“ Grazie “ al coronavirus abbiamo
sperimentato anche l’ebbrezza della videoconferenza prepartita in luogo di
quella vera, in ottemperanza alle prescrizioni governative degli ultimi giorni.
Il tutto per approcciarsi ad una delle poche partite che, in questa strana
settimana, si svolgeranno “ a porte aperte “. Il caso vuole che Sinisa Mihajlovic
si trovi ad affrontare, in questa strana situazione, la squadra della sua vita,
quella Lazio che, da giocatore, ha trascinato alla vittoria di uno Scudetto e
di numerose coppe nazionali ed internazionali, sposando poi la soubrette
Arianna Ferrari, all’anagrafe Rapaccioni, figlia di uno storico capotifoso
biancoceleste, con cui ha messo su la famiglia che si è rivelata un
preziosissimo supporto nei difficilissimi mesi appena trascorsi. Nei quartieri
di Roma le due squadre si sono affrontate, finora, per ben 75 volte, ripartite
fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 36 vittorie dei
biancocelesti, 15 dei nostri eroi e ben 24 pareggi. La vittoria più robusta
della Lazio coincide con la nostra peggior figuraccia in assoluto: il 21
novembre 1948 le Aquile ci travolsero con un perentorio 8-2 dovuto alle
doppiette di Puccinelli e Penzo accompagnate dai gol di Nyers II, Gualtieri,
Magrini e da un autogol di Vanz a cui replicammo solo con Gritti e Bernicchi. Il
19 gennaio 1941, invece, fummo noi a trionfare per 4-2 grazie ad Andreoli, Reguzzoni,
Puricelli e Biavati, in risposta ai laziali Vettraino e Ramella. Quanto ai
pareggi, per due volte è finita 3-3: il 31 dicembre 1933 e l’ultima volta, lo
scorso 20 maggio, nella serata che ci garantì la salvezza matematica al termine
di una stagione molto movimentata. La Lazio si presenta come la squadra
attualmente più in forma del campionato. Per contro, noi non abbiamo del tutto
superato l’emergenza-infortuni, anche se domani recuperiamo quattro elementi
preziosi della formazione di base. E comunque non saremo un agnello
sacrificale: Sinisa è pur sempre Sinisa ( e ci tiene da matti a non sfigurare
nel cortile di casa ), e un precedente molto particolare, sia pur disputato al
Dall’Ara, racconta di uno scalcinato Bologna prossimo a scaricare il mister
Arrigoni ( la settimana seguente, incassando 5 pappine a Cagliari ), che in
quel frangente rifilò tre schiaffoni ad una Lazio fino a quel momento capolista
indiscussa del torneo. Non aggiungo altro, buona partita a tutti.
Paolo Milito
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