Dopo il pirotecnico pareggio ottenuto a Roma contro la Lazio che ci ha
garantito la salvezza, e in attesa di conoscere con certezza le nostre
prospettive future, ci accingiamo a ricevere la visita a domicilio del Napoli
di Carletto Ancelotti, per tentare di
concludere alla grande un campionato a due facce, che ci ha visti protagonisti
nel male e poi nel bene. Nelle ultime ore Sinisa Mihajlovic è tornato a
ricordare le vicende che lo avevano allontanato dal Bologna dieci anni fa,
confermando di fatto quel che si era sempre sospettato, ovvero che durante l’Era
Menarini chi decideva il da farsi era Luciano Moggi, la cui vicinanza nemmeno
tanto occulta al nostro patron stava per costarci carissima ( leggi
retrocessione a tavolino per rapporti con persona interdetta al mondo del
calcio ). Fra le altre cose, il tecnico serbo ha sottolineato come gli eventi
recenti gli abbiano dato modo di vendicarsi della figuraccia subita all’epoca. Ebbene,
la partita di domani, collocata una volta tanto in giorno e orario appropriati,
gli dà la possibilità di prendere diversi piccioni con una sola fava: in caso
di vittoria raggiungeremmo un clamoroso decimo posto, assolutamente
inimmaginabile al momento in cui era avvenuto il cambio di panchina, che rappresenterebbe
il capolavoro della sua esaltante cavalcata, il record di punti e di
piazzamento della Gestione-Saputo e al tempo stesso una rivalsa verso il mai dimenticato
7-1 che resta la nostra peggior sconfitta interna di sempre. Gli aridi numeri
riferiscono che, sotto le Due Torri, Bologna e Napoli si sono affrontate finora
per ben 68 volte, suddivise fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa
Italia; 33 le vittorie Rossoblù, 19 quelle dei partenopei, 16 i pareggi. Per due
volte ci siamo imposti col punteggio di 5-1: il 1 novembre 1928, in Prima
Divisione, tripletta di Busini III e doppietta di Pitto contro un gol di Attila
Sallustro; il 2 novembre 1997, in Serie A, tripletta di Roberto Baggio e
doppietta di Kenneth Andersson, in risposta al gol iniziale messo a segno da
Roberto Goretti, passato in seguito nelle nostre file. La peggior sconfitta è,
ovviamente, il famigerato 7-1 scaturito la notte del 4 febbraio 2017, generato
da una tripletta di Hamsik, una di Mertens e un gol di Insigne, a cui opponemmo
solo un misero golletto di Torosidis. Per quel che riguarda i pareggi, va sottolineato
che per cinque volte è uscito il 2-2, come purtroppo avvenne il 19 gennaio 2014:
quella sera Rolando Bianchi, sa solo Dio come, segnò entrambi i nostri gol,
inducendo così i dirigenti dell’epoca a non cederlo al mercato invernale e
indirizzando di fatto la squadra verso una rovinosa retrocessione. Domani,
dunque, si affronteranno due squadre libere da condizionamenti di qualsiasi
tipo. Vista la partita spettacolare andata in scena contro la Lazio sotto un
diluvio abominevole, è lecito aspettarsi a questo punto una gara ancor più entusiasmante,
specie tenendo conto dell’obiettivo che Mihajlovic, eccellente motivatore, ha
posto davanti agli occhi dei suoi giocatori. Al futuro ci penseremo da domenica
mattina, sperando che Joey Saputo abbia tratto un buon insegnamento dalle
peripezie appena messe alle spalle. Buona partita a tutti.
Paolo Milito
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