Il cosiddetto boxing-day di Santo Stefano ci propone una classica di
lusso del calcio nostrano, purtroppo visibile ( si fa per dire ) solo
attraverso l’oggetto misterioso DAZN. Oltretutto mette di fronte i fratelli
Inzaghi, col maggiore, Filippo, in teoria fortemente indiziato di rischio
esonero ( conoscendo l’imprevedibilità del presidente laziale Lotito, in caso
di sconfitta se fossi Simone non dormirei sonni tranquilli ). In totale si
contano 74 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa
Italia. Bilancio nettamente favorevole al Bologna, con 41 vittorie, 15
sconfitte e 18 pareggi. La nostra giornata più felice è stata il 17 giugno
1951, quando vincemmo 7-2, grazie alla tripletta di Filiput, alla doppietta di
Cesarino Cervellati, al gol di Cappello e all’autogol del laziale Antonazzi,
contro la doppietta biancoceleste di Hofling. Il 25 maggio 1952, invece, fu la
Lazio a travolgerci con un sonoro 4-2, dovuto alla tripletta di Sukru e ad un
gol di Antoniotti, a cui replicammo con Gritti e Cappello. Quanto ai pareggi,
va sottolineato che per quattro volte è finita 2-2; da ricordare, in questo
senso, la giornata del 19 maggio 1974, ultima di campionato, con la Lazio già
certa dello Scudetto e il Bologna con la testa già rivolta alla finale di Coppa
Italia della settimana successiva, poi vinta. Quel giorno la Lazio si portò in
vantaggio con Sergio Petrelli, i Rossoblù ribaltarono con Pecci e Savoldi e
infine Giorgio Chinaglia chiuse definitivamente i conti. Se la cosa può
confortare, va tenuto presente che in Serie B ne abbiamo vinte quattro su
quattro e che in Coppa Italia non abbiamo mai perso. Fermo restando che, come
ampiamente confermato dallo sgradevole pareggio rimediato a Parma, più che alla
cabala ci dobbiamo affidare a qualche santo protettore, in attesa che arrivino
segnali positivi dal mercato di gennaio. Nell’attesa, Buon Natale a tutti.
Paolo Milito
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