“ Stiamo lavorando per voi; il tempo che perdete non è tempo perso “.
Questo sembra aver detto, fra le righe, Joey Saputo, finalmente
materializzatosi a Bologna per presentare l’avveniristico progetto del nuovo
Stadio e presenziare alla commemorazione del grande Arpad Weisz. Intanto si è preso cinque anni per portare a termine l’opera,
dopodichè si è riservato di valutare Fenucci e Bigon a fine campionato, anziché
procedere all’avvicendamento immediato che molti si aspettavano. Intanto si avvicina la chiusura del mercato,
il campionato incombe e i giovani virgulti della Serie A 2.0 ci rifilano un
rifiuto dietro l’altro. Preso atto che, addirittura con dirigenze
diametralmente opposte per caratteristiche e disponibilità, abbiamo rincorso
per cinque ( CINQUE ) anni il recalcitrante Floccari per poi ingaggiarlo quando
ormai era giunto alla frutta, se non al digestivo, personalmente non trovo
assennato correre dietro ai vari Spinazzola, Defrel e compagnia bella: sono
figli di un’altra epoca, sono affascinati dai soldoni di Squinzi più che dalla
nostra gloriosa tradizione ( Spinazzola, tanto per dirne uno, quattro anni fa
preferì giocare in prestito al Perugia, ovvero nel cortile di casa, cadendo
dalle nuvole quando qualcuno gli fece notare che il Bologna aveva in bacheca
sette scudetti ), ragion per cui verrebbero sotto le DueTorri controvoglia, coi
risultati disastrosi che è facile immaginare ( vedi alla voce Legrottaglie ). Peggio ancora lasciarsi andare a teatrini come quello messo in scena col foggiano Kragl: capisco che Saputo abbia suggerito, per questioni di immagine, di smentire la proposta fatta al giocatore, che l'ha rifiutata ( come a dire che nel Terzo Millennio il Foggia ha più appeal del Bologna !!! ), ma in questo modo abbiamo fatto la figura della volpe che disprezza l'uva irraggiungibile. Sarà
quindi il caso, per il futuro, di imparare a gestire meglio i talenti esplosi
in corsa, tipo Djawara o Verdi, e quelli recuperati miracolosamente, come
Giaccherini. Così come sarà il caso di trattar meglio eventuali maghi del
mercato caduti casualmente nel piatto, come Filippo Fusco, anziché preferir
loro polveroni ambulanti alla Pantaleo Corvino. Intanto, la sorte ci mette di
fronte ad un impegno apparentemente facile: ricevere il Frosinone, neopromossa
altalenante e diretta concorrente, reduce da batoste più che sonore. I ciociari
sono arrivati ai piani alti del calcio solo in epoca recente, ragion per cui il
confronto conta appena cinque precedenti: uno in Serie A, tre in Serie B ed uno
in Coppa Italia, disputato a Ravenna a Ferragosto 2009 e vinto dai nostri
avversari 7-6 dopo i rigori ad oltranza. Complessivamente, tre vittorie del
Bologna, una del Frosinone ed un pareggio. Delle nostre vittorie, da ricordare
il 2-1 del 21 marzo 2008, in Serie B: gol di Marazzina e Valiani e, per loro,
autogol del nostro Giubilato. Sulla carta, dunque, un impegno facile da cui
ricavare una boccata d’ossigeno, ma si sa che questa squadra è capace di
rifilarci le sorprese più assurde e sgradevoli. Vabbè, aspettiamo e vediamo
cosa succede. Prima di chiudere, mi permetto di rivolgere un sincero augurio di
pronto recupero a Beppe Signori, che nei giorni scorsi ha sofferto un brutto
problema ai polmoni, a cui hanno posto ottimamente rimedio all’Ospedale Sant’Orsola. Buona partita
anche a te, Beppegol !!!
Paolo Milito
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