Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

domenica 31 gennaio 2016

"Caldo giorno della merla: alla Samp che bella sberla!"

Stratosferico Gianni Parmiani!!!

Rimacronaca di Bologna - Sampdoria
*
Al Dall'Ara è tutto pronto
per l'ennesimo confronto
tra il Bologna e i Blucerchiati
che oramai sono invischiati
nelle basse posizioni
dove "tremano i maroni"
perché a stare sempre lì
ci si trova in serie B.
Il Bologna ha preso il passo
e a vederlo è uno spasso:
baricentro bello alto,
questa squadra ha grande smalto...
Traversone e Destro inzucca!
Già ci ho l'occhio che "starlucca",
ma la palla incoccia il palo
e un "vigliaccaboia" esalo
nel vedere che Viviano,
già battuto, ci ha dell'ano,
perché il palo gli ricaccia
il pallone tra le braccia.
Il Bologna gioca e preme
come squadra che non teme...
Entra in area Donsàh...
e poi va... che cosa fa!
Sotto un cielo tutto azzurro,
la difesa - come burro -
taglia e crossa per Mounier!
Ecco qua ch'a s sén sprigné!
Uno a zero! Gran giocata
che si è ben concretizzata!
(Ambarabà ciccì coccò
mi è sembrato un ciù Dodò!)
Altra botta di Donsàh,
ma Viviano non ci sta...
Giaccherini... punizione:
è uno schema, attenzione...
Destro, a terra, ha segnato!
Ma il gol viene annullato
da quell'uom vestito in giallo
che, attento, ha visto il fallo.
La Sampdoria reagisce,
ma è il Bologna che ruggisce:
rasoterra di Donshà
e Viviano è steso già
a guardar la palla in... RETE!
O Doriani non piangete!
Sono due! E palla al centro!
Forza, diamoci mo dentro
e facciam che la partita
non ci scappi dalle dita
(o dai piedi!) Forza andiamo!
Tutti uniti, che vinciamo!
La Sampdoria si è "ingiorìta",
ma non è ancora finita...
Siamo solo alla metà
ed adesso, sì, si va
tutti negli spogliatoi...
(I migliori siamo noi!)
Incomincia la ripresa
e non credo alla sorpresa
di una squadra ch'è diversa...
mentre mi sembrava "persa"...
Blucerchiati più ruggenti
e dobbiam stringere i denti...
Eravam partiti bene,
ma adesso non conviene
stare lì a cincischiare...
Dobbiam sempre ricordare
che i minuti son novanta
e la lotta è ancora tanta...
Muriel tira... Porcavacca!
Va la palla che s'insacca
nella rete del Bologna...
Boia d'Giuda, che scalogna!
Si riparte: due a uno...
(li volevo a digiuno...)
La Sampdoria è un'altra squadra...
c'è qualcosa che non quadra:
corron tutti, ognun per tre!
Cosa c'era in quel tè
che han bevuto all'intervallo?
Muriel sembra un cavallo!
Alza il pressing la Sampdoria
sempre in cerca della gloria...
C'è Correa...e c'è Mirante!
La respinta è impressionante,
ma Correa è ancora lì...
e ribatte... A so finì!
L'extrasistole mi assedia
e mi accascio sulla sedia:
DUE a DUE?! Ma scherziamo?
(Mi si trovi il menagramo
che su Sky aveva detto
"è un Bologna ormai perfetto")
Ho paura... Donadoni!!
(Dai, tocchiamoci i maroni...
Io però mi sento male...
non lo reggo 'sto finale...)
Entra Coda per Dodò...
Stiam soffrendo... io non so...
MANI! Calcio di rigore!
Io l'ho visto! Sissignore!
Ha fischiato l'uomo in giallo!
È arrivato, sì, l'avallo
del brillante direttore
che l'ha visto ed è rigore!
Tira Destro di piattone...
ed in RETE va il pallone!!!
Salto in piedi sul divano:
io l'ho visto ch'era mano!
Il rigore è sacrosanto!
Però adesso... Manca tanto?
Cosa? Ancor cinque minuti!
Ossignór, che il ciel mi aiuti
a evitar uno s-ciopóne...
Che mi pigli un coccolone!
Vuoi fischiare uomo in giallo
che ci ho ormai il cuore in stallo?
Fischia dunque, ch'è finita!
Vuoi salvarmela la vita?
...
Triplo fischio! Sono vivo
ed allora ancora scrivo:
"Caldo giorno della merla:
alla Samp che bella sberla!"
Bologna - Sampdoria 3 - 2
(g.p.)


Sfatato il tabù del Dall'ara? Speriamo!

Ultimo giorno di gennaio...
Nell'ultimo dei tre giorni "della merla", con un caldo anomalo, va in scena al Dall'Ara Bologna - Sampdoria.
In curva troviamo Francelino Matuzalem a tifare con noi!
Donadoni, per la prima volta credo, ha l'infermeria vuota, ma si affida comunque al suo schema preferito.
Montella schiera un undici che, se solo l'avesse proposto Zenga, sarebbe stato crocifisso sulla pubblica piazza...
Donadoni, quindi, cambia pochissimo la squadra che ha battuto il Sassuolo: rientra Masina al posto di Morleo e Donsah vince la titolarità su Brighi. Tutto uguale il resto, compreso il tridente composto da Mounier (che non riposa, e per fortuna, come vedremo!), Destro e Giaccherini. Il mercato ha invece cambiato molto la Sampdoria, che Montella ha ridisegnato soprattutto in difesa, in attesa di avere il sostituto (Quagliarella?) di Eder.
Debutto per tre giocatori dal 1’ - Dodò, Ranocchia e Sala: gli ultimi due alla prima assoluta con la maglia blucerchiata.
Muriel promosso al centro dell’attacco e Cassano in panchina.

Le formazioni ufficiali:
BOLOGNA (4-3-3): Mirante; Rossettini, Oikonomou, Gastaldello, Masina; Taider, Diawara, Donsah; Mounier, Destro, Giaccherini All.: Roberto Donadoni.
SAMPDORIA (4-2-3-1): Viviano; Sala, Moisander, Ranocchia, Dodò; Fernando, Barreto; Ivan, Soriano, Correa; Muriel All.: Vincenzo Montella.

Inizia la partita e il primo tempo è un monologo assoluto, più che una sfida. Il Bologna butta addosso alla Samp, che si è rivelata un cantiere troppo aperto, tutte le sue certezze, forse un po' troppo sopra alle righe!
Gol sfiorato dopo 6’ (palo di testa di Destro e sesto legno della squadra rossoblu in questo campionato) e poi il vantaggio al 12', grazie a due sviste di  "non copertura" di Correa e Dodò, dalle quali uno scatenato Donsah attinge, per servire palla a Mounier, che segna! Il raddoppio arriva al 24’, firmato proprio dal ghanese che, dopo aver sfiorato il 2 - 0 un minuto prima (Viviano aveva salvato sul suo palo), trova una gran diagonale, approfittando di un errore in uscita di Ranocchia. E poi ancora un pericolo per Viviano, a difesa totalmente scoperta, con un gol in acrobazia di Destro, annullato per un proprio fallo di mano.
Alla fine del primo tempo si va negli spogliatoi quasi sul 3 - 0... In campo c'è solo il Bologna!

Comincia la ripresa, e la Samp? Quasi una squadra ectoplasma che, però, prova ad alzare la testa, grazie anche al ritorno sui propri passi di un Montella che corregge e trasforma le proprie scelte, mettendo Silvestre vicino a Ranocchia e Moisander: 3-5-1-1, con Correa alle spalle di Muriel e Sala e Dodò liberi di spingere sulle fasce.
La squadra che gioca adesso è un'altra, sia come approccio psicologico che come approccio tattico!
Il primo a dare il "la" è Muriel, che al 9’ fa secco Gastaldello (troppi errori in questa gara!) e trova il palo più lontano per lanciare la rimonta.
Al 35’, poi, dopo 20’ di abbondante smarrimento rossoblu, e nonostante gli aggiustamenti di Donadoni messi in atto con l'entrata di Brighi e Floccari, Dodò va in fuga sulla sinistra e trova tutta la squadra felsinea fuori posto.
Correa sfrutta l’assist del brasiliano, anticipando Masina (anche per lui un po' troppi errori oggi!) e vanificando la prima parata effettuata da Mirante.
Secondo gol della Sampdoria.
E' la maledizione dei secondi 45'? Forse no!
Proprio quando il Bologna sembra dover fare i conti con un’altra rimonta subita, da azione di calcio d’angolo, una mezza girata di testa di Destro viene fermata da Alvarez con il braccio troppo largo.
Rigore!
Destro (non voglio guardare!) trasforma e stavolta il tabù del Dall’Ara (un punto nelle ultime tre gare in casa, prima di ieri) è sfatato!
Speriamo definitivamente!

Il Bologna, che finalmente torna a vincere in casa, può sognare e gioire nel ritrovarsi, dopo tanto tempo, nella parte sinistra della classifica!
I rossoblu si confermano con un primo tempo scintillante.
Il calo nella ripresa, però, deve far pensare Mister Donadoni: la capacità di tenuta della squadra, che rischia troppo spesso di vanificare tutto il buono che viene costruito nel primo tempo (7 gol segnati e nessuno subito nel primo quarto d’ora di gara), è un fattore fisico o psicologico?
La squadra c'è!
Ci sono angoli da smussare, anche per evitare quegli errori che portano poi i nostri avversari ad approfittarne e a segnare!
E' un gran bel Bologna che può e deve dimenticarsi la proverbiale "paura": non c'è più motivo di averne, coraggio ragazzi!
Avanti tutta!
A mercoledì alle 0re 18.00... A Frosinone!
In trasferta non ci batte nessuno!
Alessandra Sportelli Negrini











sabato 30 gennaio 2016

ASPETTANDO LA SAMPDORIA .

La Sampdoria, intesa con questo nome, si è costituita in epoca relativamente recente, nel Dopoguerra, prodotto della fusione di alcune gloriose tradizioni liguri. Di conseguenza la partita di domani vanta un cospicuo, ma non imponente, numero di precedenti. Tra Serie A, Coppa Italia e Intertoto il match è andato in scena al Dall’Ara per 47 volte. 21 le vittorie Rossoblù, 8 quelle blucerchiate, 18 i pareggi. La nostra vittoria più cospicua risale all’8 gennaio 1956: 5-2, con una doppietta di Valentinuzzi, una di Pivatelli e un gol di Ezio Pascutti, a cui replicarono i doriani Martini e Firmani. Fu invece la Samp di Vialli, Mancini e Boskov, avviata a vincere lo scudetto, ad infliggerci la sconfitta più dura: il 10 febbraio 1991 finì 3-0 per i nostri avversari; segnarono Vialli, Katanec e Mikhajlichenko, affossando un Bologna destinato a retrocedere collezionando il peggior piazzamento di sempre, seppur paradossalmente condito da una doppia eliminazione ai quarti di finale in Coppa Italia e in Coppa UEFA. Da ricordare, inoltre, due gare per due motivi differenti: il 4 giugno 1961, ultima di campionato, due squadre libere da assilli si affrontarono dando vita ad un combattutissimo 4-4; il 29 luglio 1998, invece, Bologna e Sampdoria si sfidarono nell’ambito della Coppa Intertoto, e fu il primo di sei confronti che si sarebbero giocati in quella stagione. Vincemmo 3-1, con un grande Paramatti sugli scudi. Dunque, la tradizione in apparenza è favorevole, ma fino ad un certo punto: il numero dei pareggi quasi eguaglia quello delle vittorie. I nostri beniamini sono chiamati a dare continuità alle ultime brillanti prestazioni, soprattutto sfatando quello che sta diventando il tabù-Dall’Ara. La Sampdoria di quest’anno è un po’ un oggetto misterioso: il cambio dell’allenatore ha portato un notevole peggioramento della classifica; inoltre, il presidente Ferrero ha condotto finora un mercato che ricorda molto le pazze svendite a cui ci aveva abituato Albano il Barbuto, e si presenta al nostro cospetto dopo aver ceduto diversi elementi di un certo spessore, rimpiazzati dal solo arrivo di Ranocchia. Agli occhi dei profani, dunque, si prospetta per il Bologna una facile passeggiata contro una squadra notevolmente indebolita. Non la pensa così Donadoni il quale, in attesa di poter disporre di Constant e di qualche altro elemento che dovesse arrivare nelle ultime ore di mercato, ha invitato la truppa a mantenere alta la concentrazione, volendo dare a noi tifosi la soddisfazione di ottenere un bel risultato fra le mura amiche. Non ci resta che attendere domani, certi di poterci giocare ampiamente le nostre carte.


Paolo Milito

lunedì 25 gennaio 2016

Metti un pomeriggio a casa di Stegio...

Una giornata diversa, ricca di emozioni, di cose semplici, di sorprese e di... Bologna!
Non ricordo nè come nè dove, anche se mi sembra fosse su un giornale di quelli che "leggeva nonna", ma da piccola vidi una vignetta firmata Stegio e fu subito amore a prima vista.
Gli anni passano, il progresso vola e arriviamo a facebook, un grande e infinito "paesone" dove si possono ritrovare vecchi amici, insegnanti, amici che vivono in un altro Paese e... vignettisti!
Ed eccolo lì, Stegio... esattamente come allora!
Gli chiedo l'amicizia (ma cosa vuoi che dia ti dia l'amicizia...), l'amicizia arriva (hai visto?) e comincia tutto così: parliamo del Bologna, di musica, ci "tagghiamo" nei vari post e poi?
Poi succede che in un lunedì qualunque io sia seduta sul divano di Stegio, mangiando "sfrappole", bevendo vino bianco aspettando il caffè e stia parlando con lui e con Giancarla (la sua meravigliosa signora) del Bologna, di musica e praticamente di tutto quello di cui si può parlare... come se fosse la cosa più naturale del mondo...
Un lunedì pomeriggio che ricorderò per tutta la vita...
Un lunedì pomeriggio che mi ha vista tornare a casa sommersa di doni...
Un lunedì pomeriggio che sa di Bologna, di musica, di semplicità, di cose belle e di "casa"...
Un lunedì pomeriggio fantastico, per il quale devo ringraziare, ancora una volta, il mio amato Bologna!
Grazie Giovanni, grazie Giancarla e Grazie Sonia: siete parte del mio cuore (rossoblu!) e lo sarete per sempre!

Può darsi che alcuni non conoscano Giovanni (Stegio) Sterbini (impussèbil!), perciò ve lo farò presentare da... Stegio:



"Ciao, vi racconto ....come e perchè mi chiamo Stegio e tifo rossoblu! Ormai nessuno mi conosce col mio vero nome, Giovanni Sterbini, ma solo come Stegio....e sapete il perchè? Lavoravo come disegnatore meccanico in un Ufficio Tecnico, e quando finito il disegno ( per la Fiat Trattori!), dovevo mettere la firma nella tabella del foglio, la casellina era piccola e il nome non ci stava! Allora il mio capo disse: "A tal tròv mè un bèl nàm": Come Sergio Tofano, quello di Bonaventura del "Corriere dei Piccoli", che si firma "Sto": prendiamo due pezzi di STErbini GIOvanni, li attacchiamo e diventa...."Stegio"! Da allora per tutti quello è il mio nome!

Come e perchè rossoblu? Forse da bolognesi si "Nasce" oppure lo si diventa, e quei colori ti si attaccano addosso e....non c'è smacchiatore che tenga! Avevamo una bottega da fruttivendolo, e una delle clienti era la madre di un ragazzo, che giocava nelle riserve del Bologna: Gamberini Eros. Raccontava con enfasi le prodezze del figliolo, mi invitava in casa per sfogliare tutte le fotografie, e così Eros divenne il mio idolo e la maglia rossoblu...la mia bandiera!

Adesso sapete tutto, alla prossima!

Stegio" (Dal sito 1000 Cuori Rossoblu)

Qui potete ammirare alcuni dei lavori di Stegio:

Le vignette di Stegio (Dal sito 1000 Cuori Rossoblu)

E questo è il suo sito:

Il sito di stegio

Tra tutti i regali ricevuti oggi, c'è un pallone... Non è un pallone qualsiasi, ma quello usato dal Bologna nella partita Bologna - Pescara del 9 giugno 2015, nella finale dei play off... il pallone che ha baciato la traversa e ci ha fatti tornare in serie A.


Questo pallone, non appena all'autografo di Stegio se ne aggiungeranni altri, verrà messo all'asta e tutto il ricavato verrà dato all'associazione "Una Cuccia per la Vita", grazie alla quale vengono salvate le vite di cani e gatti maltrattati, abbandonati, sfruttati e destinati alla soppressione solo perchè i loro padroni si sono stufati di loro.

Una Cuccia per la Vita



Un lunedì epico, non c'è che dire!
Un lunedì meraviglioso per il quale ringrazierò per sempre!
Alessandra Sportelli Negrini

“Zero a due? Per Giunone! Hanno fatto un partitone!”

Grazie Gianni Parmiani: nonostante i numerosi impegni in teatro e non, hai trovato il tempo per regalarci una delle tue perle!

Rimette tardive
(Post partita Sassuolo - Bologna)
*
Mi son perso la partita!...
Ma il dover sempre m'invita
a onorare le parole
senza mai tirare sòle,
ché gl'impegni li rispetto
(non son mica un piscialletto!)
E non è sol per dovere!
Molte volte è anche un piacere
presenziare a degli eventi
belli, ma coincidenti
con l'appuntamento amato
della squadra che ho tifato
e che tifo e mi trastulla
fin da quando, nella culla,
mi piacevan già vieppiù,
i colori rossoblu.
Ecco, ieri - come ho detto -,
ho ascoltato con diletto
una bella relazione,
ma ho perduto l'occasione
di vedermi la diretta
della squadra che mi alletta.
Io me l'ero registrata
(ch'era cosa più scontata)
per vedermi la partita
in toccante differita,
ma non ho poi resistito
ed, a incontro ormai finito,
ho sbirciato, emozionato,
sull' aifón il risultato:
“Zero a due? Per Giunone!
Hanno fatto un partitone!”,
mi son detto; ed ho abbracciato
un signore che ho incontrato
per la strada e che, interdetto,
avrà detto: “Poveretto...
Certamente ha dei problemi
che non hanno quelli astemi!”.
Ma che importa? Sul mio viso
era largo il mio sorriso...
Godimento sovrumano!
E non sembri affatto strano
quel ch'i dis i rumagnul...
ch' u m ridéva nênca e' cul!
Grande, grande Giaccherini!
A te vanno mille inchini!
E poi Floccari...che dire?
Son contento da impazzire!
Oh Bologna, cosa sei?
Nello Stadium - il Mapéi -
hai schiantato il buon Sassuolo
a gran colpi di mazzuolo!
L'hai ridotto in mille pezzi
e non sai quanto l'apprezzi!
Tutti pezzi long e stìl!
Dai mo adës... de' vinavìl!
Gran Bologna, sempre avanti!
Noi t'amiam e siamo in tanti!
Siamo in tanti, anzi, uno stuolo!
(E do pal anche al Sassuolo!)
(g.p.)
Sassuolo – Bologna 0 – 2


domenica 24 gennaio 2016

Bologna rullo compressore! Tutto per Zuniga... Tutto per noi!

In questo 24 gennaio 2016 vediamo scendere in campo il Sassuolo contro il Bologna.
Queste le formazioni:
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Pellegrini, Laribi, Duncan; Berardi, Falcinelli, Sansone.
BOLOGNA (4-3-3): Mirante; Rossettini, Oikonomou, Gastaldello, Morleo; Taider, Diawara, Donsah; Mounier, Destro, Giaccherini.

Morleo scende in campo al posto di Zuniga, colpito da un grande ed improvviso lutto proprio l'altro ieri: è morto il suo papà a soli 50 anni...
Condoglianze di cuore, Camilo: ti siamo tutti vicini.




Archimede Morleo gioca una partita stratosferica, eseguendo uno stop da manuale e non sbagliando assolutamente nulla!
Diawara fa sempre la differenza in campo, ed è una gran bella differenza!
Giaccherini e Floccari segnano due gol strepitosi, ed entrambi dedicano la rete al compagno Zuniga!
Taider e Destro si mangiano tre gol praticamente fatti!
Lo stadio è totalmente, completamente e magnificamente rossoblu!



Un grande Bologna che vince meritatamente su un campo non facile, dimostrando di esserci per 90'.
Grande successo del Bologna in casa di un Sassuolo che non perdeva da aprile 2015 al Mapei stadium. la reazione del Sassuolo è decisamente tardiva e i Bologna non concede nulla!
Emanuele Giaccherini è il simbolo dei successi in trasferta dei rossoblu.
Floccari ha dimostrato di crederci e di voler fare il meglio per la squadra!
Taider, nonostante il gol sbagliato, ha comunque recuperato una buona parte di palloni.
Destro deve sbloccarsi a livello psicologico, secondo me: quando sbaglia, si tiene dentro l'errore trascinandoselo per le successive partite, e questo gli crea uno stato d'animo di ansia tremenda!
Hai sbagliato? Capita! Ma è "già successo", ormai! Corri e lotta con la squadra, impara dai tuoi errori e lasciati il passato alle spalle!
Tutti i ragazzi sono stati squadra, formando un unico, grande Bologna.

Un Bologna bello, preciso, determinato e propositivo, che ha dimostrato di poter centrare gli obiettivi importanti!

Giaccherini si augura di poter finire la carriera a Bologna, e noi con lui.
E' un grande valore aggiunto per tutta la squadra e credo che vada assolutamente riscattato!
Floccari è la ciliegina sulla torta per un Bologna che sta tornando grande!


Forza ragazzi: non vi fermerà nessuno se sarete "il Bologna"... quello di una volta... quello che fa innamorare... quello che "tremare il mondo fa, perchè così si gioca solo in Paradiso"!!!
Alla prossima vittoria!
Alessandra Sportelli Negrini






sabato 23 gennaio 2016

ANDIAMO A SASSUOLO …

… o meglio, a Reggio Emilia. Questo particolare tipo di derby in casa neroverde vanta un solo precedente, la sfortunata giornata del 20 ottobre 2013: sotto un diluvio apocalittico, il Bologna perse per 2-1 la partita e Rolando Bianchi, facendosi scivolare addosso un pallone che chiedeva solo di essere sospinto in gol, la faccia. La matricola Sassuolo, a dire il vero, ci contese per tutto il girone di andata l’ultimo posto, salvo poi mettere in atto al mercato di gennaio una rivoluzione che l’avrebbe condotta ad una storica salvezza, mentre noi avremmo in seguito provato l’ebbrezza di perdere Alino Diamanti a mercato chiuso, con le ben note disastrose conseguenze che ne sarebbero derivate. Domani andiamo a far visita ad un Sassuolo lanciatissimo verso la conquista di un posto nelle coppe europee; l’intenzione di Donadoni è quella di ripartire di slancio dopo la partita a due facce di domenica scorsa contro la Lazio, in cui i nostri ragazzi hanno dimostrato di non aver ancora assimilato la capacità di chiudere una gara quando il vento gira a favore. Con un occhio guardiamo al campo, con l’altro al mercato, che già ci ha portato in dote due elementi di sicuro affidamento ( ottima la prova di Zuniga dopo la lunga inattività, e sicuramente l’ex napoletano domani sarebbe partito titolare, se non fosse stato raggiunto nelle ultime ore dalla tremenda notizia dell' improvvisa morte del padre ). Preso atto che Ramirez, tentato da sirene inglesi, ed El Shaarawy, che sembra intenzionato a piantare le tende sulla sponda giallorossa di Roma, non sono poi progetti così realizzabili, Corvino e Fenucci sono alla ricerca di due ulteriori pezzi che, una volta inseriti nel mosaico, consentano a Donadoni di navigare verso una salvezza tranquilla, con la possibilità di tentare un colpaccio finale. In tutto questo, però, mi sento di esprimere un parere: la scorsa estate ho manifestato grandi perplessità quando ho visto partire Gianluca Sansone, la cui presenza nel corso della stagione abbiamo più volte rimpianto. Ebbene, vista l’impossibilità di piazzare Acquafresca, i nostri uomini-mercato stanno offrendo Franco Zuculini a destra e a manca. Fossi in loro, ci penserei almeno due volte a disfarmi dell’argentino. Ma tant’è: io sono un semplice tifoso, Corvino passa per essere una vecchia volpe, quindi dovrebbe sapere il fatto suo. Andiamo quindi ad affrontare il Sassuolo, sperando magari in qualche magica invenzione del fresco ex Floccari, e comunque consapevoli di potercela giocare.



Paolo Milito

domenica 17 gennaio 2016

Un sogno lungo 45'...

E' il 17 gennaio e al Dall'Ara si gioca Bologna - Lazio...
Più di una semplice gara...
Le formazioni:
Bologna (4-3-3): Mirante; Rossettini, Oikonomou, Gastaldello, Masina; Taider, Diawara, Brighi; Mounier, Destro, Giaccherini. Allenatore: Donadoni
Lazio (4-1-4-1): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Biglia; Candreva, Milinkovic-Savic, Parolo, Keita; Djordjevic. Allenatore: Pioli

Dopo due anni Mister Pioli torna al Dall'Ara: "Ho ricordi positivi, ma vado lì per fare punti"... Io spero proprio di no!

Il Bologna passa in vantaggio con un gol capolavoro di Giaccherini dopo solo un minuto di gioco: punizione dai 30 metri tirata con "tre dita"... Imprendibile e spettacolare! Vola Bologna!
Al 18' arriva il raddoppio di Mattia Destro: servito da una palla perfetta di Mounier, Destro tira e, nonostante il tocco di Berisha, la palla si insacca!
Fino alla fine del primo del tempo, in campo si vedrà solo il Bologna! Destro rischia di dover uscire per una gomitata allo stomaco, ma rimane in campo. Brighi rischia di segnare il 3 - 0 per ben due volte... quasi tre, e la Lazio vede Mirante solo da lontano.
La ripresa si apre con due cambi sulla panchina di Pioli (purtroppo indovinatissimi...): entrano Lulic e Klose!
E arriva il colpo di scena: rigore per la Lazio ed espulsione di Masina...
Purtroppo il rosso ci sta tutto (era chiara occasione da gol: nessun dubbio!) e Candreva, l'insopportabile, segna con un "cucchiaio".
Adam è vittima dell'inesperienza, ma è la seconda volta che fa un errore del genere sulla diagonale... Piuttosto, rischiamo di prendere gol, visto che siamo sul 2 - 0... ma rigore ed espulsione ci complicano parecchio la vita!
Si sfiora anche l'autorete con palo di Gastaldello su rinvio.... Calma, ragazzi!!!
Pioli si gioca il tutto per tutto mettendo dentro anche Anderson... lo stesso Anderson che proprio con Pioli non aveva mai giocato perchè "non adatto", e che, grazie all'infortunio di un compagno che gli ha ceduto il posto, è diventato un punto fermo della Lazio...
Donadoni risponde schierando Zuniga al posto di Giaccherini e Floccari (ottimo esordio!) al posto dell'ammonito Destro.
La Lazio pareggia al 77' con un gol di Lulic, ottimamente servito da Klose (proprio i cambi, guarda un po'...) e cerca di vincere ad ogni costo, ma il Bologna non ci sta!

Un tempo per uno al Dall'Ara, quindi, con la Lazio abile a recuperare nella ripresa il doppio svantaggio! Per i rossoblu un buon punto in chiave salvezza. Per i biancocelesti il rammarico di aver sbrogliato la matassa troppo tardi (per fortuna) e l'Europa che si allontana ulteriormente.

Grande accoglienza al Dall'Ara per Pioli...
Da parte mia posso solo dire che vederlo cantare l'inno della Lazio con la mano sul cuore mi ha dato veramente fastidio. A Bologna non l'ho mai visto una volta non dico cantare, ma nemmeno aprire bocca...

In campo oggi è sceso un grandissimo Bologna! Nonostante l'errore di Masina e le imperfezioni di Rossettini (lavorateci su, ragazzi. Sono sempre gli stessi errori...), la squadra ha giocato da squadra e ha giocato davvero bene! Fondamentali i cross/assists/passaggi di Gastaldello e Mounier.
Destro si è psicologicamente ripreso dal rigore sbagliato e
Marios è tornato il Marios di sempre.
La priorità più importante, adesso, per me, è quella di riscattare Giaccherini!
Siete grandi, ragazzi!
Avanti così!
Alessandra Sportelli Negrini











sabato 16 gennaio 2016

ASPETTANDO LA LAZIO.

Bologna-Lazio può essere tranquillamente definita una classica del calcio italiano: fra Serie A, Serie B e Coppa Italia, il confronto al Dall’Ara è andato finora in scena per ben 70 volte. Il bilancio racconta di 40 vittorie del Bologna, 12 della Lazio e 18 pareggi. Curiosamente, i punteggi più vistosi risalgono al biennio 1950/52: il 17 giugno 1951, ultima giornata di quel campionato, i nostri eroi travolsero i biancocelesti con un sonoro 7-2, in cui risaltarono una tripletta di Filiput e una doppietta di Cesarino Cervellati, suggellando un ottimo sesto posto finale; il 25 maggio 1952, invece, un Bologna destinato a salvarsi per un pelo all’ultima giornata incassò un secco 4-2. Da notare che in Serie B ne abbiamo vinte quattro su quattro, così come in Coppa Italia non abbiamo mai perso. La tradizione, dunque, ci è ampiamente favorevole. L’evoluzione della partita di domenica scorsa contro il Chievo, però, ci insegna che, se si sbaglia l’impostazione della gara, con la tradizione si ottiene ben poco. Domani saranno di fronte due squadre che hanno avuto un differente avvio di stagione, ma che ora godono di una discreta condizione di forma. Il nostro ex tecnico Pioli vorrebbe proseguire il cammino intrapreso battendo a domicilio la lanciatissima Fiorentina di Paulo Sousa; Donadoni, invece, per ripartire dopo il passo falso interno potrebbe voler provare ad iscrivere il neo acquisto Floccari al club degli ex dal dente avvelenato, nel quale in passato si sono distinti elementi del calibro di Franco Janich, Nando Viola, Franco Nanni, Beppe Signori e Marco Di Vaio. È atteso da una lunga anticamera l’altro nuovo arrivato, Zuniga, in quanto reduce da un lungo periodo di assenza dai campi di gioco. Intanto, dopo aver mandato a Carpi l’oggetto misterioso Crimi e lo sconcertante Mancosu ( fenomeno a Trapani, inconsistente a Bologna e subito in gol contro il Milan con la nuova maglia ), Corvino e Fenucci sono alle prese con le mattane di Gaston Ramirez il quale, probabilmente, non si rende conto di cosa voglia significare il fatto di aver giocato una sola partita nell’ultimo anno solare e, con la complicità del proprio procuratore Bentancourt, sta giocando al rialzo nell’intento di scroccare un sontuoso contratto alle casse di Joey Saputo. Per nostra fortuna, al timone Rossoblù non ci sono più Albano il Barbuto e la sua corte, per cui possiamo stare tranquilli: Ramirez arriverà solo a condizioni ragionevoli; diversamente, nonostante le apparenze attuali, sarà molto più facile rivedere sotto le Due Torri un altro cavallo di ritorno, Manolo Gabbiadini. Intanto affrontiamo la Lazio, ben sapendo che mister Donadoni farà di tutto per portare a casa un buon risultato.


Paolo Milito

domenica 10 gennaio 2016

Rigore sbagliato, gol subìto...

10 gennaio 2016...
Al Dall'Ara si gioca la sfida Bologna - Chievo...
Galvanizzati dalla bella vittoria di San Siro contro il Milan per 1-0, i ragazzi vogliono continuare questa striscia positiva, cominciata con l'insediamento di Donadoni sulla panchina rossoblu. Attenzione, però! Il Chievo è un avversario ostico, che gioca un calcio tutt'altro che pregevole, ma che serve alla perfezione al suo scopo: non perdere e, addirittura, vincere!
Il Bologna si trova al 14° posto con 22 punti, insieme al Torino, e dista 7 lunghezze dal Frosinone, terzultimo. Quella tra emiliani e veneti sarà una sfida difficile tra due squadre alla ricerca di una salvezza tranquilla.
Le formazioni:
Bologna (4-3-3): Mirante; Rossettini, Oikonomou, Gastaldello, Masina; Taider, Pulgar, Brighi; Mbaye, Destro, Giaccherini.

Chievo Verona (4-3-1-2): Bizzarri; Cacciatore, Dainelli, Cesar, Frey; Radovanovic, Rigoni, Hetemaj; Birsa, Inglese, Paloschi.

Tra infortuni e squalifiche, Donadoni è praticamente obbligato nelle scelte:  schiera Oikonomou al fianco di Gastaldello in difesa. Pulgar vince il duello con Donsah (non ancora al top della forma, probabilmente, ma io lo avrei schierato lo stesso, almeno per un tempo!) come interno destro di centrocampo. Mbaye al posto di Falco (scelta ardua... io non avrei fatto giocare nessuno dei due!) nel tridente d'attacco completato da Destro e Giaccherini.
Perchè non schierare Zuculini?
Staremo a vedere... Cominciamo!

Sostanzialmente, non succede nulla di particolare in campo fino al 38'.
I padroni di casa, in evidente buona forma fisica, fanno la partita, costringendo il Chievo a chiudersi in difesa, cercando poi di sfruttare ogni contropiede.
Al 38' ecco un'occasione d'oro: 
RIGORE PER IL BOLOGNA! 
Giaccherini viene messo giù in area da Frey dopo una bella combinazione con Destro. Sul dischetto va proprio Mattia...
Tiro abbastanza centrale, troppo centrale... Bizzarri, tuffatosi a sinistra, para con il piede...
Un rigore che in maniera peggiore non si sarebbe potuto tirare... Queste occasioni vanno assolutamente sfruttate!!!
Riparte dallo 0-0 il secondo tempo.
35' minuti di niente in tutto, con le squadre che si sono molto allungate. 
Passaggi imprecisi, troppi errori e poca determinazione.
Al 77' viene negato un angolo al Bologna dopo un tiro/missile di Brighi, deviato da Frey.
Al 79' il Chievo segna: al primo e unico vero tiro in porta, i gialloblu non sbagliano: cross dalla sinistra di Cacciatore, Pepe, "solissimo" in area, insacca di precisione! 
E finirà con la vittoria del Chievo una partita priva di azioni, di inventiva, di determinazione e di precisione.
Il Bologna non gioca male, ma il centrocampo è praticamente inesistente e anche i punti fermi rossoblu, Masina e Marios, oggi hanno sbagliato tanto!
Mancano Diawara, Mounier, Brienza e Rizzo.
Abbiamo giocatori in panchina (gli stessi che avevamo con Delio Rossi e che erano inguardabili anche allora!) che farei fatica a far giocare in serie B.
Pur non giocando male, oggi è stata disputata una delle più brutte partite degli ultimi mesi.
Il rigore sbagliato ci ha penalizzato tantissimo!
Masina e Rossettini, comprensibilmente, si sono un po' fatti prendere dallo sconforto.
Non dimentichiamo che 22 punti nel girone di andata, con una squadra creata in ritardo e senza alternative in panchina, non sono un risultato totalmente negativo!
Le squadre "materasso" o facili non esistono: si deve affrontare ogni partita come se fosse la "partita della vita"... Ma si deve segnare quando le occasioni lo consentono, rigori compresi.
Tiri in porta: uno per noi.
Rigore parato.
Tiri in porta per loro: uno... con conseguente gol di Pepe. 
La partita è tutta qua.

Dopo un mach nervoso, quindi, e non particolarmente spettacolare, il Chievo Verona espugna il Dall'Ara grazie al gol di Pepe a dieci minuti dalla fine. 
Al 38' il Bologna spreca il bonus del calcio di rigore.
Rossoblu fermi a 23 punti: 7  sopra alla linea della retrocessione. 

Servono due rinforzi validi e degni di tale nome per il centrocampo...
Speriamo che l'arrivo di Floccari porti soluzione al problema dei gol...
La prossima partita sarà contro la Lazio: vietato sbagliare!
Il Bologna è in forma, in ottima forma: bisogna assolutamente sistemare il profilo del gioco.
Alessandra Sportelli Negrini









sabato 9 gennaio 2016

ASPETTANDO IL CHIEVO.

Il Chievo è stato fondato vent’anni dopo il Bologna, ma la sua scalata ai vertici del calcio risale ad epoca recente; di conseguenza il match di domani conta solo 13 precedenti, di cui due in Serie B ed uno, il primo, in C. Il bilancio racconta di sette vittorie Rossoblù, una del Chievo e cinque pareggi. L’unico successo dei veronesi risale al 13 settembre 2009, terza giornata di campionato, 2-0 ad opera di Pinzi e Pellissier ai danni di un Bologna destinato a passare dalle mani di Papadopulo a quelle più rassicuranti di Franco Colomba. Per ben due volte, invece, abbiamo vinto per 4-0: il 10 novembre 2007, in Serie B, doppietta di Marazzina e gol di Daino e Di Gennaro contro un Chievo destinato a precederci nella classifica finale pur centrando l’obiettivo della promozione, e il 12 gennaio 2013, in Serie A, doppietta di Gilardino e gol di Gabbiadini e Kone. Senza dubbio, però, è rimasta nei cuori di tutti noi l’altra vittoria ottenuta in Serie B, il 2 giugno 1996, quando Giorgio Bresciani, quasi allo scadere, mise a segno il gol che ci garantiva il sospirato ritorno in Serie A dopo un lungo purgatorio. Tradizione, dunque, ampiamente favorevole ai nostri colori. Nel corso di questi anni, il Chievo è sempre stato una nostra diretta concorrente, in B per la promozione, in A per la salvezza, ed anche in questo campionato la storia si sta ripetendo, coi gialloblù sempre piazzati meglio di noi. I veronesi vorrebbero chiudere col botto un ottimo girone di andata, noi siamo chiamati a dare continuità alla clamorosa vittoria ottenuta a San Siro il giorno dell’Epifania. Donadoni dovrà fare a meno degli squalificati Diawara e Mounier; le circostanze potrebbero spingerlo, vista l’inaffidabilità di Crisetig, a tentare qualche gustosa variazione sul tema, provando a vedere l’effetto che possono fare Krafth o Zuculini, rimasti finora fermi ai box per varie ragioni. Il tutto in attesa degli sviluppi del mercato, sperando che non si ripeta più quanto accaduto ieri: Mancosu, già vestito con la tuta del Carpi, è stato richiamato in fretta e furia a causa del mancato arrivo di Floccari. A quanto pare, il Sassuolo ha bloccato l’operazione volendo incassare un indennizzo giudicato troppo alto da Fenucci e Corvino. Fossi in loro, a questo punto rivolgerei le mie attenzioni altrove, per esempio ad uno scambio tra lo stesso Mancosu e Borriello. Non dimentico, però, che Corvino è un capitano di lungo corso, e certamente da qui a fine mese troverà senz’altro il modo di fornire a Donadoni le pedine che gli mancano per poter impostare una salvezza tranquilla e decorosa.


Paolo Milito

mercoledì 6 gennaio 2016

Entra in campo Donadoni e per lui solo ovazioni... (solo i grandi calciatori san trascendere i colori...)

Poteva mancare l'appuntamento in poesia con il mitico Gianni Parmiani? No di certo...

Rimacronaca di Milan - Bologna
*
Entra in campo Donadoni
e per lui solo ovazioni...
(solo i grandi calciatori
san trascendere i colori...)
Incomincia la partita
che si annuncia già agguerrita:
pressing alto del Bologna
che non è squadra "spagógna"...
è un Bologna in buona vena
e il mio cuor si rasserena...
Honda... Abate cerca Bacca
che non ci capisce un'acca...
Ecco un giallo per Mounier
(birichên, l'ha simulê'!)
ma poi si fa perdonare
con un assist che sognare
mi fa un gol, in pallonetto:
Destro c'è... quasi perfetto...
qui al gol ci siam vicini...
tolta palla a Giaccherini!
Porca vacca, boia trota!
Eravamo a porta vuota!
Se beccava quel pallone
era degna conclusione
di un'azion da manuale
molto bella e non banale;
Prende il giallo Diawarà...
anche questo, sì, ci sta...
Palla gol dei rossoneri
che mi mette nei pensieri...
ma in porta c'è un portento!
A Mirante un monumento!
Ammonito Montolivo
e l'incontro resta vivo...
Gioca il Milan sulle fasce 
ma io non son in ambasce
ché il Bologna regge bene
e lontane son le pene;
su, gagliardi rossoblu!
Stiam giocando bene, incù!
Che quell'Honda si rintuzzi
da sembrar un Moto Guzzi!
Cartellino per Masina...
è di gialli una manfrina...
Tira al volo Montolivo...
tiro bello e inoffensivo...
Orco cane che casino!...
Or mi viene uno smalvìno:
palla per Bonaventura
che da punta vera e pura
tira a rete, ma... Mirante
è stupendo! È un gigante!
Ha un riflesso ch'è parecchio
molto meglio d'uno specchio!
S'infortuna - ahi! - Maietta
e c'è il cambio... (che disdetta!)
Tira ancora a rete, Bacca!...
Ma il pallone non s'insacca
ché Mirante non s'eguaglia:
è un'immensa e gran muraglia!
Primo tempo terminato:
son contento e confortato.
Nessun cambio e si riparte:
diamo, dai, principio all'arte!
Sfiora il palo Giaccherini!...
Stiam giocando... Siam divini...
Tira a rete Diawarà!... 
Palla fuori... (ma ci andrà!)
Non è morto il Diavolaccio
che si toglie dall'impaccio
con due grandi palle-gol...
niente rete! Va' a spunziòl!
Tira e spreca Giaccherini!
(ma non siamo nei casini)
questa palla è andata persa
alta sopra la traversa...
Cartellino per Abate...
Rossoneri or tremate!
Ed invece tremo io!...
Cerci...Cerci.... O mioddio!!!
Un errore grande e grosso...
(io mi son cagato adósso!)
Quante azioni!... Una summa!... 
tira Destro e Donnarumma
i guantoni al fin ci mette...
(io mi bagno le braghette
se facciamo l'uno a zero...
io lo dico, son sincero...)
Mounier sale... a Giaccherini...
lesto corre, a passettini,
controllando ben la sfera
e poi tira... UNA PERAAAA!!!!
Uno a zero! Sempre su
devon star i rossoblu!
Mentre il Diavolo all'inferno
deve starci per l'eterno!
Manca poco... Io m'abbraccio...
ma, ahimè!... ohi... come faccio
a star fermo ancora qui?
Son bagnato di pipì...
Forza, dai! Teniamo duro,
dobbiam fare doppio muro!
(La mia prostata - a ragione -
non ha retto l'emozione, 
ma, Bologna, tienti stretto
questo splendido golletto!)
È finita, per fortuna!
Stiamo andando sulla luna!
Se Milàn l'è un gran Milàn
il Bologna l'è un Marziàn!
Uno a zero e ancor "più trè"!
(Or mi faccio un bel bidè!)
(g.p.)
Milan - Bologna 0 - 1


Sotto il segno del Bologna!

6 gennaio 2016...
Epifania...
Milan - Bologna in quel di San Siro...
Che questo 2016 possa cominciare al meglio!
Nella lettura delle formazioni ufficiali troviamo qualche sorpresa nel Bologna, che schiera Maietta al posto di Oikonomou in difesa e Brighi per Donsah in mediana.
Tridente offensivo confermato.
Nel Milan spazio a Mexes, Honda e Niang.
Milan: Donnarumma, Abate, Mexes, Alex, De sciglio, Honda, Bertolacci, Montolivo, Bonaventura, Bacca, Niang.
Bologna: Mirante; Rossettini, Maietta, Gastaldello, Masina; Brighi, Diawara, Taider; Mounier, Destro, Giaccherini.
E si comincia!
I rossoneri non brillano assolutamente e sprecano occasioni con Bonaventura, Bacca, Niang e Cerci.
Sembrerebbe che per il Milan sia appena cominciato l’ennesimo anno di sofferenza.
Dopo i pareggi con Verona e Carpi, ecco un altro stop col Bologna: sembra quasi che il Milan soffra di una sindrome da "squadra da bassa classifica"... forse le "grandi" si ritengono troppo superiori...
La partita più semplice del mese di gennaio si è rivelata uno zoccolo duro da affrontare...
Mihajlovic voleva risposte immediate nelle prime tre gare dell’anno e si trova subito in grande defaillance!
Le nuvole fantozziane sopra la panchina di Sinisa, che io ricordo sempre con affetto per quanto fatto a Bologna, tornano a farsi molto minacciose.
Con questo passo il suo Milan rischia di non arrivare nemmeno in Europa League.
Chapeau per il Bologna di Donadoni, invece.
Applauditissimo da San Siro e sinceramente commosso: indubbiamente, come ricordato da ogni testata giornalistica sportiva, vorrebbe rivedere cuori rossoneri alla guida della propria ex squadra.
Ma, da professionista, oggi è il Mister del Bologna, e al Bologna si dedica in toto!
La differenza fra le due squadre è abissale: abbondanti le occasioni da gol per tutt'e due le squadre, ma il Bologna ha saputo cosa fare quando si è trovata con il pallone fra i piedi e il Milan no.
I rossoblu staccano ulteriormente la zona calda, mentre i rossoneri restano nella terra di nessuno... nella zona incolore della classifica.
Mihajlovic ha confermato il 4-4-2 vincente di Frosinone, eccezion fatta per Mexes al posto dello squalificato Romagnoli.
Honda e Bonaventura larghi in mediana, accanto a Montolivo e Bertolacci.
Attacco affidato a Bacca e Niang.
Boateng invece ha lisciato il primo appuntamento ufficiale del suo secondo mandato per un’influenza intestinale dell’ultima ora.
Donadoni ha affidato il tridente a Destro, affiancato da Mounier e Giaccherini.
Torna titolare Diawara.
Nel primo tempo la differenza l’ha fatta Mirante, nel bene e nel male: partito in sordina per un problema di comunicazione con i compagni e una non uscita da brividi, sarà determinante per la vittoria di tutta la squadra, parando l'imparabile!
Lui ha bloccato negli ultimi sette minuti due fiammate rossonere che avevano già fatto gridare al gol San Siro.
La prima al 40’ con un destro a colpo sicuro di Bonaventura, smanacciato con un riflesso prodigioso sopra la traversa, e la seconda al 47’ chiudendo tutto lo specchio a Bacca, che si era liberato in area molto bene.
Il fatto che la prima vera azione da gol del Milan sia arrivata alla fine del primo tempo, rende benissimo la pochezza rossonera di oggi... e non solo di oggi!
Il Milan continua ad essere lento e prevedibile.
L’unico a provare qualche accelerazione è il solito Bonaventura, che però non trova nessuno a dargli manforte.
Il Bologna se la cava benone, perché si trova in inferiorità numerica molto raramente.
Donadoni ha dato una bella impronta al gioco e i rossoblu, a parte qualche affanno difensivo nelle rare occasioni in cui vengono pressati, giocano bene.
Talmente bene che al 15’ Alex salva la porta vuota un millesimo di secondo prima che irrompa Giaccherini.
La ripresa, come quasi tutto il resto del match, si apre sotto il segno del Bologna.
Dopo sei minuti un erroraccio di Montolivo, lamentone e falloso fino all'inverosimile, in disimpegno, lancia Giaccherini verso Donnarumma: il tocco morbido sul portiere in uscita va fuori di un soffio.
Pochi secondi dopo un siluro di Diawara dal limite dell’area mette i brividi al Meazza.
Dai ragazzi! Avanti così, a tutta forza!
I rossoneri provano a scuotersi, ma anche la fortuna li ha abbandonati: la conclusione di Niang, a porta praticamente vuota, rimpalla sulla sua stessa gamba e su Honda, che viene murato subito dopo.
Come se non bastasse, il Milan ci mette anche del suo: Cerci, tutto solo davanti a Mirante, si accartoccia su se stesso, provando un incomprensibile ed improbabile dribbling invece di tirare o passare a Bacca.
Il Bologna ne approfitta e affonda con Giaccherini, solo soletto in area!

Un Milan sprecone, quindi, che cade in casa contro il Bologna.
Un Bologna che ha giocato bene per quasi tutta la partita e che sbanca a San Siro!

Unica nota stonata, l'ennesimo infortunio di Mimmo Maietta, al quale auguro di ritornare in campo al più presto!
Domenica si incontra il Chievo... Dai ragazzi!
Avanti così!
Il Bologna è a quota 22 punti in classifica.
Oggi è stato un successone!
Bello per come è cresciuto e maturato, con sofferenza,  ma con tanto coraggio.
Un Bologna non perfetto che vince... E questo conta davvero tantissimo!
A domenica, allora, ore 15.00, stadio Dall'Ara!
Alessandra Sportelli Negrini









martedì 5 gennaio 2016

VERSO IL MILAN.

Quando si parla di Milan-Bologna inevitabilmente il pensiero corre al 10 gennaio 1971: quel giorno, a San Siro, perdemmo per 2-1, ma è un dettaglio. Quella partita è passata alla storia per il terribile intervento con cui Romeo Benetti pose di fatto fine alla carriera di Franco Liguori e al tempo stesso tolse ad Edmondo Fabbri un pezzo importantissimo della squadra, che da quel momento cessò di essere competitiva nella corsa allo scudetto ( alla fine fummo quinti, e ci fu chi storse la bocca per questo ). Eppure, fra campionato e Coppa Italia, Milan-Bologna è andata in scena per ben 77 volte. Il bilancio racconta di 45 vittorie milaniste, 13 del Bologna e 19 pareggi. La vittoria più sonante dei padroni di casa risale al 12 maggio 1991: un Milan stellare, campione intercontinentale, travolse con un netto 6-0 un Bologna in caduta libera, indirizzato verso la seconda retrocessione della sua storia; sugli scudi Marco Van Basten, autore di una tripletta, a cui si aggiunsero i gol di Evani, Simone e Rijkaard. Per numero di gol, la miglior vittoria del Bologna è quella ottenuta il 28 maggio 1933, 3-0, gol di Schiavio e doppietta di Biavati; degni di nota sono anche l’1-0 del 30 gennaio 2005, gol di Locatelli per una vittoria che non ci impedì, a fine stagione, di retrocedere, e il 2-1 ottenuto il 31 agosto 2008 al ritorno in Serie A: quel giorno ci fu il memorabile missile di Valiani, ma soprattutto iniziò la lunga storia in Rossoblù di Marco Di Vaio, che mise a segno un gol in apertura di partita confermando quel che di buono aveva fatto intravvedere pochi giorni prima in Coppa Italia, giocando e segnando contro il Vicenza poche ore dopo essere sceso dal treno proveniente da Genova. Da ricordare la serata del 17 febbraio 2001: finì 3-3, partita combattutissima, contrassegnata da una doppietta di Shevchenko ed una del nostro Cipriani ( con tanto di dedica a Niccolò Galli appena scomparso ), con l’aggiunta di un gol di Beppe Signori ed uno del milanista Sala. Una sola volta le due squadre si sono affrontate in Serie B: il 24 ottobre 1982 un Milan destinato a risalire in Serie A travolse per 5-0 un Bologna male in arnese, con giocatori senza stipendio ed inevitabilmente indirizzato alla retrocessione, un percorso che lo avrebbe portato dalla A alla C in un solo anno solare. In Coppa Italia, invece, si ricordano un 5-0 in favore del Milan il 15 giugno 1977 ed una sofferta affermazione Rossoblù ai calci di rigore  ( 6-7 ) ottenuta il 13 dicembre 1995, quando, a differenza dei rossoneri, eravamo in Serie B. La tradizione, dunque, è ampiamente a favore dei padroni di casa. Il Milan di quest’anno, però, sta andando avanti a fasi alterne. Quindi Roberto Donadoni, che ha già giocato uno scherzetto a due pezzi importanti del proprio passato ( Atalanta e Napoli ), medita giustamente di poter tentare un colpaccio, pur sapendo che la gara con il Milan non fa parte di quelle da vincere obbligatoriamente. Il tecnico bergamasco farà di tutto per non sfigurare nello stadio che lo ha visto recitare per tanti anni da protagonista, e magari per far pentire i dirigenti rossoneri di avergli preferito Sinisa Mihajlovic. Il tutto in attesa dell’evoluzione del mercato: finora tantissimo fumo ( una ridda di nomi, talvolta del tutto improbabili o, come nel caso di Floccari, soggetti a retromarce da parte delle Società di provenienza ) ed un pezzettino di arrosto ( il prestito di Crimi al Carpi ). Andiamo quindi a San Siro, sponda Milan, per giocarcela apertamente, consapevoli che, in caso di successo, potrebbero aprirsi delle prospettive neppur lontanamente immaginabili solo all’inizio di novembre. Staremo a vedere.



Paolo Milito