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venerdì 7 novembre 2014

Aspettando il Carpi

Questo campionato di Serie B ci sta riservando tante sorprese. Una di queste è senz'altro il fatto di doversi giocare il primo posto in classifica contro il Carpi di Castori. La partita, comunque, non è una novità assoluta: in occasione del secondo " giro di valzer " in Serie C i Rossoblù hanno ricevuto due volte la visita dei cugini carpigiani, vincendo entrambe le gare ( 1-0 nel 1993 e 3-1 l'anno successivo ). Nei suoi centocinque anni di storia, l'attuale capolista del campionato cadetto aveva sfiorato l'approdo in Serie B nel 1997, mancando la promozione di un soffio dopo aver disputato i play-off. Superato un fallimento ed una fusione con un'altra squadra della zona, i carpigiani hanno avviato, dal 2010, una serie positiva che li ha portati in Serie B nella primavera del 2013. Ottenuta una decorosa salvezza al termine del campionato scorso, i nostri avversari hanno apportato pochi ma oculati ritocchi al telaio esistente; inoltre hanno beneficiato dell'esplosione dell'attaccante nigeriano Mbakogu, che li ha trascinati in vetta alla classifica. Uno scontro di vertice del tutto inatteso, quindi, a cui il Bologna si avvicina reduce dalla travagliata sconfitta di Livorno, maturata in uno scellerato finale. Diego Lopez, con la sua calma proverbiale, cerca di mantenere i giocatori concentrati ( va comunque sottolineato che i cambi, nei dieci minuti finali di Livorno, li ha sbagliati lui ), puntando a considerare quello di sabato scorso un semplice incidente di percorso. Non ci sarà Buchel, assenza pesantissima; in compenso, tornerà tra i pali Coppola e saranno almeno in panchina Diego Perez ed Improta, alla sua prima convocazione. In particolare, il nostro mister dovrà trovare un valido supporto per Cacìa, essendosi infortunato nelle ultime ore anche Acquafresca; a mio avviso, non dovrebbe essere un grave danno l'assenza, causa convocazione in Nazionale, dell'inconsistente Garics. Sul fronte extra-calcistico, si alternano luci ed ombre. Joe Tacopina, rientrato in Italia, ha rinviato per due volte il CDA, in attesa che Claudio Fenucci  rescinda il contratto con la Roma incassando la relativa buonuscita, e che torni a Bologna Joey Saputo, il quale ha rinviato a sua volta il viaggio per sopraggiunti impegni personali; Super Joe, comunque, ha ottenuto un nuovo personale trionfo al concerto di Cesare Cremonini, dopo aver messo a segno un altro colpo da maestro regalando ad ogni giocatore una copia del libro uscito in occasione del Centenario, in modo da far comprendere appieno a ciascuno l'importanza della maglia indossata. Filippo Fusco, a mezzo stampa, ha esternato un po' di fastidio di fronte alla prospettiva di dover lavorare in coppia con Pantaleo Corvino, la cui nomina a DS è caldeggiata da Saputo a prescindere dalla permanenza dell'avvocato napoletano nei quadri del Bologna. Inoltre, bisogna fare i conti con i nuovi sviluppi dello scandalo-scommesse. A quanto si è capito, finora gli inquirenti si basano su delle intercettazioni telefoniche, il cui contenuto, però, potrebbe essere un millantato credito: va tenuto presente che il principale protagonista di quei colloqui è Manlio Bruni, il commercialista di Beppe Signori. Ora, in mancanza di prove certe, finchè si va avanti con una parola contro un'altra parola, permettetemi di avere dei dubbi. Soprattutto mi domando perchè venga tirato in ballo Marco Di Vaio, per una vicenda che risalirebbe al 2011, solo ora che è destinato a diventare un dirigente di quel Bologna a stelle e strisce che ha portato una ventata di aria nuova rispetto ai tempi grami del recente passato. Certo, ho ben presenti nella memoria le vicende che in epoche precedenti ci hanno portato a subire squalifiche e penalizzazioni pesanti, non sono disponibile a mettere la mano sul fuoco a priori per nessuno, ma la tempistica della vicenda mi lascia un tantino perplesso. In parole povere: è vero che nel 1980 i giocatori si vendevano le partite; ricordatevi, però, che nel 1964 fu messo in piedi uno squallido teatrino al termine del quale vincemmo uno Scudetto ma perdemmo il più grande Presidente della nostra storia. E adesso, sotto col Carpi !!!


Paolo Milito



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