Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 30 gennaio 2016

ASPETTANDO LA SAMPDORIA .

La Sampdoria, intesa con questo nome, si è costituita in epoca relativamente recente, nel Dopoguerra, prodotto della fusione di alcune gloriose tradizioni liguri. Di conseguenza la partita di domani vanta un cospicuo, ma non imponente, numero di precedenti. Tra Serie A, Coppa Italia e Intertoto il match è andato in scena al Dall’Ara per 47 volte. 21 le vittorie Rossoblù, 8 quelle blucerchiate, 18 i pareggi. La nostra vittoria più cospicua risale all’8 gennaio 1956: 5-2, con una doppietta di Valentinuzzi, una di Pivatelli e un gol di Ezio Pascutti, a cui replicarono i doriani Martini e Firmani. Fu invece la Samp di Vialli, Mancini e Boskov, avviata a vincere lo scudetto, ad infliggerci la sconfitta più dura: il 10 febbraio 1991 finì 3-0 per i nostri avversari; segnarono Vialli, Katanec e Mikhajlichenko, affossando un Bologna destinato a retrocedere collezionando il peggior piazzamento di sempre, seppur paradossalmente condito da una doppia eliminazione ai quarti di finale in Coppa Italia e in Coppa UEFA. Da ricordare, inoltre, due gare per due motivi differenti: il 4 giugno 1961, ultima di campionato, due squadre libere da assilli si affrontarono dando vita ad un combattutissimo 4-4; il 29 luglio 1998, invece, Bologna e Sampdoria si sfidarono nell’ambito della Coppa Intertoto, e fu il primo di sei confronti che si sarebbero giocati in quella stagione. Vincemmo 3-1, con un grande Paramatti sugli scudi. Dunque, la tradizione in apparenza è favorevole, ma fino ad un certo punto: il numero dei pareggi quasi eguaglia quello delle vittorie. I nostri beniamini sono chiamati a dare continuità alle ultime brillanti prestazioni, soprattutto sfatando quello che sta diventando il tabù-Dall’Ara. La Sampdoria di quest’anno è un po’ un oggetto misterioso: il cambio dell’allenatore ha portato un notevole peggioramento della classifica; inoltre, il presidente Ferrero ha condotto finora un mercato che ricorda molto le pazze svendite a cui ci aveva abituato Albano il Barbuto, e si presenta al nostro cospetto dopo aver ceduto diversi elementi di un certo spessore, rimpiazzati dal solo arrivo di Ranocchia. Agli occhi dei profani, dunque, si prospetta per il Bologna una facile passeggiata contro una squadra notevolmente indebolita. Non la pensa così Donadoni il quale, in attesa di poter disporre di Constant e di qualche altro elemento che dovesse arrivare nelle ultime ore di mercato, ha invitato la truppa a mantenere alta la concentrazione, volendo dare a noi tifosi la soddisfazione di ottenere un bel risultato fra le mura amiche. Non ci resta che attendere domani, certi di poterci giocare ampiamente le nostre carte.


Paolo Milito

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