… che tale, a quanto pare non era. Per la prima volta da quando ha rilevato il Bologna, l’arrivo in città di Joey Saputo, al ritorno dopo una lunghissima assenza dovuta alla pandemia, non ha coinciso con una sconfitta ma con la larga e convincente vittoria di domenica contro lo Spezia, giunta al termine di una partita dominata fino ai più minimi particolari, al punto da far passare praticamente inosservata la gigantesca cappella collettiva che aveva consentito ai liguri di accorciare momentaneamente le distanze. Marca male anche per lo sventurato Furio Zara: Sinisa Mihajlovic ha ribadito, nelle pieghe del suo discorso, di essere fermamente intenzionato a rispettare i due anni residui di contratto, con buona pace di chi vorrebbe vederlo accasato altrove. Ma la vita continua, e dopo appena due giorni siamo già ad un altro giro di valzer, questa volta in notturna contro il Torino, eterno rivale nella lotta per l’assegnazione dello Scudetto Revocato e spesso e volentieri, in epoca recente, diretto concorrente nella lotta per la salvezza. Il tutto mentre sullo sfondo si allarga lo sconquasso provocato dalla bravata di alcuni presidenti ricchi e spocchiosi, pronti a dar vita ancora una volta a quella Superlega che già aveva procurato, a suo tempo, tanti insulti a Silvio Berlusconi e Bernard Tapie, patron dell’Olympique Marsiglia, quando avevano tentato di metterla in pratica. La risposta negativa pressochè unanime arrivata in tal senso ( e in modo pesante anche dai nostri Sinisa e Walter Sabatini ) si commenta da se’. Meglio quindi guardare avanti, cercando di concludere la stagione nel miglior modo possibile, in attesa di rinforzare una squadra comunque già ben attrezzata. Il confronto coi granata, a Bologna, vanta ben 76 precedenti, spalmati fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. Le nostre vittorie sono 40 contro le 13 del Torino e un notevole numero di pareggi, 23. La vittoria più cospicua dei nostri risale al 7 marzo 1956: un bel 6-1 dovuto alla tripletta di Gino Pivatelli, alla doppietta di Ezio Pascutti e ad un gol di Pozzan a cui il Toro rispose con il solo Bacci. Per contro, il Torino ha vinto due volte per 3-0: il 9 ottobre 1938, gol di Petron, Gaddoni e Bo ( … si chiamava proprio così !!! … ), e il 10 ottobre 1976, doppietta di Graziani e tocco finale di Garritano, destinato in seguito a vestire i nostri Colori. Un’altra vittoria memorabile è il 5-2 del 13 dicembre 2008, con Sinisa in panchina, soprattutto per via del rigore conquistato da Di Vaio e ceduto a Bernacci, grazie al quale, a fine campionato, il nostro Capitano fu superato nella classifica dei cannonieri da Zlatan Ibrahimovic, all’epoca interista. Per quanto riguarda i pareggi, per nove volte è finita 2-2, in particolare il 13 aprile 2013: quella notte il capitano torinista Rolando Bianchi mise a segno il gol del definitivo pareggio mentre l’arbitro fischiava la fine, inducendo un certo Albanone ad ingaggiarlo con un sontuoso e spesso mal rispettato contratto. Domani si affronteranno due squadre relativamente in tranquillità, e dovremmo assistere ad una gara ricca di spunti piacevoli. Il nostro Sinisa, poi, quando affronta pezzi del suo passato si carica notevolmente, e cerca di trasmettere in ogni modo la propria irruenza ai ragazzi in campo. Del resto, abbiamo visto domenica come dava ordini imperiosi dalla tribuna, senza bisogno di utilizzare il vietatissimo telefono. Insomma, uno così chi ha del sale in zucca se lo tiene ben stretto, e mi sembra proprio questa l’intenzione del nostro Presidente. Ma andiamo per gradi e pensiamo a battere il Toro. Per il resto si vedrà.
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