C’è da augurarselo, anche perché domani
andiamo a far visita ad una delle cenerentole del torneo, e se non dovessimo
tornare a casa con un risultato positivo l’apparente momento di appannamento
della squadra si rivelerebbe in realtà una crisi nuda e cruda. I nostri
avversari, unica squadra abruzzese ad aver mai conosciuto la Serie A, sono frequentatori abituali della Serie B,
dalla quale ogni tanto si sganciano per delle brevi avventure nella categoria
superiore; li ritroviamo dopo l’incandescente giugno 2015, in cui riuscimmo a superarli
ai play-off con l’aiuto fondamentale della Santa Traversa. Tra Serie A e B il
confronto conta tredici precedenti; sei le vittorie del Pescara, tre quelle del
Bologna, quattro i pareggi. Per due volte abbiamo vinto 3-2: il 3 febbraio 2013,
in Serie A, ai gol di Weiss e D’Agostino risposero i nostri Diamanti, Gilardino
e soprattutto uno dei favolosi e spettacolari tiri al volo di Panagiotis Kone;
il 12 settembre 2014, in Serie B, Buchel, Casarini e ( … udite, udite !!! … )
Acquafresca ci portarono sul 3-0 prima che una furbata del nostro ex Pasquato
provocasse l’espulsione del portiere Nando Coppola lasciandoci in 10 e dando
spazio ai gol di Salamon e Maniero prima dell’infruttuoso assalto finale dei
padroni di casa alla ricerca del terzo gol. Il 3 maggio 1992, invece, si verificò la più robusta vittoria del Pescara: un inequivocabile 5-0, ai danni di un Bologna lanciato, si fa per dire, verso il primo crollo in verticale della sua storia; al risultato finale contribuirono una doppietta di Frederic Massara, una di Edy Bivi e un gol di Pagano. Domani ci troveremo di fronte una
squadra tecnicamente molto inferiore, come testimoniato dalla consistente
differenza di punti in classifica. L’ambiente, poi, è surriscaldato, tanto è
vero che in occasione di un incontro augurale natalizio i tifosi hanno dato
vita ad una pesante contestazione. Sarebbe quindi opportuno e saggio, da parte
nostra, cercare di approfittarne, mettendo da parte le solite dormite improvvise
e certe uscite improvvide, spia di uno strano malessere: alle volte qualcuno mi
dà la maledetta sensazione di sentirsi sminuito nel vestire la nostra maglia. Ci
sono tutte le condizioni per concludere bene l’anno solare, in attesa di un
mercato che non dovrà portare la rivoluzione, ma senza dubbio mettere Donadoni
in grado di poter correggere gli evidenti errori emersi in questa prima parte
della stagione. Ottima anche la scelta di Joey Saputo di raggiungere Pescara in
treno insieme al resto della compagnia: all’esterno si dà una bella immagine;
durante il viaggio, se già non lo avranno fatto prima, Presidente e allenatore
potranno confrontarsi mettendo a punto le strategie per affrontare i prossimi
mesi. Non ci resta che attendere gli eventi.
Paolo Milito
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