Paolo Milito
Una lettera aperta alla nostra squadra del cuore... Per parlare, capire, confrontarci ed essere uniti... Senza alcuna ambizione, ma solo per amore... Noi ci siamo, ragazzi, siamo sempre presenti... Lottiamo, corriamo e soffriamo con voi... Perchè sempre e comunque FINO ALLA FINE, FORZA BOLOGNA!!!
Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
sabato 5 dicembre 2015
ASPETTANDO IL NAPOLI.
Fra
Serie A, Serie B e Coppa Italia, Bologna e Napoli si sono affrontate finora per
ben 65 volte. Il bilancio racconta di 31 vittorie Rossoblù, 17 del Napoli e 17
pareggi. La nostra vittoria più robusta risale al 2 novembre 1997: quel giorno
vincemmo 5-1, con tre gol di Roby Baggio e una doppietta di Kenneth Andersson,
in risposta al gol con il quale il futuro Rossoblù Goretti aveva portato in
vantaggio i partenopei nel primo tempo. I nostri avversari, invece, lasciarono
il segno in modo particolare il 16 settembre 1951: alla seconda di campionato,
ci inflissero un sonoro 4-1, nel quale anche il nostro misero golletto scaturì
da un autorete. Da ricordare, per diverse ragioni, altre due giornate: quella
del 6 maggio 2012, partita vinta dal Bologna per 2-0, ultima di Marco Di Vaio
al Dall’Ara con la nostra maglia, con tanto di rissa finale dovuta al fatto che
quel punteggio escludeva il Napoli dalla successiva Champions League, e quella
del 19 gennaio 2014, non tanto per il risultato finale di 2-2 quanto perché la
doppietta realizzata quel giorno da Rolando Bianchi convinse i dirigenti di
allora a non disfarsi dell’attaccante bergamasco, gettando di fatto le basi per
la retrocessione verificatasi poi alla fine di quel campionato. La tradizione,
dunque, dice Bologna. La realtà è leggermente diversa: il Napoli di Sarri è
lanciatissimo al comando della classifica, noi siamo reduci dal primo passo
falso dell’Era-Donadoni. È vero, possiamo appoggiarci alle attenuanti derivanti
da un arbitraggio non proprio impeccabile, ma dal punto di vista strutturale
sabato scorso troppe cose non hanno funzionato. Trovatosi privo di Destro,
Donadoni ha dovuto fare i conti con la mancanza di un altro attaccante vero;
non essendo riuscito a pungere nei tentativi di penetrazione messi in atto, il
Bologna ha poi pagato duramente le conseguenze di pochi episodi negativi, come
la mancata concessione del rigore in occasione del fallo subito da Mancosu, il
gol di Belotti viziato da un evidente fallo di mano e il retropassaggio di
Maietta da cui ha preso spunto il gol di Vives. A cominciare da domani,
dobbiamo cercare soprattutto di contenere i danni, in attesa dell’ormai
imminente mercato di gennaio, nel quale saluteremo qualche elemento inutile
alla causa per fare spazio a gente, si spera, più efficace oltre che esperta (
finora girano i nomi di Cassano, Borriello e Floccari, ma non escludo che
Corvino stia meditando qualche colpo dei suoi, per tacere dell’autocandidatura
di Pablo Osvaldo, intenzionato a tornare in Italia per ragioni sentimentali ). Quanto
messo finora in mostra dal Bologna di Donadoni, comunque, mi autorizza a
fidarmi del tecnico bergamasco: sono sicuro che domani, a prescindere dal
risultato, non saremo una semplice e comoda vittima sacrificale.
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