Una delle regole fondamentali non scritte della vita recita che i
conti si fanno SEMPRE con l’oste. Evidentemente questa regola è sconosciuta a
Luca Sgarbi, giornalista sportivo de La7, il quale, a inizio settimana, se ne è
uscito raccontando, virgola più virgola meno, che un non meglio precisato e
innominabile informatore, ben introdotto nei corridoi di Casteldebole, gli ha
riferito quanto segue: è in corso una guerra fredda tra Roberto Donadoni e i
giocatori più pregiati della Truppa Rossoblù, cosa che porterà inevitabilmente,
a giugno, a salutare il tecnico bergamasco nonostante sia coperto da un anno di
contratto. La risposta canadese è arrivata a stretto giro di posta: Joey Saputo
ha ribadito per l’ennesima volta la piena fiducia in Donadoni, e
contestualmente sono emersi malumori sottocutanei e trattative di mercato
relative non solo a Destro o a Masina o all’immancabile Verdi, ma anche a
soggetti che sembravano dover stazionare a lungo sotto le Due Torri, come
Krejci, Nagy o Krafth, tutti, a quanto si è capito, con la valigia pronta. Morale
della favola: verificare SEMPRE le
fonti, prima di fidarsi dell’Informatore Misterioso di turno. Il guaio è che,
spesso, tale informatore neppure esiste, e ci si trova a fare i conti con
considerazioni personali dell’improvvisato cronista di turno spacciate per
notizie di prima mano. Nonostante le smentite da oltreoceano, però, continuano
a rincorrersi sulla stampa locale le voci di contatti fra Bigon, Fenucci e un
gruppo di potenziali nuovi Mister del Bologna. Vabbè, succede di peggio. Preso atto che: 1) anche il C.T. ( commissario traghettatore ) Di
Biagio non ritiene Simone Verdi funzionale alla causa della Nazionale; 2) a
questo punto del programma in Società preferirebbero che Mattia Destro non
segnasse più un gol, in modo da risparmiare i soldi di una clausola
incautamente firmata al momento dell’acquisto a beneficio della Roma; 3) il
tormentone-Verdi ormai somiglia alle bufale di Facebook relative all’ex
Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, nelle ultime ore si sta
delineando in maniera più precisa il percorso relativo alla ristrutturazione dello
Stadio: ferma restando l’ipotesi-Ferrara, praticabile in caso di ormai sempre
più improbabili tempi brevi, i tecnici al soldo di Saputo stanno valutando
varie zone di Bologna in cui allestire uno stadio provvisorio in Ponteggi Dalmine,
sulla falsariga di quanto successo a Cagliari, dove addirittura l’impianto
volante è stato realizzato di fronte a quello effettivo. In conclusione, mi
permetto due parole sulla festa di Beppe Signori: qualcuno ha detto che è stato
un trionfo della nostalgia; a mio avviso, invece, il bagno di folla ottenuto
dai nostri due Capitani ( l’altro è Di Vaio ) deve servire da stimolo alla
dirigenza attuale, per fare in modo da affidare le sorti della nostra squadra
ad un altro condottiero di simile caratura. E adesso, sapendo che Mirante ha
rimediato un turno di squalifica in un momento in cui Da Costa è ancora alle
prese con problemi di salute, prepariamoci a ricevere la visita della Roma. Buona
domenica a tutti.
Paolo Milito
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