Il Bologna scende in Calabria ad affrontare il Crotone forte di una
più solida posizione in classifica, il che non vuol dire che abbia vinto prima
ancora di giocare: abbiamo undici punti in più, ma dopo l’arrivo in panchina di
Walter Zenga i rossoblù pitagorici hanno cambiato passo, togliendosi di dosso l’immagine
di vittima sacrificale e dando vita, in qualche caso, a clamorose sorprese. Il confronto
ha radici recenti, e conta quattro precedenti, di cui solo uno in Serie A, con
due vittorie del Bologna, una del Crotone e un pareggio. Delle due nostre
vittorie, la più vistosa è quella ottenuta il 7 febbraio 2015, 2-0, doppietta
di Karim Laribi; presto detto il pareggio: 0-0, 20 gennaio 2007; l’11 febbraio
2006, invece, perdemmo 3-0, a causa di due rigori trasformati da Jeda a cui si
aggiunse un gol del giovanissimo Graziano Pellè. Dopo aver celebrato
adeguatamente il felice debutto del portiere Santurro, sia pur macchiato da
qualche lieve incertezza, arriviamo a questa partita al termine di una
settimana strana, agitata dalle polemiche per i fischi rimediati da Donadoni
dopo aver sostituito Verdi contro la Roma, proseguita col rincorrersi di vari
possibili nuovi nomi per la panchina ( però, sinceramente, un conto è sentir
vagheggiare l’arrivo di Sarri, Mancini o Mourinho, ma se devo veder seduto
sulla nostra panchina Ventura preferisco Donadoni tutta la vita, con buona pace
di chi lo contesta ad ogni passo sospinto ), e conclusasi, almeno per ora, con
la strana colluttazione che ha visto protagonista Dzemaili ( autore del gol con
cui abbiamo vinto a Crotone nel campionato scorso ) all’uscita dall’allenamento.
Come finirà? In casi del genere, la fortuna aiuta quasi sempre chi ha vere
necessità di classifica. Quali stimoli possono spingere i nostri baldi giovani
a battersi per ottenere un risultato positivo? Semplice: innanzi tutto la
possibilità di ottenere benefici economici da un miglior piazzamento in
classifica, a prescindere dalla possibilità di disputare le coppe europee nella
stagione successiva; in più, chi non è del tutto sicuro di proseguire la
propria carriera con la nostra maglia ha tutto l’interesse a mettersi in mostra
per guadagnare più estimatori. Particolare la situazione di Mattia Destro: una
clausola stabilita al momento del suo ingaggio, prevede il pagamento di cinque
milioni in più nel caso raggiungesse un certo numero di gol segnati. A questo
punto gliene mancano cinque. Facile la deduzione: vista la mala parata,
conviene tenerlo fermo e mandarlo via a fine stagione. Però c’è un però: non
giocando il giovanotto, la sua quotazione di mercato scende. Un dilemma non da
poco. A scanso di equivoci, va precisato che domani l’attaccante marchigiano
non sarà nemmeno in panchina per infortunio. Vabbè, affrontiamo questo viaggio
in Calabria, sperando di trarre maggior vantaggio dalle prodezze di Verdi, a
differenza di quanto successo nella gara di andata.
Paolo Milito
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