Lazio-Bologna può entrare a pieno titolo
nel novero delle classiche del calcio italiano. A Roma il confronto vanta
qualcosa come 71 precedenti, distribuiti fra Serie A, Serie B e Coppa Italia.
Bilancio nettamente favorevole ai padroni di casa: 36 vittorie, contro 14 del
Bologna e 21 pareggi. La nostra vittoria più esaltante risale al 19 gennaio
1941, quando lo squadrone che faceva tremare il mondo, destinato a vincere lo
scudetto, si impose per 4-2, con reti di Andreoli, Reguzzoni, Puricelli e
Biavati, a cui risposero Vettraino e Ramella; un’altra bella serata fu quella
dell’11 marzo 2012, coi ragazzi allenati da Stefano Pioli vittoriosi per 3-1 in
una partita animata solo da giocatori Rossoblù: a segnare, infatti furono
Portanova, Diamanti, Khrin e Rubin, quest’ultimo autore di un autogol. Ma lo
Stadio Olimpico biancoceleste è stato anche teatro di due solenni batoste ai
nostri danni. Il 21 novembre 1948 la Lazio si impose per 8-2, punteggio rimasto
nella storia come la nostra sconfitta più pesante in assoluto: due doppiette
laziali, messe a segno da Puccinelli e Penzo, a cui si aggiunsero i gol di
Nyers II, Gualtieri ,Magrini e, per non farci mancare nulla, un autogol del
nostro portiere Vanz; per noi segnarono Gritti e Bernicchi, a conclusione di
una partita disastrosa che comunque non impedì ai nostri eroi di raggiungere un
ottimo quinto posto finale. Altri sei gol di scarto li rimediammo il 5 maggio
2013: a comporre il 6-0 finale concorsero una squadra con la testa ormai in
ferie, lo sgangherato debutto del portiere Stojanovic e un Miroslav Klose
particolarmente in vena, tanto da prendere letteralmente a pallonate il
malcapitato sommergendolo con cinque gol a cui si aggiunse quello di Hernanes.
Spettacolare la gara del 31 dicembre 1933: un Bologna destinato a vincere la
Coppa Europa Centrale inchiodò i padroni di casa sul pareggio finale di 3-3;
per noi doppietta di Fedullo e gol di Schiavio, per i biancocelesti segnarono
Buscaglia, De Maria e Guarisi. Dunque, un campo tradizionalmente non proprio
amico. Andiamo all’Olimpico per affrontare una squadra rigenerata da Simone
Inzaghi in preda a mille perplessità: ancora non sappiamo quando potrà tornare
tra i pali Mirante, anche se adesso c’è la certezza che tornerà; Donadoni dovrà
ricorrere a tutto il proprio mestiere per ovviare alle assenze degli
squalificati Gastaldello e Dzemaili e degli acciaccati Destro e Krejci, ma la
situazione non è così desolante come potrebbe sembrare a prima vista: in fin
dei conti abbiamo in rosa qualcosa come 12 nazionali, per cui senza cali di concentrazione
e di attenzione si può tranquillamente affrontare gli avversari senza dover
temere una disfatta analoga a quella di Torino. Il problema occorso nelle
ultime ore a Krejci potrebbe fornire al mister l’occasione per rilanciare
Mounier, finito un po’ in ombra dopo la brillante partenza della scorsa
stagione; inoltre, a parte Floccari che dovrà necessariamente rimpiazzare
Destro ( ma Verdi potrebbe rendere meglio ), non dobbiamo dimenticare che sarà
finalmente disponibile il tanto atteso Sadiq. Insomma: è vero che parecchi
titolari sono fuori uso, ma abbiamo in casa materiale a sufficienza per poter
controbattere adeguatamente gli assalti biancocelesti e ripartire dopo la
battuta d’arresto patita contro il Genoa. In parole povere, pronostico triplo.
Buon divertimento.
Paolo Milito
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