Negli ultimi
giorni mi son trovato spesso a discutere, più che delle circostanze che ci
hanno portato alla preziosa vittoria di Napoli, delle cazzate sparate via radio
e web dai vari Alberto Bortolotti & C. riguardo al futuro di Sinisa
Mihajlovic e, di rimbalzo, a quello del Bologna. Ricapitoliamo brevemente: in
un torrido pomeriggio di luglio, la compianta Giorgia Mattioli mi informa che
la prevista conferenza stampa indetta dal Bologna per il giorno seguente
dovrebbe contenere un annuncio molto pesante circa Sinisa, e di non poter
essere più chiara per motivi di rispetto verso una promessa fatta ad un amico. A
mezzanotte, la rassegna stampa del TG 5 dà la grancassa ad una sputtanata
clamorosa: la testata rossa di Stadio ( o Corriere dello Sport che dir si voglia
) spara a tutta pagina un articolone di Ivan Zazzaroni, che annuncia al mondo
la leucemia di Sinisa e il suo possibile addio al Bologna. Contestualmente, l’immancabile
Furio Zara se ne esce dicendo che è già pronto ad entrare in azione Rino
Gattuso. Come è andata a finire lo sapete. Il bello è che la settimana scorsa,
in attesa della nuova conferenza stampa, gli stessi soggetti hanno riciclato le
stesse fake news, facendo leva sulla memoria corta dei tifosi e del pubblico in
generale. E così mi son ritrovato a ricordare affannosamente che di Gattuso si
era già cianciato quella notte, e puntualmente mi veniva ribattuto “ lo ha
detto Bortolotti alla radio !!! “. Per mia, e nostra, fortuna, il ritorno di
Mihajlovic a Casteldebole ha sortito gli effetti sperati, e così domenica
scorsa a Napoli abbiamo finalmente rivisto in campo la corazzata che ha chiuso
il campionato precedente al decimo posto, sia pur bisognosa di qualche
correzione, tipo il ritorno di Lyanco piuttosto che l’improbabile innesto di
Ibrahimovic. Vabbè: chi spara cazzate si commenta da se’. Il Bologna, invece,
rinfrancato dal successo napoletano, torna a far visita all’Udinese, guidata “ provvisoriamente
“ da una nostra vecchia conoscenza, Luca Gotti, nel tentativo di proseguire l’avventura
stagionale in Coppa Italia, due mesi dopo aver perso di misura in campionato. Ironia
della sorte, andiamo a Udine all’indomani della scomparsa del grande Franco
Janich, nativo di quelle terre. Il confronto vanta 45 precedenti, spalmati fra
Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 19 vittorie dei
bianconeri contro 11 dei nostri e 15 pareggi. La vittoria più robusta dei
padroni di casa risale al 17 novembre 1991, in Serie B: 4-0, doppiette di Abel
Balbo e Lorenzo Marronaro con addosso la maglia sbagliata. Il 18 ottobre 1925,
invece, lo Squadrone travolse le zebrette con un sonoro 7-1 dovuto alla tripletta
di Schiavio, ai gol di Martelli I e Della Valle III e a un autogol di Piani in
risposta al vantaggio iniziale di Tosolini. Quanto ai pareggi, per tre volte è
finita 2-2. Il 10 maggio del 1953, invece, la partita fu sospesa per incidenti
fra le tifoserie e ci venne data vinta a tavolino 2-0. Ripreso pieno possesso
di Casteldebole, Sinisa ha esternato tutto il proprio malumore per la
classifica traballante, e a quanto pare ha già ottenuto una maggior
concentrazione e reattività da parte dei giocatori. Non basta, ma aiuta, in
attesa di rivederlo stabilmente in panchina anche durante le partite, che
ancora per un po’ dovrà seguire da lontano. Insomma: per domani sono
moderatamente fiducioso. Per correggere gli errori di impostazione c’è sempre
tempo, e Walter Sabatini non è l’ultimo arrivato nel pianeta calcio. Buona partita
a tutti.
Paolo Milito
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