Con le chiappe ancora doloranti per i calci in culo rimediati a
Genova, i nostri scalcinati eroi, domani pomeriggio, riceveranno a domicilio la
visita del Crotone, volendo proseguire l’avventura stagionale in Coppa Italia.
Sarebbe facile parlare di squadra allo sfascio, di disastro assoluto, usando i
termini più catastrofici conosciuti sulla faccia della Terra. Meglio, invece,
prendere atto che lo scaltro A.D. Fenucci ha “ sgamato “ una sorta di
ammutinamento ai danni del tecnico Inzaghi, mandando tutti in ritiro punitivo
in attesa degli eventi, soprattutto quelli di domenica prossima, giorno in cui
affronteremo l’Empoli in un vero e proprio scontro diretto. Nell’attesa,
dunque, e in una situazione del tutto precaria, tanto per i giocatori quanto
per i dirigenti, andiamo ad affrontare i pitagorici, attualmente militanti in
Serie B. Siccome i nostri avversari sono saliti solo di recente ai vertici
calcistici nazionali, il confronto conta appena sei precedenti, dei quali tre
in Serie A, due in B ed uno in Coppa Italia, con tre vittorie per parte. Per noi
il miglior risultato risale al 23 novembre 2011, in Coppa Italia: 4-1, con gol
di Vantaggiato, Diamanti, Gimenez e Paponi contro quelli di Nicola Sansone e
Djuric; per i calabresi, invece, è il 3-2 ottenuto poco più di un anno fa, il 4
novembre 2017, nell’allucinante serata in cui non bastarono ai nostri colori
due gol messi a segno su punizione da Simone Verdi, uno di destro e uno di
sinistro, in quanto i nostri avversari ribaltarono il risultato grazie ad una
doppietta di Budimir e ad un contestato rigore segnato da Trotta. E domani ??? Intanto
precisiamo una cosa: nel contesto in cui ci troviamo, è ridicolo invocare l’interpretazione
lessicale dello striscione comparso ieri nei paraggi dello Stadio. È ovvio che dicendo “
Saputo, ristruttura la Società !!! “ chi lo ha composto intendeva riferirsi ai
dirigenti, non alle strutture in se’ e per se’; di conseguenza è fuori luogo
prendere le difese del Presidente ricordando ancora una volta le ingenti somme
che ha sborsato per rimettere i conti a posto. Come ho avuto modo di precisare
su Facebook, la disfatta genovese mi ricorda parecchio quella che a suo tempo,
a Cagliari, costò la panchina a Daniele Arrigoni: di fatto, una squadra che
remava compatta contro l’allenatore. Fossimo stati a mercato aperto, avrei
invocato l’azzeramento totale della rosa e l’acquisto in massa di nuovi
giocatori. Dovendo aspettare ancora un mese, mi associo al grido degli amici
della Curva, e chiedo una drastica presa di posizione da parte del Presidente
nei confronti di un branco di dirigenti dimostratisi fin troppo pressappochisti
e superficiali. Ferma restando la mia convinzione riguardo ad un diverso
approccio al problema da parte di Joe Tacopina, che in una situazione del
genere qualche calcio in direzione di certe nobili chiappe lo avrebbe
sicuramente sferrato.
Paolo Milito
Nessun commento:
Posta un commento