La prima settimana della pausa estiva
scorre via senza troppi scossoni, tra voci di improbabili arrivi e ipotesi di
ancor più improponibili partenze. Scampato, si fa per dire, il pericolo di
ritrovare ancora una volta sulla nostra strada il Carpi, i cui giocatori,
dirigenti e tecnici si sono distinti, nella loro precedente esperienza in Serie
A, per l’astio e il livore, a mio avviso del tutto fuori luogo, mostrato nei
confronti del Bologna, gli uomini di Joey Saputo sono al lavoro per apportare
alla squadra alcuni ritocchi, finalizzati a mettere in pista una squadra in
grado di poter puntare almeno la parte sinistra della classifica. Negli ultimi
giorni, più delle questioni tecniche, ha fatto rumore la questione relativa
alle baruffe burocratiche legate ai lavori di ristrutturazione dello Stadio. Non
essendo un cittadino bolognese DOC, mi astengo da qualsiasi tipo di valutazione
riguardo a dinamiche di cui non sono a conoscenza. Mi permetto però di far
notare a chi organizza sommosse popolari che il patron del Bologna non è l’ultimo
pivello folgorato sulla strada di Damasco, e finora ha dimostrato di sapere
sempre il fatto suo. Da una parte non temo un’improvvisa defezione alla maniera
di Cazzola-Romilia ( l’allora Presidente Rossoblù mollò tutto nel giro di pochi
giorni dopo la bocciatura del suo progetto innovativo ), in quanto Saputo, a
differenza di Mister Motor Show, ha scucito qualcosa come ottanta ( 80 )
miliardi delle vecchie lire per saldare tutte le pendenze accumulate, nei
decenni, da avventurieri di ogni ordine e grado, oltre a provvedere all’acquisizione
del Centro di Casteldebole, ma dall’altra mi rendo conto che certe levate di
scudi potrebbero infastidire il magnate canadese e raffreddarne un pochino gli
entusiasmi. Siamo in democrazia, quindi è giusto che ognuno faccia sentire il
proprio parere; attenzione, però, a non sollevare polveroni deleteri e fuori
luogo. Concludo con una proposta azzardosa: visto che lo spazio per il pubblico
c’è, perché non allestire l’eventuale stadio provvisorio a Casteldebole? Se proprio
non si riesce a trovare altra soluzione alternativa, almeno si eviterebbe di
lanciarsi in salti nel buio ( mi è stato riferito che il terreno del Parco Nord
richiederebbe un costosissimo trattamento prima di essere utilizzato per farci
giocare le partite ). L’estate è ancora lunga, aspettiamo buone nuove.
Paolo Milito
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