… poi però mi rendo conto di non
conoscere una sola parola di greco, per cui mi risulterebbe un po’ difficile
esternare il mio malumore a Torosidis ed Oikonomou, i quali farebbero meglio a
tenere sempre ben presente che le partite si concludono DOPO il fischio finale
dell’arbitro !!! … Come se non bastasse, ci si mette Joey Saputo: molti Tifosi
Rossoblù cadono facilmente nell’errore di considerare i Montreal Impact come il
parente povero di casa, forse a causa della leggera consistenza del campionato
in cui giocano; al contrario, il nostro Chairman si guarda bene dal dirottare
Didier Drogba sotto le Due Torri, nonostante i casini che ha piantato
oltreoceano, e si è affrettato ad annunciare che la prossima estate Dzemaili,
ovvero uno dei pochi che si salvano nella difficile situazione che si è venuta
a creare, si trasferirà SICURAMENTE in Canada, dando così modo ai detrattori di
sostenere che in quella casa il parente povero sia proprio il Bologna. Insomma,
tira una brutta aria. Per tacere del fatto che, di fronte ai recenti passi
falsi, appare sempre più evidente come si senta, in Società, la mancanza di un
soggetto come Joe Tacopina, che all’occorrenza avrebbe saputo tirare dei calci
in culo nella direzione più adeguata. Nel bel mezzo di tutto ciò, domani viene
a farci visita un ex dal dente avvelenato, Alberto Gilardino, desideroso di
dare al suo Empoli un deciso conforto approfittando dello smarrimento dei nostri
eroi, capaci di vanificare la maiuscola prestazione di Mirante, unico dei
nostri sempre presente nel tempo e nello spazio in quel di Udine, con una
dormita collettiva in prossimità del fischio finale, arricchita dalla preziosa
gemma dell’appoggio di Torosidis sui piedi di Danilo, al quale non è sembrato
vero di poter battere al volo vincendo la partita in quel modo. Non sono molti
i precedenti: fra Serie A, B e C e Coppa Italia, anche di Serie C, il match è
andato finora in scena per dieci volte; cinque le vittorie del Bologna, due
quelle dell’Empoli, tre i pareggi. La nostra miglior vittoria è il 2-0 ottenuto
il 23 febbraio 2003, in Serie A, con gol di Bellucci e Vanoli. Per contro,
ricordiamo ancora bene quanto successo circa un anno fa, il 19 dicembre 2015,
quando i nostri avversari vinsero 3-2 con una doppietta di Maccarone ed un gol
di Pucciarelli a cui replicarono i nostri Destro e Brienza. Da ricordare anche
il 3 maggio 1998, un combattutissimo 2-2 dovuto alle reti di Roby Baggio e
Paramatti in risposta agli empolesi Esposito e Cappellini. Dunque, una
tradizione relativamente favorevole, con una macchia da cancellare, ovvero la
scena di Maccarone che si fa beffe dei nostri andando a sorseggiare una birra
dopo aver segnato il secondo gol. Io a questo punto non saprei cosa dire:
Donadoni ha dimostrato di saperci fare, i giocatori hanno dimostrato di non
essere dei cessi, però da qualche tempo a questa parte sono sempre in agguato
degli spiacevoli imprevisti. È vero che possiamo recriminare su alcuni arbitraggi
discutibili, ma troppo spesso i nostri baldi giovani peccano di concentrazione
e di continuità, lasciandosi andare a delle pericolose dormite collettive. La
classifica è ancora rassicurante, ma di questo passo si rischia di scherzare
col fuoco. In parole povere: non siamo più nelle mani di avventurieri dalla
palazzina facile, la Società ha una discreta solidità, ragion per cui i
giocatori farebbero meglio ad impegnarsi un po’ di più, soprattutto per non
rendersi indifendibili. In teoria, domani non dovremmo avere problemi ad
ottenere il solo risultato che sarebbe lecito aspettarsi, ma dopo quanto visto
a Udine non mi sento del tutto tranquillo. Avanti, Donadoni: tocca a te mettere
i puntini sulle “ I “ !!!
Paolo Milito
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