo che Sabatini saprà individuare qualche elemento, magari anche più dotato di Ibanez, certamente in grado di dare maggior sicurezza alle impostazioni di Sinisa Mihajlovic. Abbiate fiducia.


Paolo Milito


domenica 12 gennaio 2020

Brota roba incù... (Brutta roba, oggi)...

Quando si dice "una giornata no"... Oggi è esattamente questo che è successo a Torino! Troppi gli errori del Bologna, soprattutto sotto porta, che hanno fatto sì che i rossoblu non riuscissero a pareggiare coi granata. Orsolini troppo egoista, Palacio non c'entra la porta praticamente vuota per ben due volte, Mbaye al solito inguardabile, Sansone assente quando non dannoso e un po' tutta la squadra troppo sotto tono. Il Bologna non approfitta del calo del Torino nel secondo tempo e perde male una partita che si sareppe potuta tranquillamente pareggiare, quando non vincere!
Una grande spinta nella ripresa da parte dei rossoblu che però sbagliano troppo. Decisamente una partita "no"...
Non aggiungo altro perchè ho fiducia nel fatto che questo episodio venga ricordato solo come monito affinchè una prestazione del genere non si verifichi più...
Alla prossima rivoglio il mio Bologna...
Dai ragazzi!
Alessandra Sportelli Negrini



sabato 11 gennaio 2020

LE CORNA DEL TORO.


Dopo il sofferto pareggio dell’Epifania contro la Fiorentina, scaturito dal capolavoro balistico di Riccardo Orsolini sul filo del rasoio, il Bologna di Sinisa Mihajlovic va a far visita ad un altro pezzo importante del passato del suo allenatore, quel Torino che appena può ci rompe le palle in tutte le salse, soprattutto per quanto riguarda la rincorsa per l’assegnazione del famigerato Scudetto revocato del 1927. In terra granata il confronto vanta ben 72 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 41 vittorie del Toro, 10 dei Rossoblù e 21 pareggi. La vittoria più consistente dei padroni di casa risale al 4 luglio 1926: un fragoroso 6-2, per fortuna ininfluente sull’esito del campionato, dovuto a cinque gol di Janni e uno di Baloncieri a cui risposero “ solo “ Tarabusi ed Urik. Il 19 dicembre 1965, invece, il Bologna scudettato trionfò per 4-2: per noi segnarono Haller, Furlanis, Micelli e Nielsen, per loro Meroni e Orlando. Un paio di curiosità riguardano i pareggi: per due volte è finita 3-3, il 7 marzo 1937 e il 16 marzo 1975; l’unica volta che ci siamo incontrati in Serie B è finita 0-0. Domani, dunque, Sinisa cercherà di farsi rimpiangere ulteriormente da Cairo & C., puntando oltretutto ad ottenere il record di punti nel girone di andata dopo l’introduzione dei tre punti per la vittoria. In attesa di poter disporre dei nuovi acquisti Barrow ed Ibanez, e magari del ritorno di Lyanco, sarà l’occasione per vedere finalmente all’opera il tanto atteso gioiellino Dominguez. Insomma, le premesse per una bella domenica, tenuto conto che l’anno scorso vincemmo 3-2, ci sono tutte. Ai nostri eroi lasciamo il compito di non deluderci.  


Paolo Milito


domenica 5 gennaio 2020

GLI INCROCI DELL’APPENNINO.


Salutato l’inconcludente Mattia Destro, capace di ripagare col solito nulla la generosità con cui Sinisa Mihajlovic si era speso per ottenerne la riconferma durante il mercato estivo, il Bologna si prepara a ricevere la visita a domicilio della Fiorentina, per iniziare il 2020 con un Derby dell’Appennino in versione scomodosa come orario ( 12.30 dell’Epifania !!! ) e come collocazione televisiva ( DAZN ). Un derby un po’ particolare, in quanto vedrà impegnati, a parti invertite rispetto alla volta precedente, quel Sinisa che non si è mai troppo amato con la tifoseria viola ed Eric Pulgar, che la scorsa estate ci aveva mandato allegramente a quel paese sostenendo di lasciare un’utilitaria per salire su una Ferrari, e adesso si ripresenta come punta spuntata di una squadra in difficoltà, attardata in classifica e fresca di cambio-allenatore. Per completezza d’informazione, va ricordato che Beppe Jachini da allenatore non ha mai battuto Sinisa. I numeri, comunque, sono decisamente dalla nostra parte: in 74 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A e Coppa Italia, abbiamo vinto per 29 volte, contro le 18 dei toscani; i pareggi sono 27. La nostra vittoria più robusta è il 5-3 ottenuto il 5 gennaio 1941, doppietta di Puricelli più gol di Reguzzoni, Andreoli e Biavati contro i gol di Di Benedetti, Menti II e l’autogol del nostro Pagotto. Per contro, i viola vinsero 4-0 il 5 aprile del 1959, grazie alla tripletta di Petris accompagnata da un gol di Hamrin. Fra i pareggi, spicca senz’altro il 3-3 del 21 maggio 1961: per noi doppietta di Pascutti e gol di Vinicio, per loro doppietta di Hamrin e gol di Milan. Domani, dunque, un Sinisa sicuramente contrariato dal bidone tiratogli da Ibrahimovic ma per nulla smontato, proverà ad ottenere la terza vittoria consecutiva dal suo ritorno fisico sulla panchina, oltre a proseguire l’imbattibilità contro il nuovo ( si fa per dire ) tecnico viola. Il tutto in attesa di un mercato invernale che si preannuncia, finalmente, ricco di novità importanti. Staremo a vedere.


Paolo Milito