La Sampdoria,
intesa con questo nome, si è costituita in epoca relativamente recente, nel
Dopoguerra, prodotto della fusione di alcune gloriose tradizioni liguri. Di conseguenza
la partita di domani vanta un cospicuo, ma non imponente, numero di precedenti.
Tra Serie A, Coppa Italia e Intertoto il match è andato in scena al Dall’Ara
per 47 volte. 21 le vittorie Rossoblù, 8 quelle blucerchiate, 18 i pareggi. La nostra
vittoria più cospicua risale all’8 gennaio 1956: 5-2, con una doppietta di
Valentinuzzi, una di Pivatelli e un gol di Ezio Pascutti, a cui replicarono i
doriani Martini e Firmani. Fu invece la Samp di Vialli, Mancini e Boskov,
avviata a vincere lo scudetto, ad infliggerci la sconfitta più dura: il 10
febbraio 1991 finì 3-0 per i nostri avversari; segnarono Vialli, Katanec e Mikhajlichenko, affossando un
Bologna destinato a retrocedere collezionando il peggior piazzamento di sempre,
seppur paradossalmente condito da una doppia eliminazione ai quarti di finale
in Coppa Italia e in Coppa UEFA. Da ricordare, inoltre, due gare per due motivi
differenti: il 4 giugno 1961, ultima di campionato, due squadre libere da
assilli si affrontarono dando vita ad un combattutissimo 4-4; il 29 luglio
1998, invece, Bologna e Sampdoria si sfidarono nell’ambito della Coppa
Intertoto, e fu il primo di sei confronti che si sarebbero giocati in quella
stagione. Vincemmo 3-1, con un grande Paramatti sugli scudi. Dunque, la
tradizione in apparenza è favorevole, ma fino ad un certo punto: il numero dei
pareggi quasi eguaglia quello delle vittorie. I nostri beniamini sono chiamati
a dare continuità alle ultime brillanti prestazioni, soprattutto sfatando
quello che sta diventando il tabù-Dall’Ara. La Sampdoria di quest’anno è un po’
un oggetto misterioso: il cambio dell’allenatore ha portato un notevole
peggioramento della classifica; inoltre, il presidente Ferrero ha condotto
finora un mercato che ricorda molto le pazze svendite a cui ci aveva abituato
Albano il Barbuto, e si presenta al nostro cospetto dopo aver ceduto diversi
elementi di un certo spessore, rimpiazzati dal solo arrivo di Ranocchia. Agli occhi
dei profani, dunque, si prospetta per il Bologna una facile passeggiata contro
una squadra notevolmente indebolita. Non la pensa così Donadoni il quale, in
attesa di poter disporre di Constant e di qualche altro elemento che dovesse
arrivare nelle ultime ore di mercato, ha invitato la truppa a mantenere alta la
concentrazione, volendo dare a noi tifosi la soddisfazione di ottenere un bel
risultato fra le mura amiche. Non ci resta che attendere domani, certi di
poterci giocare ampiamente le nostre carte.
Paolo Milito
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