… è quello che ci auguriamo tutti,
dopo l’ottimo esordio in Coppa Italia di domenica scorsa. Bologna – Spal vanta,
in terra bolognese, 30 precedenti, distribuiti fra Prima Divisione, Serie A, B,
C e Coppa Italia, con un bilancio decisamente favorevole per i Colori Rossoblù:
21 vittorie contro 6 sconfitte e 3 pareggi. La nostra vittoria più fragorosa
risale addirittura al 1920, in Prima Divisione: il 12 dicembre, allo Sterlino,
vincemmo 6-0 , con tre gol di Della Valle II, due di Perin e uno di Alberti. Per
contro, i ferraresi possono vantare il 3-1 ottenuto il 10 ottobre 1965,
vantaggio iniziale del nostro Vastola ribaltato dalla doppietta di Muzzio e dal
tocco finale di Bagnoli, anche se rimane sicuramente più bruciante il ricordo
del 2-0 subìto il 5 giugno 1994 nei playoff di Serie C1, che ci condannò ad una
seconda stagione nei bassifondi calcistici. Da ricordare anche il 2-2 maturato
il 18 marzo 1956, con la Spal avanti di due gol grazie a Di Giacomo e Macor
raggiunta nel finale con una doppietta di Pivatelli. Per domani sera le
premesse sono buone: al gruppo capace di regolare il Padova si è aggiunto il
brasiliano Danilo, che dovrebbe garantire una miglior quadratura in difesa;
inoltre il fenomeno mediatico Santander ha avuto a disposizione un’altra
settimana per recuperare il terreno perduto a causa di un infortunio, e Mattia
Destro dovrà darsi molto da fare per giustificare il triplice rifiuto al
trasferimento opposto nelle ultime ore di mercato. Il tutto alla presenza del
Presidente Saputo, giunto appositamente dal Canada, pur non perdendo un vecchio
vizio: a quanto pare, sta cercando di portare Claudio Marchisio agli Impact, e
stavolta, se permettete, non sono più disponibile alla solita filippica su chi
debba avere la precedenza, in questi casi, fra il Bologna e i cugini canadesi. Se
il caso-Dzemaili non ha insegnato niente a nessuno, è inutile affannarsi in
discussioni che lasciano il tempo che trovano. Meglio mettersi alla finestra e
attendere che arrivi l’ora della partita, stringendoci adeguatamente intorno ai nostri eroi.
Paolo Milito
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