Domani è sabato... C'è la partita del Bologna... Noi tifosi non aspettiamo che il giorno della settimana nel quale c'è la partita...
Domani non so davvero con quali occhi guarderò al campo...
Ho sempre sentito dire che il calcio è emozione e spettacolo, e tante volte ho concordato, ma dopo quello che ho sentito oggi, mi si sono aggrovigliate le budella...
Pino Iodice, direttore generale dell'Ischia, Lega Pro e Claudio Lotito, presidente della Lazio, nonché consigliere federale, si sono telefonati...
Non ci sarebbe niente di strano, normalmente, dato che il loro "lavoro" li accomuna, ma Iodice decide di registrare la telefonata e da qui parte lo show Lotito...
Mangiafuoco non era degno nemmeno di allacciare le scarpe a Lotito: eccolo il grande "pilotatore" del calcio italiano, il grande stratega della lega Pro, che sta passando momenti di grande tensione a causa della sfiducia di alcune società nei confronti del presidente Macalli...
... "Ho un programma: in sei mesi incrementerò i ricavi e porterò uno sponsor.
Macalli tra un anno e mezzo va a casa da solo, l'accompagno io e rappresenta zero".
Quindi, entro il 16 febbraio, Lotito dovrebbe trovare, o meglio creare, una maggioranza con la quale sostituire Macalli...
... "Voglio salvare la Lega Pro. Se nel giro di dieci giorni non si trova un gruppo di maggioranza, che io in questo momento ho, il 16 non arrivano i soldi perché non ci sono.
A me non cambia, ho preso 100mila euro, ma ci metto 4 milioni nella Salernitana.
Sono stati tolti tutti i contributi. La Lega ce l'aveva con Pitrolo, vicepresidente, e allora sai che facciamo?
Macalli resta per un anno e mezzo e nominiamo una commissione strategica con tre presidenti, uno del Nord, uno del Centro e uno del Sud, mentre il direttivo viene tolto".
Soldi, soldi, soldi, sempre soldi!!!
"Oggi la Lega Pro non ha una Lira, così come la Lega B.
Ad Abodi ho detto: "Andrea, se mi porti tre squadre che non valgono un c...o, tra tre anni non avremo più una Lira (lui ha ancora le lire? Che culo!!!), perché diventa difficile vendere i diritti televisivi.
Se tra tre anni abbiamo Latina, Frosinone e Carpi non andiamo da nessuna parte".
"Beretta in Lega A e Macalli in Lega Pro contano zero"....
Bello, bellissimo, meraviglioso... da vomito!
Dire che il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, sia deluso e ferito, credo sia poco: "Le frasi di Lotito possono avere una logica economica, ma non hanno senso per lo sport e non danno una visione edificante di quello italiano".
Tutta la sua comunità, tutta la bassa modenese, che del calcio, con la bella ascesa del Carpi verso la serie A, ha di fatto costruito il simbolo della rinascita dopo il terremoto che ha colpito l'area nel 2012 è quantomeno basita... e chi non lo sarebbe?
E, mi chiedo, se alla presidenza del Bologna oggi non ci fosse Joe Tacopina ma ancora il vecchio presidente, noi in quale girone dell'inferno saremmo?
E io sto ancora qui a parlare di sport, di emozioni, di schemi, di professionalità, di amore, di attaccamento alla maglia e alla squadra, di passaggi, di cross, di pochezza, di grandezza, di campioni, di ONESTA'? ... di cosa?
Onestà ed etica... belle parole! Oggi forse sono solo questo: parole fine a se stesse... Che mestizia profonda!
C'è un rito in casa Galassini-Sportelli Negrini, durante le partite: io mi collego a Radio Bruno cuore rossoblu e chatto con il grande Andrea Mingardi mentre commento la partita e prendo appunti per l'articolo, e Gian Battista (Galassini) si teletrasporta a bordo campo: noi ci mettiamo il cuore e l'anima, e leggere e sentire certe cose ci distrugge!
Per noi la nostra squadra è la nostra squadra sempre: quando vince, quando perde, quando gioca bene, quando gioca male, quando è formata da campioni, quando è formata da giocatori normali, quando è formata da brocchi: ci arrabbiamo, urliamo e soffriamo... scriviamo e parliamo, ma l'amore c'è, sempre!
C'era amore per Geovani, che arrivò a Bologna nel 1989 e segnò due gol in tutto... Venne anche a Lugo per l'amichevole di rito col Baracca.... "e Maifredi che gli ululava delle robe"... Cit. Gian Battisti Galassini che c'era... come sempre!
C'è amore anche adesso nel saperlo ammalato di Polineuropatia...
C'era amore per Eneas, brasiliano fantasioso e atipico, e c'era tenerezza nel sapere che, proprio a Bologna, ha visto la neve per la prima volta...
C'è dispiacere sincero nel ricordare che è morto a soli 34 anni per i postumi di un incidente stradale...
C'era entusiasmo vero per Giuseppe Lorenzo, approdato al Bologna nel 1988 dove, alla prima di campionato, segnò una doppietta al Pisa.
C'è affetto oggi nel paragonarlo per scarsezza ad Acquafresca, "anche se grosso tre volte di più", perchè c'era cuore vero!
C'erano aspettative ed applausi per Francesco Liguori, Renato Sali, Adani, Adriano Fedele, Fausto Landini, Lajos Detari e tantissimi altri, perchè "giocavano nel Bologna", ed era un motivo sufficiente.
C'era e c'è amore nel ricordare, ad un anno dalla sua morte, Freak e il suo inno al Bologna, che ha scritto e cantato con il cuore per la nostra squadra!
Questo deve essere il calcio, e questo deve fare: unire la passione di tanti cuori con onestà, semplicità e amore...
Caro il mio Lotito, e altri come te, da noi potete solo imparare!
Se il tuo neurone mono-sinaptico dovesse "partorire" altre idee brillanti come quella di oggi, cambia strada, che di vergogne in Italia ne abbiamo già abbastanza, grazie...
Alessandra Sportelli Negrini
Fede Rossoblù
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