Domani pomeriggio, in un clima quasi surreale, va in scena Bologna- Cagliari, una partita che in Serie A conta venticinque precedenti. Il bilancio è tutto sommato favorevole ai nostri colori, in quanto abbiamo riportato in tutti questi anni appena sei sconfitte. Il mio primo ricordo risale al 20 maggio 1973: mentre il Milan incappava nella " fatal Verona ", il Bologna concludeva quel campionato bastonando i sardi per 4-2, grazie ad una doppietta di Beppe Savoldi ed anche a Bob Vieri, a fronte di una segnatura di Gigi Riva ed una dell'ex Maraschi, con tocco finale del nostro Adriano Fedele. Un altro bel pomeriggio fu quello del 12 aprile 1981, quando i ragazzi di Gigi Radice vinsero per 2-1 con un gol di Garritano ed un missile a tre stadi partito, da fuori area, dai piedi di Corrado Benedetti, recentemente scomparso. L'11 maggio 1997 il Bologna di Renzo Ulivieri rifilò un solenne 3-0 ai sardi mettendoli in seria difficoltà per il finale di stagione. Il 6 marzo del 2011 le due squadre diedero vita ad un match combattutissimo, aperto da Di Vaio, proseguito da un ribaltamento da parte cagliaritana e fissato al cardiopalmo da Gaston Ramirez sul 2-2 nei minuti finali. Nelle due stagioni successive il Bologna ha sempre vinto, 1-0 il 12 aprile 2012 con un gol di Diamanti, ed un sonante 3-0 la scorsa stagione grazie a Taider, Diamanti e Pasquato. Insomma, i precedenti sono incoraggianti. Non solo: la sconcertante squadra di questa stagione è stata capace di ottenere a Cagliari, nella gara di andata, una fragorosa vittoria pur essendo priva, quella sera, del trascinatore Diamanti. Purtroppo, però, veniamo da due partite in cui i nostri beniamini hanno manifestato una progressiva involuzione, pareggiando in casa contro un inconsistente Sassuolo e riuscendo a perdere a Livorno con gli avversari rimasti in nove a causa di due espulsioni. Inoltre il parco giocatori è quello che è; notoriamente non si può cavare sangue dalle rape, per cui non resta che attendere gli eventi sperando che i nostri restino sempre concentrati e sappiano sfruttare adeguatamente eventuali occasioni che si dovessero presentare loro. Sul fronte societario, la settimana è stata intensa. Oggi pomeriggio Zola Predosa è stata invasa da una abnorme e pacifica ( e sottolineo PACIFICA ) marea Rossoblù, animata da un solo intento: convincere Albano Guaraldi ad arrendersi all'evidenza, prendere atto della propria incapacità a gestire una squadra di Serie A e farsi da parte. Dal canto suo, il presidente ha fatto intendere di non vivere nel mondo dei sogni, affidando all'Avvocato Mattia Grassani il compito di vagliare eventuali offerte finalizzate a rilevare il club che dovessero pervenire sotto le Due Torri. All'orizzonte ci sono già due pretendenti. Il primo è l'imprenditore romano Becchetti, col quale ho avuto a che fare nel quadro della mia attività professionale ( lavoro per conto di un'Azienda Multiservizi che si occupa anche di Igiene Urbana, e Becchetti dirige una Società all'avanguardia nel campo di raccolta, riciclaggio e smaltimento rifiuti ). Inoltre quest'uomo ha allestito nel giro di un anno, in Albania, una grande emittente televisiva nazionale affidandola alla direzione di Alessio Vinci. Per assumere il controllo del Bologna, si servirebbe dell'ex C.T. della pallavolo Montali e di Daniele Pradè, uno degli artefici dell'attuale boom della Fiorentina. Il secondo pretendente è un nome che a molti, a Bologna, fa storcere la bocca: Joe Tacopina. I veri Tifosi Rossoblù ricordano ancora la figuraccia fatta dall'attuale vicepresidente della Roma quando si offrì di rilevare la proprietà dalle mani di Alfredo Cazzola, salvo poi dileguarsi al momento di passare a vie di fatto. Ora l'italo-americano dice di volersi affrancare da James Pallotta e tentare l'avventura presidenziale in prima persona, riportando ai fasti di un tempo la squadra della città che dice di amare in maniera sviscerata. Vedremo cosa ne verrà fuori. Infine, due parole su Alessandro Diamanti: le voci che si sono rincorse nei giorni scorsi sono vere, la sua squadra cinese rischia il fallimento; in quel caso, i giocatori sarebbero automaticamente svincolati e liberi di accasarsi altrove. Questo non significa affatto che a quel punto Diamanti tornerebbe al Bologna: da quando è partito, il nostro ex capitano non mi sembra abbia esternato un grande amore verso i nostri colori. Anche qui non possiamo fare altro che stare alla finestra ad aspettare, ricordandoci che fidarsi è bene e non fidarsi è meglio.
Paolo Milito
Noi siamo tra quelli che storcono il naso parlando di Tacopina!!!!
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