La piccola Atalanta da anni, ormai, non è più una sorpresa, ma una consolidata realtà del panorama calcistico italiano. Per questo giro, ce la troviamo di fronte al ritorno dalla scellerata trasferta ferrarese, con cinque punti in classifica in più rispetto ai nostri eroi, col dente ancora avvelenato per la doppia rocambolesca eliminazione dalle coppe internazionali e dalla Coppa Italia ( non so a voi, ma a me ricorda una squadra che nell’aprile 1999 … ) e quindi concentrata con la massima attenzione esclusivamente sulle vicende del campionato. Tra Serie A, Serie B e Coppa Italia, al Dall’Ara si contano ben 55 precedenti, con un bilancio nettamente favorevole ai nostri colori: 33 vittorie Rossoblù, 8 dei bergamaschi e 14 pareggi. Per due volte ci siamo travestiti da rullo compressore, fissando il risultato sul 5-0: il 29 maggio 1960, doppietta di Sergio Campana e gol di Fascetti, Demarco e Pivatelli; il 7 gennaio 1968, doppietta di Ezio Pascutti accompagnata dai gol di Tentorio, Perani e Fogli. Comunque l’Atalanta non è rimasta sempre con le mani in mano: l’11 settembre 1949, prima giornata di quel campionato, i bergamaschi ci travolsero con un pirotecnico 6-2, dovuto alla tripletta di Hansen, alla doppietta di Soerensen e al gol di Randon, a cui replicammo coi golletti di Cappello e Mike. Quanto ai pareggi, detto di un 4-4 maturato in un allucinante turno di Coppa Italia il 19 novembre 1997 e dovuto al computo della lotteria dei rigori, per due volte il risultato finale è stato di 2-2: il 10 novembre 2001, in Coppa Italia, nerazzurri in vantaggio con Comandini, pareggio di Olive, nuovo vantaggio orobico con Rossini e sigillo finale di Claudio Bellucci; il 20 gennaio 2010, invece, nel recupero di una gara rinviata per neve, i nostri eroi si fecero raggiungere da Manfredini e Chevanton vanificando la doppietta iniziale di SuperMarco Di Vaio. E domani? La storia recente ci insegna che il bergamasco e atalantino Donadoni ha debuttato sulla nostra panchina rilevando Delio Rossi e andando incontro a quella che sembrava una sconfitta annunciata, e anche piuttosto pesante, chiudendo invece con una clamorosa affermazione. Dunque, come sempre, meglio non fasciarsi la testa prima di essersela rotta. Certo, quando vedi Destro impegnarsi con tutta l’anima per polverizzare il record negativo di Rolando Bianchi ( capace, nel diluvio di Reggio-Sassuolo del 2013, di farsi scivolare addosso un pallone che chiedeva solo di essere appoggiato nella porta vuota ) e riuscirci in pieno, non sei certamente portato all’ottimismo. Consoliamoci pensando che Joey Saputo, contrariamente alle proprie abitudini, si è trattenuto a Bologna e sarà presente in tribuna anche domani, oltretutto dopo essersi sbilanciato verso traguardi leggermente più ambiziosi di quelli ai quali ci aveva fin qui abituato ( ha chiesto espressamente a Bigon & C. di indicargli i nomi di giocatori adatti a conquistare almeno 50 punti a campionato, in modo da poter “ rischiare “ di giocare le Coppe Europee ). Tutto ciò non basta a cavare sangue dalle rape, ma è comunque il buon inizio di un cammino che vuole essere più confortante rispetto ai trascorsi più recenti. A sistemare Destro ci si penserà. Buona partita a tutti.
Paolo Milito
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