Nella vita, si sa, piove sempre sul
bagnato. Ragion per cui non dobbiamo sorprenderci se, dopo l’insulso pareggio
rimediato sabato scorso contro la penultima della classe, il calendario ci
chiama, domani pomeriggio, a visitare a domicilio la rivelazione del torneo, l’Atalanta
di Gasperini che ci affronta forte del suo quinto posto in classifica e
fortemente stimolata a tentare un ulteriore salto in avanti in prospettiva
europea, in contrapposizione alla sciatteria dei nostri beniamini ormai avviati
a concludere senza lode ne’ infamia una stagione all’insegna della calma piatta
e delle figuracce a rischio zero. In terra bergamasca il confronto vanta ben 53
precedenti, distribuiti fra Serie A, Serie B e Coppa Italia. 28 le vittorie
atalantine, 8 quelle Rossoblù, 17 i pareggi. La vittoria più rotonda dei
padroni di casa è il 4-0 ottenuto il 7 aprile 1991 ai danni di un misero
Bologna ormai retrocesso; doppietta di Pasciullo e gol di Perrone ed Evair. Per
due volte, invece, i Rossoblù si sono imposti col punteggio di 3-1: il 31
gennaio 1954, doppietta di Pivatelli e rete di Cappello a cui rispose Bassetto
su rigore, e il 21 ottobre 1962, gol di Pascutti, Bulgarelli ed Haller in rimonta
al vantaggio iniziale di Mereghetti. Per ben tre campionati di seguito, poi, il
punteggio finale è stato 2-2: il 29 aprile 2001, doppietta di Signori contro
Morfeo e Ventola atalantino; il 13 gennaio 2002, gol di Doni e Berretta per i
nerazzurri a cui risposero Olive e Brioschi; infine il 22 settembre 2002,
quando, alla doppietta del nostro ex Cristiano Doni, replicarono Locatelli e
Bellucci. Da ricordare, per completezza di memoria storica, l'anno solare 2013, ovvero il 27 aprile, anche in quel caso un sabato alle 18, passato alla storia per aver visto a guardia della nostra porta il barbuto centravanti Moscardelli, e l’infelice
pomeriggio del 10 novembre, un po’ per il punteggio finale di 2-1 in
favore dei padroni di casa, ma molto di più per essere stato teatro di uno dei
pochi gol segnati con la nostra maglia dal divo locale Rolando Bianchi e in
misura maggiore per il maldestro intervento messo in atto nel finale di partita
dal portiere Curci, da cui scaturì il gol decisivo dell’atalantino Livaja. Dunque,
un terreno non proprio amico quello di Bergamo, basti pensare che l’ultima volta siamo stati bastonati
da un certo Alessandro Diamanti in vena di vendette, che ci mette al cospetto
di una squadra lanciatissima e poco propensa a qualsiasi genere di concessione.
In parole povere, la vedo nera. Certo, l’aria di casa potrebbe spingere
Donadoni a spronare la truppa in maniera adeguata, allo scopo di evitare una
figuraccia davanti al pubblico amico. Ma non vivo nel Paese delle Meraviglie, e
mi rendo conto che l’Atalanta dei Miracoli, vincendo contro di noi, potrebbe
sognare ad occhi aperti quanto meno un preliminare di Champions League. Comunque,
alla fine parla il campo, per cui, come a Palermo alla fine siamo stati capaci
di non perdere pur essendo in inferiorità numerica, così domani potrebbe venir
fuori una prestazione più decorosa e meno desolante di quella opposta, per esempio,
al Napoli in occasione del mortificante 7-1. In attesa del futuro che verrà:
Cassano, Balotelli, il DS Sabatini, lo stadio provvisorio nel cortile del Dall’Ara,
la riscossa di Destro o il suo addio, oppure nulla di tutto ciò. Staremo a
vedere.
Paolo Milito
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