Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

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Il Bologna è la squadra del mio cuor...

giovedì 18 settembre 2014

Due diligence, ossia?

Parliamoci chiaro: io spero con tutte le mie forze che il Bologna possa uscire da questa situazione nerissima e tornare nell'Olimpo che le spetta di diritto!
Detto questo, è bene chiarire alcune cose!
L'espressione inglese due diligence identifica il processo investigativo che viene messo in atto per analizzare valore e condizioni di un'azienda, o di un ramo di essa, per la quale vi siano intenzioni di acquisizione o investimento.
Viene anche usata per le investigazioni su dipendenti di un'azienda (o candidati all'assunzione) per valutarne affidabilità, moralità ed eventuali pregiudiziali.
In finanza la due diligence indica quell'insieme di attività svolte dall'investitore, necessarie per giungere ad una valutazione finale, analizzando lo stato dell'azienda, compresi i rischi di eventuale fallimento dell'operazione e delle sue potenzialità future.
Consiste inoltre nell’analisi di tutte le informazioni relative all’impresa oggetto dell'acquisizione, con particolare riferimento alla struttura societaria e organizzativa, al business e al mercato, ai fattori critici di successo, alle strategie commerciali, alle procedure gestionali e amministrative, ai dati economico-finanziari, agli aspetti fiscali e legali, ai rischi potenziali, ecc.
L'espressione due diligence viene, in realtà, dal latino "debita diligentia", cioè investigazione condotta con la diligenza dovuta al caso specifico.
Non possiamo proprio definirlo un pro-forma...
Non possiamo prendere tutto questo alla leggera...
Non possiamo credere che sarà tutto facile...
Joe Tacopina, italo-americano e rappresentante di una cordata pronta a salvare il Bologna!
Joe Tacopina, vegano (immensa stima!!!), amante del lambrusco, cattolico praticante e padre di cinque figli (assoluta immensa stima!!!)!
Joe Tacopina, innamorato di Bologna perchè "le vostre non sono città come le altre, sono musei all’aperto, tesori da custodire".
Joe Tacopina è l'amico americano...
Perchè allora mi sono permessa, distruggendo sogni di gloria e digestioni varie, di dire che trovavo più affidabile la cordata gestita da Salvatore Bagni?
Solo ed esclusivamente per una questione di silenzio!
Se io, imprenditore, decidessi di comperare un'azienda, non andrei a raccontarlo subito ai giornalisti, ma terrei il tutto il più segreto possibile...
La mia mente è andata subito a Taci, che dichiarò ai quattro venti che avrebbe comperato il Bologna... e non se ne fece nulla!
La paura è solo questa: se dopo tutta questa pubblicità non dovesse andare in porto l'affare, ci ritroveremmo sull'orlo del fallimento, pronti a svendere al primo offerente, come successe a Cazzola che lasciò tutto in mano ai Menarini...
E sappiamo tutti fin dove siamo arrivati!
A Joe Tacopina lascio tutto il beneficio del dubbio proprio perchè, in quanto italo-americano, probabilmente gli piacciono gli ingressi trionfali...
Mi auguro solo che il Bologna non debba soffrire nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto!
Sono stata attaccata perchè ho pubblicamente dichiarato che, prima di comprarci, i "cordatari" e Tacopina in primis guarderanno e valuteranno i conti non pagina per pagina, ma riga per riga e quadretto per quadretto, perchè hanno l'obbligo di sapere di tutto e di più!
E andranno indietro un bel po' perchè, dovessero comprare, sarebbero loro i responsabili anche di azioni commesse da altri in passato.
Nessuno può permettersi di metter loro fretta perchè non è semplice come sembra.
Siamo solo all'inizio, quindi, e, come purtroppo succede in ogni azienda, specialmente in quelle calcistiche, se dovessero saltar fuori delle irregolarità irreparabili, sarebbero guai!
Se con 40 milioni si fosse andati in patta e si fosse risolto il problema, non lo avrebbero già fatto?
A chi mi dice che non posso affermare che ci sia qualcosa di torbido nei conti posso solo rispondere che non è nemmeno vero il contrario!
Nessuno di noi sa e saprà mai come stanno realmente le cose, a meno di non essere fisicamente presenti alla trattativa, cosa che mi sembra improbabile...
E, dovesse anche capitare, ci sarebbero da firmare una montagna di moduli che obbligherebbero alla riservatezza e alla non divulgazione.
Possiamo solo stare calmi e pazientare...
Non è una questione di ""gufaggine", ma di semplice realismo!
Quello che conta davvero è il bene del Bologna, e non mi stancherò mai di ripeterlo: chiunque possa contribuire è il benvenuto!
Alessandra Sportelli Negrini


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