Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

venerdì 28 ottobre 2016

IN ATTESA DELLA VIOLA.

Domani alle 18 al Dall’Ara va in scena una delle gare più sentite del calcio italiano, il cosiddetto Derby dell’Appennino. Il confronto vanta la bellezza di 70 precedenti, giocati esclusivamente in Serie A e in Coppa Italia, con un bilancio nettamente favorevole ai nostri colori: 28 vittorie del Bologna, 16 della Fiorentina e ben 26 pareggi. La nostra vittoria più robusta risale al 5 gennaio 1941: 5-3, dovuto ad una doppietta di Puricelli ed alle reti di Reguzzoni, Andreoli e Biavati, a cui seguì una replica dei viola consistente nei gol di Di Benedetti e Menti II completata da un autogol del nostro Pagotto. Il 5 aprile 1959, invece, fu la Fiorentina ad imporsi con un sonoro 4-0, tripletta di Petris arricchita da una rete di Hamrin. Molto combattuta fu la partita del 21 maggio 1961: finì 3-3; per noi, doppietta di Pascutti e gol di Vinicio, per i nostri avversari doppietta di Hamrin e gol di Milan. Come si è visto, stiamo parlando di altri tempi: in epoca recente le due squadre hanno segnato in maniera molto più contenuta. Domani riceviamo una squadra ben posizionata in classifica, alla ricerca di punti per poter coltivare ulteriori ambizioni. Non siamo nelle condizioni di doverci disperare, ma abbiamo ancora, come succede da parecchio tempo, la necessità di correggere alcune sbavature. In particolare, il Bologna deve acquisire la capacità, una volta andato in vantaggio, di mantenerlo fino alla fine della partita, magari rafforzandolo con qualche altra segnatura. Certo, a voler rianalizzare gli ultimi tre pareggi appare evidente come siano maturati in condizioni molto differenti tra loro: contro la Lazio un arbitraggio discutibile ha quasi vanificato la resistenza dei nostri ragazzi agli assalti dei biancocelesti, il Sassuolo ha beneficiato di un calo alla distanza mentre il pareggio del Chievo è stato un favoloso regalo goffamente confezionato dal mai troppo rassicurante Mbaye. La squadra comunque c’è. Insomma, con questi non si retrocede. Piuttosto Donadoni dovrà lavorare sulle teste in modo da ottenere maggior continuità nella concentrazione ( contro il Sassuolo nel primo tempo il nostro possesso palla è stato del 65%, e nel secondo si è praticamente dimezzato ), allo scopo di evitare, in futuro, di essere raggiunti sul pareggio dopo aver condotto la gara sempre in vantaggio. È vero, rispetto al recente passato siamo messi molto meglio, ma è quanto meno scocciante dover constatare che, con qualche disattenzione in meno, potremmo trovarci al secondo o terzo posto in classifica. Siccome il potenziale c’è, a questo punto sarebbe meglio farlo fruttare. Scendendo nei dettagli, la presenza in panchina di un tecnico come Donadoni è rassicurante: il bergamasco non si scompone mai di fronte alle difficoltà, e finora ha gestito brillantemente l’emergenza portieri e l’ennesimo problema di Destro, per cui saprà sicuramente ovviare in maniera efficace anche alla mancanza di Maietta, il cui infortunio per fortuna si è rivelato meno grave del previsto. Dunque andiamo ad affrontare la Fiorentina, per ribadire una grande tradizione e, perché no, per dare una bella soddisfazione al Presidente Saputo, che sarà presente al Dall’Ara.


Paolo Milito

martedì 25 ottobre 2016

IN VIAGGIO VERSO IL CHIEVO.

Le sfide fra Chievo e Bologna, iniziate in epoca recente, stanno diventando un piatto forte del Terzo Millennio. In terra veronese il confronto conta 14 precedenti, distribuiti fra Serie A, B e C. sette le vittorie dei gialloblù, contro una sola del Bologna e ben sei pareggi. La vittoria più robusta dei padroni di casa risale al 23 marzo 2014, un 3-0 dovuto ad una doppietta di Paloschi a cui si aggiunse un gol di Rigoni; il nostro unico successo lo abbiamo ottenuto il 26 ottobre 2011 ( chissà che la data non sia di buon auspicio … ) grazie ad uno dei pochissimi gol messi a segno in maglia Rossoblù da Robert Acquafresca. Dunque il Bentegodi targato Chievo non è propriamente un terreno amico. I nostri avversari stanno attraversando un buon momento, e cercheranno sicuramente di incrementare il proprio bottino stagionale. Il Bologna, ovviamente, non starà a guardare: la partita di domenica contro il Sassuolo ha evidenziato come sia necessario correggere ancora certe sbavature, ma la sostanza sia comunque ottima. Se i nostri ragazzi non avessero sprecato diecimila occasioni, si sarebbe potuto chiudere il discorso con notevole anticipo anziché ridursi a beccare l’ennesimo pareggio nel finale di una gara condotta in vantaggio fino ad allora. Arrendiamoci all’evidenza: in questa squadra si annidano tanti potenziali campioni, ma hanno bisogno di crescere ed imparare tutti i trucchi e le malizie necessari a fare strada. Dobbiamo quindi aspettarci tante belle invenzioni come quella estratta da Verdi dal proprio cilindro, ma anche qualche altra frescaccia clamorosa portatrice di sviluppi negativi. Ricordiamoci comunque da dove veniamo; le prospettive attuali sono senza dubbio più felici di quelle che ci circondavano quando sul ponte di comando imperversava il Palazzinaro Barbuto. Quello attuale non sarà ancora un Bologna in grado di far tremare il mondo, ma certamente capace di giocarsela alla pari col Chievo e di dare qualche problema anche a squadre tecnicamente meglio attrezzate. Buona partita a tutti !!!


Paolo Milito

domenica 23 ottobre 2016

E di nuovo regaliamo...

Piccolo derby tutto emiliano, questa sera alle 18.00, al Dall'Ara.
E spero che si possa dedicare una vittoria, o almeno una non sconfitta, al grande Ezio Pascutti, che, con un tuffo di testa, segnerà un gran gol anche questa volta...
Si affrontano Bologna e Sassuolo con le seguenti formazioni:

BOLOGNA (4-3-3): Da Costa, Torosidis, Helander, Maietta, Masina; Dzemaili, Nagy, Taider; Verdi, Floccari, Krejci. Allenatore: Roberto Donadoni
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Lirola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Biondini, Magnanelli, Sensi; Defrel, Iemmello, F. Ricci. Allenatore: Eusebio Di Francesco

Mister Donadoni schiera i rossoblu con il 4-3-3. Tra i pali Da Costa. Difendono Torosidis, Helander, Maietta e Masina. A centrocampo, da destra verso sinistra, Dzemaili, Nahy e Taider. Attaccano Verdi e Krejci con il supporto di Floccari. Il Sassuolo risponde con un modulo a specchio. In porta Consigli, poi Lirola, Cannavaro, Acerbi e Peluso. A centrocampo Biondini a far filtro per le idee di Magnanelli e gli inserimenti di Sensi. In attacco troviamo Defrel, Iemmello e Ricci. Arbitra Irrati della sezione di Pistoia.
Il Bologna parte aggressivo. Dzemaili cerca di servire Verdi in area, ma la difesa del Sassuolo è attenta. I neroverdi non vogliono farsi abbassare: ne esce una prima parte di gara caratterizzata da tanti scontri a centrocampo... E forse ci sarebbe potuto essere un rigorino in favore del Bologna... I padroni di casa mostrano più aggressività e riescono a prendere in mano il gioco. Il Sassuolo si difende cercando di colpire in contropiede.
Però, ed è un gran bel però,  al decimo minuto il Bologna sblocca il risultato: calcio di punizione dai 24 metri... Se ne incarica Verdi... Parabola imparabile, la sua, e di una bellezza stratosferica! Eurogol di un Verdi eccezionale! Rossoblu in vantaggio.

Nagy ci prova alla mezzora con un tiro dal limite, ma non trova lo specchio. Il Sassuolo reagisce timidamente. Peluso crossa in area, ma Helander anticipa Iemmello. Il Bologna sta giocando in Paradiso! Al 33' viene annullato un gol a Krejci per fuorigioco. Il fischio dell'arbitro arriva tardi, ma la segnalazione del guardalinee è comunque corretta. Il ceco ci riprova poco dopo con un missile da posizione angolata. La palla termina alta sopra la traversa. Poco dopo,  altra rete non convalidata al Bologna. Questa volta in gol va Floccari, ma Torosidis, al momento dell'assist, si trova effettivamente al di là della linea immaginaria del gioco. Nella parte finale del primo tempo, il Sassuolo ci prova: niente da fare! Il Bologna si difende molto bene non concedendo spazi. Dopo il primo tempo l'1-0 sta stretto al Bologna, che in più circostanze ha sfiorato il raddoppio... Bisognerebbe mettere al sicuro il risultato con un altro gol.

I felsinei riprendono campo e possesso palla anche al ritorno dall'intervallo,  riuscendo ad arginare le intenzioni avversarie. Pellegrini ci prova da fuori area, ma non trova lo specchio. Poco dopo Politano lancia Iemmello in area, ma l'assistente alza la bandierina per segnalare il fuorigioco.
Il Bologna si ripropone dalle parti di Consigli al 62': Maietta recupera alto e l'azione si sviluppa sul limite. Taider ci prova, ma non trova lo specchio... Queste occasioni non devono essere sprecate assolutamente!!! Donadoni manda in campo Pulgar per Nagy. Di Francesco risponde inserendo Matri al posto di Iemmello. Il Bologna cresce e Consigli è chiamato in causa spesso e volentieri.
Floccari serve Dzemaili in area. La conclusione è angolata, ma il portiere del Sassuolo si allunga salvando la porta. Un minuto dopo l'ex Atalanta copre bene il primo palo su un inserimento di Pulgar. Donadoni sostituisce intanto un attaccante: esce Floccari, entra Sadiq.

Il Bologna fa la partita, ma non riesce a trovare il gol del raddoppio.
Si soffre terribilmente...
Contropiede da corner avversario e lancio per Krejci che si fa trovare in fuorigioco.
La difesa dei nostri avversari vacilla, ma il Bologna non riesce a concretizzare il colpo di grazia...
Sadiq riceve a centrocampo e scatta verso la porta. Tocca dall'altra parte, dove Krejci sbaglia lo stop e conclude optando per qualcosa che non assomiglia neanche lontanamente ad un gol... Non trova nemmeno lo specchio... Non possiamo sbagliare così... Infatti, l'ennesima chance fallita dai padroni di casa finisce per scuotere gli uomini di Di Francesco, che si svegliano.
La spinta ospite viene contenuta dai rossoblu: Ricci crossa lungo in area, ma Helander svetta di testa.

All'87', e ribadisco all'87', arriva il gol di Matri: palla lunga di Lirola e Matri, a tu per tu con Da Costa, non sbaglia...

Ennesima cappella difensiva... Uscita non da manuale di Da Costa... Gol preso...

Rete segnata in contropiede da un 4/2/4 a 4' dalla fine... Incomprensione clamorosa della difesa... e soprattutto gli almeno 3 gol sbagliati....
Si sarebbe potuto chiudere il primo tempo sul 3 - 0...
Se contiamo i punti che abbiamo buttato via nelle partite con Genoa, Lazio e Sassuolo, avremmo oggi gli stessi punti del Milan... E saremmo secondi in classifica.
Troppo spreco... Troppe ingenuità...
Restano negli occhi e nel cuore lo strepitoso gol di Verdi e il bellissimo lavoro di Nagy...
Non si devono sprecare occasioni d'oro, anche perchè a noi non regala mai niente nessuno, anzi...
Segnare, segnare e segnare sempre, quando se ne ha l'occasione... E "ascoltare, non solo sentire", come dice giustamente il Mister: le ingenuità difensive le paghiamo troppo caro...
Si riparte da qui: imparando dai nostri errori!
A mercoledì...
Alessandra Sportelli Negrini





sabato 22 ottobre 2016

IN ATTESA DEL SASSUOLO.

Suricato, chi era costui? Decisamente, l’anonimo estensore di Wikipedia che ha ritoccato la pagina biografica di Adam Masina ha dimostrato di essere alquanto disinformato: il tecnico che ha lanciato il ragazzo nel firmamento calcistico risponde al nome di Fabio GALLO, quindi una specie animale ben diversa dal topo di fogna !!! Scherzi a parte, domani il Bologna è chiamato a ripartire dopo la cocente delusione rimediata nel controverso finale della partita contro la Lazio, e lo fa ricevendo a domicilio il Sassuolo dei miracoli nella scomoda collocazione delle ore 18. Il confronto si propone giustamente come il Derby dell’Emilia 2.0; l’avvento dei nostri avversari ai piani alti del calcio, però, è cosa recente, ragion per cui si contano appena due precedenti, entrambi disputati in Serie A: il pareggio 0-0 del 9 marzo 2014 e la vittoria  per 1-0 del Sassuolo del 29 agosto 2015, dovuta ad un gol di Floro Flores agevolato da un clamoroso errore di Diawara. Domani affronteremo una squadra in gran forma, lanciatissima sia in campionato che in Europa League e separata in classifica da un solo punto rispetto a noi, ricordando comunque che i neroverdi possono ben recriminare per i tre punti persi a tavolino contro il Pescara a seguito di un pasticcio burocratico. Noi, comunque, non abbiamo nulla da invidiare ai nostri avversari di turno: domenica scorsa, per far pareggiare la Lazio, l’arbitro ha concesso un vergognoso recupero-fiume condito, visto che non era bastato, da un rigore letteralmente inventato, approfittando dell’ingenuità di due nostri difensori, in particolare di Masina. Ora, se da un lato si può stare ore a discutere sulla correttezza dell’operato del direttore di gara ( l’ex arbitro Baldas a precisa domanda ha risposto senza mezzi termini che se fosse per lui Di Bello smetterebbe di arbitrare all’istante ) o sul comportamento dei nostri difensori incapaci di sbattere palloni in tribuna come si usava nei bei tempi andati, dall’altro è fuor di dubbio che la squadra messa in pista quest’anno da Donadoni lascia ben sperare per l’immediato futuro: Da Costa, portiere di riserva, ha respinto punto su punto tutti gli assalti portati dall’attacco laziale, e il resto della truppa ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di tirar fuori dal cappello a cilindro delle giocate piacevoli ed efficaci. Certo, c’è ancora parecchio da lavorare, bisogna eliminare dall’orizzonte degli errori macroscopici, ma la qualità della rosa non è da disprezzare. L’unico appunto che mi sento di muovere alla dirigenza è di non aver insistito nella ricerca di un attaccante vero da affiancare a Destro, ben sapendo che quest’ultimo è soggetto spesso ad incappare in problemi fisici: il mister riesce comunque ad ovviare agli inconvenienti ( vedi Verdi falso nueve ), ma è indubbio che la presenza di un'altra punta di spessore avrebbe agevolato il suo compito. Aspettiamo quindi al varco il Sassuolo, magari accogliendo l’ingresso in campo di Masina con un adeguato boato, sicuramente fiduciosi di poter assistere ad un piacevole pomeriggio di sport.


Paolo Milito

mercoledì 19 ottobre 2016

PER NON SMARRIRE LA RETTA VIA.

Viviamo nella cosiddetta Era 2.0, per cui può capitare di doversi imbattere in alcuni risvolti particolari dei vari mezzi mediatici in uso, legati ad un uso disinvolto, magari improprio  ( se non carognesco ) della tecnologia, in particolare di Internet. E così un non meglio identificato buontempone ha pensato bene di modificare la pagina Wikipedia dedicata ad Adam Masina, riportando nelle note biografiche che il ragazzo è stato “ inizialmente adottato da una famiglia di suricati “. Ora, a parte la sproporzione fisica ( il suricato è un animale dall’aspetto molto simile a quello del topo volgarmente chiamato zoccola ) si rende necessario fare un po’ di chiarezza: ammesso e non concesso che l’autore della bravata sia un tifoso del Bologna ( a prima vista non direi proprio ), quella di ricoprire di insulti a sfondo razziale un giocatore che sta attraversando un periodo di palese difficoltà è una strada da non percorrere nella maniera più assoluta. Il calo di prestazioni del giocatore da un anno all’altro è evidente, ma dobbiamo ricordarci che si tratta di un soggetto ancora molto giovane, quindi destinato ad affinare certe caratteristiche tecniche fino a raggiungere un rendimento da campione. A mio avviso, la sua è una cosiddetta crisi di crescenza, come quelle capitate in passato ad altri giocatori arrivati giovanissimi alle alte ribalte calcistiche ( anche Totti, intorno ai vent’anni, ebbe un periodo di appannamento ). Masina non è Diawara: dietro di lui non ci sono stregoni tribali o consiglieri diabolici, ma soltanto una famiglia che gli ha permesso di mettere alle spalle un infanzia fatta solo di dolori e lacrime. Ci può stare qualche critica costruttiva legata, per esempio, all’evidente errore commesso in occasione dell’azione che domenica ha portato al pareggio della Lazio, non l’insulto offensivo gratuito portato a segno, oltretutto, trincerandosi dietro l’anonimato consentito dalla tastiera del computer. Quindi mi unisco anch’io al coro di messaggi di solidarietà arrivati a Masina nelle ultime ore, ricordando quanto successo l’anno scorso a Taider: un anno fa di questi tempi, l’algerino sembrava essere un lontano parente del promettente campioncino ammirato sotto la guida di Stefano Pioli, e si rese necessario per lui un periodo di sosta e di riflessione. Per cui non mi sorprenderei se Donadoni decidesse di fermare Adam per una o più domeniche. Quello che conta è sostenere il ragazzo verso la completa ripresa, lasciando gli insulti a chi se li merita davvero. Magari all’anonimo estensore di Wikipedia.


Paolo Milito

domenica 16 ottobre 2016

Angelo Da Costa stellare! Ma fare beneficenza al 96'... Anche no!

In questa calda domenica di ottobre, si affrontano all'Olimpico Lazio e Bologna.
La Lazio schiera (4-3-3):Marchetti; Patric, de Vrij, Hoedt, Radu; Milinkovic, Parolo, Lulic; Felipe Anderson, Immobile, Keita.
All.: Inzaghi.
Il Bologna è decimato, con l'ultimo infortunio, quello di Krafth, proprio in fase di riscaldamento. Risponde alla Lazio con (4-3-3): Da Costa; Mbaye, Helander, Maietta, Masina; Donsah, Nagy, Taider; Verdi, Floccari, Di Francesco.
All.: Donadoni.
Tanta gioventù in campo, alla quale dare fiducia! Forza ragazzi!
Maietta entra subito in partita e capisce ogni situazione, proponendosi e raddoppiando: Mimmo non si smentisce mai!
Ed Helander segna!!!! Da palla inattiva, vero, ma il Bologna è partito alla grandissima... Su punizione del solito, immenso Verdi, Helander anticipa Milinkovic, allunga il sinistro e beffa Marchetti!
Al 10', le parole del Mister acquistano un grande valore: "La Lazio ha un ottimo valore. Ma non ritengo il Bologna inferiore. E' una mia convinzione. Non serve a niente piangerci addosso, possiamo fare bene, possiamo giocare un'ottima partita se affrontiamo la Lazio con la giusta determinazione".
Per il momento, anche se in casa Bologna la lista degli assenti è lunga, (Donadoni dovrà fare a meno dei quattro uomini che compongono la spina dorsale rossoblu: Mirante, Gastaldello, Dzemaili e Destro, e di Torosidis... E Krejcì non è al top..), la squadra sta dimostrando grande carattere, e la Lazio è in sofferenza! Avanti così...
E altra occasione per i rossoblu al 16', quando Marchetti si distende bene e respinge il tiro di Donsah.
Un bravo speciale per Floccari: gioca la palla e si fa sempre vedere!
Al 31',  un grande Angelo Da Costa salva la porta e nega il pareggio alla Lazio!
E miracolo di sant'Angelo al 33', che, di nuovo, nega il gol ad Immobile!
Nagy è generoso nei raddoppi, non sbaglia praticamente mai un passaggio... Fa un lavoro fondamentale per tutta la squadra: 10 e lode!
E su questo bel primo tempo, e con un gol di vantaggio, si va a riposo!
E ripartiamo...
E di nuovo, al 53',  un grande Da Costa salva il Bologna! Io lo clonerei... Errore sulla diagonale difensiva di Masina, ma Angelo c'è... Esce poi Floccari al 54', che non ce la fa, dopo il colpo subito alla testa, ed entra Sadiq: esordio per lui in rossoblu!
Al 57', Masina si fa ammonire ingenuamente ed inutilmente...
Adesso il Bologna soffre un po' il gioco della Lazio, e perde palla troppo facilmente.
Donadoni chiede a Sadiq di tener palla (e di non farsi ammonire appena entrato, grazie!)...
Al 66', Bologna di nuovo pericoloso con Taider. Esce Donsah, di nuovo rotto, ed entra Pulgar...
Su errore proprio dell'ultimo entrato, salvataggio di Da Costa al 69' : un grande Angelo evita che la palla superi la linea di porta del tutto...
Verdi è un grande: attacca, difende, recupera e propone!
Molto bello lo spunto di Di Francesco al 77'... Peccato che Sadiq non si sia proposto bene.
E di nuovo super Da Costa al 78'...
Tra spinte per velocizzare l'uscita dal campo di Helander, cartellini, spallonate al neo entrato Oikonomou, salvataggi di Maietta e retropassaggi, arriviamo all'annuncio dei 6 minuti di recupero.
Resistete, ragazzi... Forza!
Verdi e Di Francesco encomiabili!
Nagy e Maietta preziosissimi!
Ma, oggi, solo Angelo Da Costa che, di nuovo, vince il duello con Immobile al 94'!
Però... a 20 secondi dalla fine, Marios e Masina fanno una coglionata di proporzioni apocalittiche, e regalano un rigore alla Lazio... Dubbio o meno, regolare o meno, quando la palla è lì, la si butta via e STOP!
Invece, questa volta, Immobile batte uno straordinario Da Costa, e la Lazio pareggia...
Restano 30' di un gran bel Bologna, due strepitosi Verdi e Di Francesco... Due grandissimi Maietta e Nagy e il bel gol di Helander...
Buttare via così una vittoria finita, però, lascia tanto amaro in bocca...
Regalare una partita già vinta al 96'...
Alessandra Sportelli Negrini









sabato 15 ottobre 2016

IN VIAGGIO VERSO LA LAZIO.

Lazio-Bologna può entrare a pieno titolo nel novero delle classiche del calcio italiano. A Roma il confronto vanta qualcosa come 71 precedenti, distribuiti fra Serie A, Serie B e Coppa Italia. Bilancio nettamente favorevole ai padroni di casa: 36 vittorie, contro 14 del Bologna e 21 pareggi. La nostra vittoria più esaltante risale al 19 gennaio 1941, quando lo squadrone che faceva tremare il mondo, destinato a vincere lo scudetto, si impose per 4-2, con reti di Andreoli, Reguzzoni, Puricelli e Biavati, a cui risposero Vettraino e Ramella; un’altra bella serata fu quella dell’11 marzo 2012, coi ragazzi allenati da Stefano Pioli vittoriosi per 3-1 in una partita animata solo da giocatori Rossoblù: a segnare, infatti furono Portanova, Diamanti, Khrin e Rubin, quest’ultimo autore di un autogol. Ma lo Stadio Olimpico biancoceleste è stato anche teatro di due solenni batoste ai nostri danni. Il 21 novembre 1948 la Lazio si impose per 8-2, punteggio rimasto nella storia come la nostra sconfitta più pesante in assoluto: due doppiette laziali, messe a segno da Puccinelli e Penzo, a cui si aggiunsero i gol di Nyers II, Gualtieri ,Magrini e, per non farci mancare nulla, un autogol del nostro portiere Vanz; per noi segnarono Gritti e Bernicchi, a conclusione di una partita disastrosa che comunque non impedì ai nostri eroi di raggiungere un ottimo quinto posto finale. Altri sei gol di scarto li rimediammo il 5 maggio 2013: a comporre il 6-0 finale concorsero una squadra con la testa ormai in ferie, lo sgangherato debutto del portiere Stojanovic e un Miroslav Klose particolarmente in vena, tanto da prendere letteralmente a pallonate il malcapitato sommergendolo con cinque gol a cui si aggiunse quello di Hernanes. Spettacolare la gara del 31 dicembre 1933: un Bologna destinato a vincere la Coppa Europa Centrale inchiodò i padroni di casa sul pareggio finale di 3-3; per noi doppietta di Fedullo e gol di Schiavio, per i biancocelesti segnarono Buscaglia, De Maria e Guarisi. Dunque, un campo tradizionalmente non proprio amico. Andiamo all’Olimpico per affrontare una squadra rigenerata da Simone Inzaghi in preda a mille perplessità: ancora non sappiamo quando potrà tornare tra i pali Mirante, anche se adesso c’è la certezza che tornerà; Donadoni dovrà ricorrere a tutto il proprio mestiere per ovviare alle assenze degli squalificati Gastaldello e Dzemaili e degli acciaccati Destro e Krejci, ma la situazione non è così desolante come potrebbe sembrare a prima vista: in fin dei conti abbiamo in rosa qualcosa come 12 nazionali, per cui senza cali di concentrazione e di attenzione si può tranquillamente affrontare gli avversari senza dover temere una disfatta analoga a quella di Torino. Il problema occorso nelle ultime ore a Krejci potrebbe fornire al mister l’occasione per rilanciare Mounier, finito un po’ in ombra dopo la brillante partenza della scorsa stagione; inoltre, a parte Floccari che dovrà necessariamente rimpiazzare Destro ( ma Verdi potrebbe rendere meglio ), non dobbiamo dimenticare che sarà finalmente disponibile il tanto atteso Sadiq. Insomma: è vero che parecchi titolari sono fuori uso, ma abbiamo in casa materiale a sufficienza per poter controbattere adeguatamente gli assalti biancocelesti e ripartire dopo la battuta d’arresto patita contro il Genoa. In parole povere, pronostico triplo. Buon divertimento.


Paolo Milito

sabato 8 ottobre 2016

LIETA ( O QUASI ) SOSTA.

La sosta del campionato è arrivata all’indomani del primo passo falso casalingo della stagione. Di solito sono abituato a sottolineare ed evidenziare le colpe dei giocatori del Bologna, ma stavolta la compartecipazione al misfatto da parte dell’arbitro Maresca è apparsa un po’ troppo evidente. Il fischietto napoletano arrivava al Dall’Ara preceduto dalla fama di sceriffo dal rosso facile, e non si è smentito: una volta placatosi il polverone che aveva sollevato, sul terreno sono rimaste quattro espulsioni, due per parte, e in tre casi su quattro è stata determinante la permalosità del soggetto. Ovviamente non mi interessa nulla di quel che possa avergli detto il tecnico genoano Juric, mi soffermo invece su quanto accaduto ai nostri giocatori. Da più parti si è detto che Daniele Gastaldello ha commesso un errore da pivello ( scusate la rima ). Vero fino ad un certo punto: se da un lato è da squilibrati mentali portarsi il dito alla tempia in presenza del quarto uomo, dall’altro va riconosciuta al nostro capitano l’attenuante di non aver commesso un reato da ergastolo sollecitando l’ammonizione di un avversario dotato di caratteristiche più affini alla macelleria che al gioco del calcio. Peggio ancora per quel che riguarda l’espulsione di Dzemaili, apparsa ai più attenti come una palese ritorsione nei confronti dello svizzero, reo di aver sollecitato, alla fine del primo tempo, cori di sfottò verso lo stesso Maresca. Altro paio di maniche la faccenda dei mancati rigori: se la valutazione dell’atterramento di Destro in area è ad insindacabile descrizione dell’arbitro, è fin troppo grossolano l’errore commesso dal fischietto campano in occasione del pasticcio messo in atto dal portiere genoano Perin al di fuori della propria zona di competenza ( se non ricordo male, una volta il nostro Pagliuca fu sanzionato per molto meno ). Leggendo Facebook e vari siti specializzati mi sono imbattuto in degli inviti rivolti a Joey Saputo per farci rispettare nelle stanze federali, ma a mio avviso il problema è più ampio: questo arbitro ha già dato pessime prove di se’ in altre situazioni, per cui sarebbe bene, da parte di chi sta in alto nel nostro calcio, ridimensionarne le smanie di protagonismo oppure toglierlo definitivamente dalla scena. Comunque sia, ormai la frittata è fatta, e la prima sconfitta interna stagionale è passata in cavalleria. La sosta, nonostante tutto, per certi versi è lieta: è vero che l’Avvocato Grassani ha sconsigliato i vertici Rossoblù ad intentare una causa contro Diawara avendo constatato l’alto rischio di rigetto dell’esposto e quindi di una ingente spesa a vuoto, ma è altrettanto vero che ben dodici dei nostri giocatori sono impegnati con le varie Nazionali, cosa che sottolinea il grande valore dei ragazzi; soprattutto,  Antonio Mirante ha ottenuto dai medici il nulla osta per tornare ad allenarsi e si è già messo all’opera in palestra. Il che significa che non ci sono le condizioni per avvitarsi su se’ stessi, e di conseguenza  possiamo guardare all’immediato futuro, ovvero a Roma sponda Lazio, senza troppe preoccupazioni, considerato che Donadoni potrà disporre, finalmente, anche del nuovo acquisto Sadiq. Insomma, le premesse per ripartire bene ci sono tutte. Aspettiamo fiduciosi.


Paolo Milito

domenica 2 ottobre 2016

Non farsi influenzare dai risultati, ma cercare di migliorare il lavoro quotidiano è il vero obiettivo di un allenatore". Cit Donadoni

Una giornata, quella di oggi, carica di emozioni!
Al Dall'Ara arriva il Genoa, e sappiamo che non sarà assolutamente una partita facile, come ha sottolineato anche Mister Donadoni.
In tribuna, un gradito ospite: Ciccio Brienza, l'uomo che ha sempre fatto la differenza in campo, e ha sempre giocato dando il 200%, dimostrando ha chi storse il naso quando il Bologna ne annunciò l'acquisto, che l'età, in certi casi, è solo una questione anagrafica!
Entrano in campo le squadre: il Bologna schiera Da Costa; Krafth, Gastaldello, Maietta, Masina; Dzemaili, Nagy, Taider; Verdi, Destro e  Krejci.
Allena Donadoni.
Il Genoa risponde con Perin; Izzo, Burdisso, Gentiletti; Lazovic, Rincon, Veloso, Laxalt; Rigoni, Simeone e Gakpé.
Allena Juric.
I rossoblu "di casa" partono alla grande, convinti e attivi in fase d'attacco ed il Genoa resta chiuso per lunghi tratti in difesa della porta di Perin. C'è una doppia occasione per Destro: prima un tiro da fuori, con deviazione di Burdisso, bloccato in due tempi dal portiere genoano; poi una mancata deviazione, sul tiro-cross da fuori di Dzemaili. Gran palla gol! Gli ospiti non impensieriscono minimamente Angelo Da Costa, nemmeno sul calcio d'angolo conquistato da Lazovic.
Alla mezz'ora siamo ancora sullo 0 - 0, ma il Genoa prova a conquistare qualche metro di campo.
Tanti, comunque... Troppi, i falli da parte dei giocatori genoani: ammonizioni per Veloso, Rincon e Gentiletti. E su Veloso posso solo dire che il suo fallo su Destro era da rigore, con conseguente rosso... Le cose sarebbero andate ben diversamente!!!
A movimentare un po' la situazione ci pensa Adam Masina, che decide di impensierire Da Costa, obbligato ad effettuare un'uscita rischiosa sul retropassaggio sballato del proprio terzino. Si salvano la porta ed il risultato! Momento difficile per Masina, che in campo sta facendo davvero troppi errori... In campo c'è una certà parità e i ritmi sono in tendenziale diminuzione, con il passare dei minuti, ma il Bologna c'è! Ci crede sempre, ha voglia di vincere e ci prova senza risparmiarsi, per esempio con lo spunto di Verdi palla al piede, vanificato dal cross impreciso di Taider, o con il colpo di tacco cercato (e non trovato) da Destro, su suggerimento di Nagy.
Si va a riposo a reti inviolate, con l'espulsione di Juric da parte di Maresca e con Simeone troppo solo in avanti, ben serrato nella morsa tra Gastaldello e Maietta, anche se è riuscito,  con una grande azione personale, ad arrivare a pochi centimetri dal gol.
Il secondo tempo si apre con l'espulsione di Gastaldello!
Donadoni, schiera allora Oikonomou per Nagy, con nuovo modulo 4-4-1. La ripresa si annuncia pericolosamente complicata, di sofferenza e di contenimento del gioco avversario, per ripartire poi in velocità sugli esterni.
Nonostante tutto, però, è proprio il Bologna che si fa vedere con una certa pericolosità in area avversaria! Una volata di Verdi a destra e un grande recupero in velocità di Laxalt, abile a chiuderlo in angolo. Destro è presente, ma spreca un' occasione nella quale aveva fatto tutto bene... Il tiro finale, però, è davvero da dimenticare.
La sfida è aperta ad ogni soluzione e i padroni di casa danno la sensazione di non patire per l' uomo in meno.
Dai Bologna!
Ed ecco, invece, la doccia fredda: Bologna-Genoa 0-1 quando siamo a 15' dalla fine del match.
Il Genoa ha rotto l'equilibrio della partita grazie al gol di Simeone, anche se con grande difficoltà, perchè nonostante l'inferiorità numerica, i padroni di casa hanno sempre opposto una strenua resistenza!
Diversi i cambi dei due tecnici, con Ntcham e Ninkovic per Rincon e Gakpè nel Genoa e Rizzo per Krejci nel Bologna.
Da Costa è sempre stato abile e presente nel rispondere sui cross velenosi di Lazovic e sulle iniziative di Simeone.
Qualche volata di Verdi a destra e Masina a sinistra, senza pericoli,  però,  per Perin, non sono state sufficienti a riportare in parità i padroni di casa. Al 77', quindi: iniziativa a sinistra di Laxalt, che ubriaca Oikonomou con due dribbling e serve al centro Simeone, abile nel farsi trovare pronto per il tap in centrale. Il vantaggio del Genoa, se proprio vogliamo dirla tutta, non è proprio meritato... Ma è stato sicuramente aiutato da un Maresca con il dente avvelenato nei confronti del Bologna, che non solo nega il rigore sul fallo su Destro, ma ignora completamente la falciata su Verdi, sempre di Veloso, che per regolamento sarebbe dovuta essere sanzionata col cartellino rosso... 
Ma non finisce qui! L'arbitro espelle Gentiletti del Genoa, e quindi il Bologna si ritrova in parità numerica... per 40 secondi!
Maresca espelle anche Dzemaili... Alè: giochiamo a calcetto?
Poco pericolosa in avanti, la squadra di Juric, che ha però sfruttato al 100% l'unica vera occasione creata sull'asse Laxalt-Simeone... E ha beneficiato delle lamentele di Preziosi fatte alla Lega...
Per il Bologna, prima giornata di questo campionato senza gol segnati.
Qualche preoccupazione per l'infortunio di Verdi, uscito nel finale.
Masina assolutamente addormentato sul gol del Genoa, ma... Gastaldello è il primo responsabile della sconfitta del Bologna.
L'uomo di esperienza, nonchè capitano, non può e non deve farsi prendere dal nervosismo... ed andare dal 4° uomo dando del matto a Maresca, è stata davvero un' uscita infelice.
Però il Bologna non ha mai mollato e ha giocato sempre con l'intento di vincere!
Approfittiamo di questa sosta per lavorare sulle cose che ancora non vanno!
Dai, ragazzi: imparare dagli errori per costruire qualcosa di meglio! Sempre!
Alla prossima!
Alessandra Sportelli Negini












sabato 1 ottobre 2016

IN ATTESA DEL GENOA.

Sfida tutta rossoblù quella di domani al Dall’Ara, che mette di fronte qualcosa come 16 scudetti e vari altri trofei. Fra Serie A, Serie B e Coppa Italia il confronto vanta 49 precedenti, con 25 vittorie del Bologna, 5 del Genoa e 19 pareggi. La nostra vittoria più robusta è quella ottenuta il 22 ottobre 1939: 5-3, con una tripletta di Puricelli e i gol di Reguzzoni e Boriani, a cui replicarono Neri, Scarabello e Gabardo. La vittoria più celebrata dai nostri avversari è invece, ovviamente, quella ottenuta il 4 ottobre 2009, non tanto per il punteggio comunque consistente ( 3-1, reti di Kharja, Sculli, Zapater e del nostro Di Vaio ), quanto per il fatto di averci mandato di traverso i festeggiamenti per il Centenario del club; il punteggio più vistoso, invece, il Genoa lo ha ottenuto in Coppa Italia il 16 maggio 1943: finì 5-2, segnarono Sotgiu ( doppietta ), Ispiro ( doppietta ) e Trevisan per i liguri, Nardi e Sansone per il Bologna. Fra i numerosi pareggi, degno di nota quello maturato il 28 febbraio 1937: un Bologna proiettato verso lo Scudetto fu inchiodato dal Genoa sul pirotecnico punteggio di 4-4; segnarono Andreolo ( doppietta ), De Filippis e Corsi per il Bologna, Arcari ( doppietta ) Fasanelli e Marchionneschi per i genoani. Da ricordare, infine, quel che successe la sera del 24 novembre 2006: nel corso di un confronto disputato in Serie B, Stefano Torrisi, difensore e per nulla specializzato in materia, mise a segno uno spettacolare gol su punizione, provocando un applauso durato almeno cinque minuti. Domani avremo di fronte un avversario reduce da un discreto inizio di campionato ( una vittoria, una sconfitta e tre pareggi ), posizionato più in basso in classifica e desideroso di rifarsi dopo le discussioni relative all’arbitraggio di domenica scorsa. Questo Genoa, in se’ e per se’, non è un ostacolo che mette paura. Il Bologna di questa stagione è un’ottima squadra, capace di tenere testa alle rivali più attrezzate e in grado di dare alla tifoseria parecchie soddisfazioni; la classifica sorride, l’euforia cresce, al punto che da Casteldebole si sono sentiti in dovere di invitare tutti a volare basso. Però c’è un però: nel bel mezzo di grandi prestazioni, soprattutto in trasferta, i nostri baldi giovani sono soggetti a dei colpi di sonno improvvisi. Ecco quindi il crollo in verticale di Torino, le due invenzioni di Milik costate la sconfitta contro il Napoli e la pericolosa sbandata nel finale della gara di domenica scorsa contro l’Inter: se quell’occasionissima all’ultimo secondo fosse capitata, anziché sulla testa dell’inconcludente Ranocchia, a qualche nerazzurro dotato di maggior sale in zucca, ora staremmo recriminando per una bruttissima sconfitta maturata quando ormai credevamo di aver messo in cassaforte un punto prezioso. Roberto Donadoni dovrà ricordare spesso ai suoi che le partite durano novanta minuti, talvolta qualcosa in più !!! Scherzi a parte, una volta corrette alcune piccole sbavature, con questi ragazzi possiamo legittimamente aspirare a mantenere saldamente una posizione nella parte sinistra della classifica.


Paolo Milito