Anno 1978. Roberto Vecchioni, nella canzone " Stranamore ", dice che il più Grande conquistò nazione dopo nazione e quando fu di fronte al mare si sentì un coglione. Dieci anni dopo il giornalista Sandro Mayer, direttore di " Oggi ", intervistò Marco Fiora, un bambino rimasto per due anni nelle mani dell'Anonima Sequestri. Non contento della gravità del suo semplice andare a realizzare quell'intervista, Mayer se ne uscì con delle domande insulse, tipo " ti è mancato il regalo di Natale ? " ed altre amenità del genere. Qualche giorno dopo Beppe Grillo, durante un monologo, tirò in ballo l'intervista e fece un parallelo, ipotizzando un sequestro biennale del giornalista ed una successiva intervista post-rilascio, dicendo: " ti è mancato più il divano o il videoregistratore ? ", e concludendo, rivolto a Mayer : " Come ti senti, coglione ??? ". Veniamo a ieri pomeriggio. Stadio Dall'Ara, siamo nell'immediato dopopartita di Bologna-Sassuolo. Albano Guaraldi, uscendo dagli spalti, incrocia un gruppo di tifosi Rossoblù. Ora, qualcuno dice che sia stato apostrofato da un giovane, qualcun altro da un signore anziano, quel che è certo è che il tifoso in questione ha chiesto a Guaraldi di arrendersi all'evidenza e di farsi da parte, al che il nostro Presidente ha replicato " Stai zitto, coglione !!! " dirigendosi furibondo verso gli spogliatoi. Che dire: tre diversi modi di usare un " complimento ". La differenza consiste nel fatto che Vecchioni si è preso una " licenza poetica "; Beppe Grillo si è fatto portavoce del sentimento di milioni di Italiani sconcertati dalla sfrontatezza di un giornalista pronto a calpestare i sentimenti di un bambino già duramente messo alla prova dalla vita pur di realizzare uno scoop clamoroso. Quanto a Guaraldi ... Dunque, facciamo il punto. Dai racconti di chi ha più anni di me so che Renato Dall'Ara, quando incrociava qualche tifoso in vena di rimostranze, amava uscirsene con delle citazioni che riteneva erroneamente essere in lingua latina. Giuseppe Gazzoni, invece, mi risulta essere un fine dicitore capace di mandare a quel paese l'interlocutore di turno senza usare una parolaccia che se ne dica una. Albano Guaraldi è tutt'altra cosa. Nel novembre scorso, durante un'assemblea degli azionisti, quando il notaio Vico, presidente dell'Associazione dei Notai Rossoblù, gli fece notare la bella posizione in classifica del Verona allestito da Maurizio Setti e Salvatore Bagni, gli rispose facendo pesanti insinuazioni sulla fedeltà della moglie !!! I modi grossolani, purtroppo, non si limitano al solo Presidente. Avete presente il detto " tale è il cane qual è il padrone " ??? Bene, ho avuto modo di raccontare il mio felice incontro con Giacomo Bulgarelli, un Signore di altri tempi; si dà il caso, però, che il sottoscritto sia incappato anche nelle ire di Gianluca Curci, il quale non aveva gradito un mio commento su Facebook a proposito di una partita da lui giocata in modo non proprio impeccabile, e di conseguenza mi abbia sommerso di insulti nella posta privata prima di lasciarmi in pasto a parenti ed amici ai quali ho comunque opposto un adeguato pane per i denti aguzzi che hanno dimostrato di avere in dotazione. Nelle stesse ore, poi, mi risulta che Alessandro Diamanti abbia cacciato via in malo modo un gruppo di ragazzini in attesa di autografi all'uscita dell'inaugurazione del Macron Store di Bologna. Mi viene in mente il grande Indro Montanelli. Alcuni suoi allievi, come Beppe Severgnini, Marco Travaglio e Aldo Vitali, hanno più volte citato quel che ripeteva sempre il loro Maestro: " Ricordati che il tuo padrone è il Lettore !!! ". Allo stesso modo, credo che i veri padroni del Bologna siamo noi tifosi, pronti a subire ogni sorta di strapazzo per amore dei colori Rossoblù. Invece, Guaraldi & C. si permettono di insultare, a parole ed a fatti, la tifoseria, anzichè ringraziarla per la pazienza infinita che sta dimostrando. Costoro considerano il Bologna come un trastullo; devono ricordarsi, invece, che rappresentano una Squadra gloriosa, con alle spalle sette scudetti, due Coppe Italia e diversi trofei internazionali. Devono portare il massimo rispetto verso la storia del club, e tenere ben presente che in qualsiasi altro posto del mondo rischierebbero il linciaggio per molto meno di quanto stanno combinando sotto le Due Torri !!! In particolare, Guaraldi dovrebbe astenersi da certe reazioni, ben sapendo che la sola scellerata cessione di Diamanti in un momento in cui non era più possibile rimpiazzarlo basta ed avanza a renderlo bersaglio di giustissime critiche. Nelle ultime ore si è sparsa la voce dell'interessamento all'acquisto della Società da parte di una facoltosa famiglia non bolognese. Considerati i precedenti, preferisco andarci coi piedi di piombo. Di sicuro, Guaraldi farebbe bene a guardarsi dentro e intorno, riflettendo su tutta la situazione e, se necessario, prendendo in considerazione l'ipotesi di farsi da parte una volta compreso che il gioco nel quale si è avventurato è troppo pesante per lui. Diversamente, temo che ci aspettino tempi ancora più grami di quelli che stiamo vivendo.
Paolo Milito
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