Verrebbe voglia di concludere dicendo “ Lo saprete alla prossima puntata
“. Purtroppo, più che di puntate, al massimo possiamo ragionare di puttanate. È
innegabile che, dopo la sconcertante sconfitta casalinga subita da una Lazio
debitamente istruita per non infierire e favorita da due pasticci su calcio piazzato,
peraltro ampiamente sottolineati dal nostro stesso allenatore, il povero Tifoso
Rossoblù non sappia più da che parte andare a parare. Meglio dunque tacere, in
attesa della prevedibile batosta e degli sviluppi successivi. Possiamo solo
consultare le statistiche, per nostra fortuna in qualche caso molto
confortanti. Il match di domani pomeriggio vanta, in terra partenopea, ben 69
precedenti, distribuiti fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa
Italia. Le vittorie del Napoli sono 34,
quelle del Bologna 12, 23 i pareggi. I padroni di casa ci hanno inflitto la
bastonata più solenne il 19 aprile 2016: quella sera finì 6-0, doppietta di
Manolo Gabbiadini con la maglia sbagliata a cui si aggiunsero la tripletta di
Mertens e un gol di Lopez. Lo squadrone che faceva tremare il mondo, invece, il
15 gennaio 1939 scosse energicamente Napoli con un inequivocabile 6-1, frutto
della doppietta di Puricelli e dei gol di Biavati, Raffaele Sansone, Reguzzoni
e Andreolo, a cui replicò una rete di Rocco. Dei tanti pareggi si ricorda in
particolare il 4-4 del 10 novembre 1940: tripletta di Rosellini e gol di
Barrera per il Napoli, a cui risposero una doppietta di Reguzzoni e i gol di
Puricelli e Andreoli. A Napoli, comunque, abbiamo vissuto altri momenti esaltanti:
il 22 ottobre 2000 vincemmo 5-1, provocando il licenziamento dell’allenatore e
portandoci via il portiere Coppola, che dalla partita successiva fu il secondo
di Pagliuca; sul finire del 2012, poi, facemmo anche di meglio: dovendo
affrontare i padroni di casa primi in classifica, li battemmo, nel giro di tre
giorni, sia in campionato che in Coppa Italia, grazie soprattutto alle prodezze
di un incontenibile Panagiotis Konè. Ma erano, purtroppo, altri tempi e altri
giocatori. Oggi il piatto piange, anzi, si strappa i capelli dalla
disperazione. Vabbè, intanto scendiamo in campo, poi vedremo cosa ci riserverà
l’immediato futuro. Auguri. A tutti. Ma proprio tutti.
Paolo Milito