Dopo aver assaggiato l’ebbrezza di una partita ampiamente falsata da un clamoroso errore arbitrale, rimarcato con molta onestà anche dall’allenatore avversario, e che ci ha probabilmente tolto dalle mani una vittoria esterna dal valore incalcolabile, ci accingiamo a ricevere la visita di una Lazio che sarà pure tecnicamente superiore alla nostra truppa, ma è reduce da una clamorosa batosta europea, e quindi, come sottolineato dal tifoso laziale Sinisa, potrebbe risentirne notevolmente a livello psicologico. Sotto le Due Torri il match conta qualcosa come 76 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia; bilancio nettamente a favore del Bologna: 41 vittorie, 16 sconfitte e 19 pareggi. La nostra vittoria più robusta risale al 17 giugno 1951: un clamoroso 7-2 dovuto alla tripletta di Filiput, alla doppietta di Cesarino Cervellati, ad un gol di Gino Cappello e a un autogol di Antoniazzi in risposta alla doppietta del biancoceleste Hofling. Il 25 maggio 1952, invece, la Lazio ottenne un robusto 4-2: tripletta di Sukru e gol di Antoniotti, a cui risposero i nostri Gritti e Cappello. Quanto ai pareggi, per ben cinque volte è finita 2-2, compresa l’ultima volta, il 6 ottobre 2019. Domani, dunque, dovremo dare continuità alla convincente prestazione messa in atto in casa del Sassuolo, sorvolando sui risvolti dovuti alle sviste arbitrali. Purtroppo dovremo fare a meno di Tomiyasu, e per lui si prospetta un lungo periodo di riposo forzato. Poco male, il nostro allenatore ha già ampiamente dimostrato di saper reagire alle avversità moltiplicando le forze e l’inventiva. Pronostico rigorosamente triplo, sperando che non intervenga, ancora una volta, il fattore esterno che non ti aspetti.
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