… visto che ci sono
diversi buoni motivi per fare altro: 1) Si possono scroccare a Roberto Donadoni
i soldi per vedere sul campo il Real Madrid o il Barcellona, di sicuro capaci
di produrre un gioco più divertente; 2) La partita è collocata nel cervellotico
orario delle 12.30, che a detta degli esperti di SKY è ottimo per suscitare maggior
interesse collettivo ma in realtà rappresenta solo una grandiosa rottura di
scatole per i tifosi delle squadre coinvolte; 3) Questo Bologna è capace di
dominare la partita anche contro il Real e di perderla al fischio finale per l’immancabile
disattenzione difensiva, diventata ormai istituzionale; 4) A questo punto si ha
la maledetta sensazione che a seguire il Bologna si perda tempo inutilmente,
quindi si cerca di sfruttare meglio l’improvvisa ondata di caldo abbattutasi
sull’Italia intera. Che si fa??? Torniamo coi piedi per terra e vediamo cosa
dicono le cifre: in terra sarda il confronto vanta 32 precedenti, distribuiti
tra Serie A, Serie B e Coppa Italia; 13 le vittorie del Cagliari, 6 quelle del
Bologna, 13 i pareggi. La vittoria più vistosa dei padroni di casa è
indubbiamente quella maturata il 2 novembre 2008, giorno del famigerato
ammutinamento dei nostri eroi contro l’indigesto mister Arrigoni: finì 5-1, gol
iniziale di Marco Di Vaio a cui seguirono un gol di Daniele Conti, una
doppietta di Jeda e, incredibile ma vero, una di Robert Acquafresca, a cui
evidentemente quel tipo di rossoblù suscitava maggiori stimoli. Il 2 giugno
1970, in Coppa Italia, furono invece i nostri eroi a travolgere il Cagliari
fresco Campione d’Italia con un fragoroso 4-0 che spianò loro la strada verso
il trionfo finale nella competizione: gol di Beppe Savoldi, autogol di Nenè (
quello vero ) e doppietta di Giacomino Bulgarelli. Quanto ai pareggi, per ben
tre volte il risultato finale è stato di 2-2. E domani? La squadra del nostro
ex mister Lopez ha sei punti in meno in classifica e non ha motivo di sentirsi
del tutto tranquilla. Per contro, noi dovremmo cancellare la figuraccia di Genova
dovendo fare i conti con le stranezze di Destro, ancora una volta fuori dai
giochi dopo essere stato al centro di una situazione non del tutto chiara, e
con i malumori suscitati dalle disinvolte dichiarazioni di Donadoni, sfociate
in uno striscione di contestazione appeso dai Tifosi della curva a Casteldebole
e subito fatto rimuovere. È vero che il giorno dopo è comparso un altro
striscione di segno opposto, ma un mio amico Tifoso molto degno di fede ritiene
che sia stato messo lì da Fenucci e Di Vaio ( HEHEHEHEHE !!! ). Vabbè,
ricordiamoci che il calcio è innanzi tutto un gioco, e cerchiamo di accostarci
a questa partita con l’obiettivo di uscirne soddisfatti.
Paolo Milito
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