Paolo Milito
Una lettera aperta alla nostra squadra del cuore... Per parlare, capire, confrontarci ed essere uniti... Senza alcuna ambizione, ma solo per amore... Noi ci siamo, ragazzi, siamo sempre presenti... Lottiamo, corriamo e soffriamo con voi... Perchè sempre e comunque FINO ALLA FINE, FORZA BOLOGNA!!!
Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
sabato 24 maggio 2014
Disastro totale
Tira davvero una brutta aria. Dopo il CDA di giovedì, le prospettive appaiono chiare e negative. Entro il 31 maggio devono saltar fuori 6.5 milioni di euro per pagare Irpef e stipendi di febbraio-marzo; se ciò non accadesse, arriverebbero due punti di penalizzazione, da scontare nel prossimo campionato, a prescindere dalla categoria. Il 12 giugno, data fissata per l'assemblea degli azionisti, servirà l'innesto di almeno 12.5 milioni nel capitale sociale, pena il fallimento della Società. E qui, purtroppo, bisogna fare i conti con diversi esponenti della carta stampata e della TV, i quali finiscono per dare ragione agli ultras di Beata Gioventù: per la smania di fare uno scoop finiscono per confondere le idee, e creare un clima di agitazione del tutto controproducente. Dunque, andiamo per gradi. Per nostra fortuna, Massimo Zanetti ha deciso di passare sopra all'ingaggio di Filippo Fusco ed alla scoperta della vera identità del collaboratore di Guaraldi presente all'incontro di Treviso, rinviando a tempi futuri la risoluzione di eventuali questioni, e ribadendo la ferma volontà di salvare il Bologna.Inoltre, di fronte al moltiplicarsi di voci incontrollate, arrivate a raccontare dell'esistenza di un buco di bilancio pari addirittura a 70 milioni, lo stesso Zanetti ha telefonato personalmente ad un giornalista bolognese, bacchettandolo per l'accaduto e precisando che l'ammanco ammonta a circa 39 milioni. Veniamo alla questione-fallimento. E' stato detto che non ci sono più i tempi tecnici per il fallimento pilotato. Errore: in realtà la legge prevede che, in caso di fallimento pilotato, i soci del club fallito non possono in alcun modo acquisire il controllo della nuova Società, ne' totalmente ne' parzialmente, per cui Zanetti dovrebbe restare obbligatoriamente fuori dai giochi. Per quanto riguarda la categoria, tanti parlano a vanvera prospettando addirittura di ripartire dalle serie dilettantistiche. A dire il vero esiste ancora il Lodo Petrucci, di cui il Bologna, contrariamente a quanto si disse nel 2010, ancora non ha beneficiato: se fosse stato applicato allora, avremmo fatto la fine dell'attuale Nocerina, con tutte le partite perse a tavolino e retrocessione d'ufficio. Per cui, in caso di fallimento, si ripartirebbe da una categoria più in basso rispetto al titolo sportivo, quindi, nel nostro caso, dalla Lega Pro. La situazione potrebbe degenerare nel caso in cui non si trovassero, entro il 30 giugno, gli 800.000 euro necessari all'iscrizione al campionato: in quel caso sarebbe comunque necessario costituire una nuova Società, ma la categoria di appartenenza dipenderebbe dalle disponibilità finanziarie, ovvero dalla presenza di soldi in cassa utili a pagare l'iscrizione ( ovviamente meno soldi ci saranno più bassa sarà la categoria ). Insomma, i commercialisti di Zanetti stanno conducendo un lavoro a tutto campo, non trascurando nessuna ipotesi, nell'intento di favorire il ritorno alla presidenza del re del caffè e al tempo stesso di non fargli sprecare inutilmente del denaro. Per finire, due episodi che non so se definire grotteschi o sconcertanti, ma che danno la misura delle difficoltà in cui il Bologna si dibatte attualmente. Il primo: ieri pomeriggio la Società decide, di punto in bianco, che l'allenamento in corso sarà l'ultimo prima della chiusura della stagione, inizialmente prevista per il 31 maggio; questo per risparmiare qualcosa sulle spese varie legate all'utilizzo del Centro di Casteldebole. I pochi giocatori rimasti dopo le varie partenze per i ritiri pre-mondiali decidono allora di omaggiare lo scarso pubblico presente di maglie, tute e palloni. Risultato: in serata è stato loro comunicato che a ciascuno verranno tolti dalla busta-paga di maggio 105 euro, per risarcire la Società del danno arrecato. Come se non ci fosse uno sponsor tecnico !!! Veniamo al secondo: nella giornata di ieri è comparsa, sul sito ufficiale del BFC, una nota che ricordava il quarantesimo anniversario della vittoria in Coppa Italia. Ebbene, la ricostruzione dell'evento lasciava un tantino a desiderare: si sosteneva che, nella vittoriosa finale contro il Palermo, il risultato di 1-1 fosse maturato nei tempi supplementari, dopo 90° a reti inviolate. Io, quel giorno, ero lì, fra il pubblico dello Stadio Olimpico di Roma, circondato da tanti Tifosi Rossoblù ( si parla di migliaia di persone, non gli eroici quattro gatti che seguono le trasferte dei giorni nostri ), e posso garantire che il Palermo passò in vantaggio al 18° con Magistrelli, mentre noi pareggiammo al 90° grazie ad un rigore procurato da Giacomino Bulgarelli e realizzato da Beppe Savoldi. Nei supplementari il bombardamento rosanero alla porta di Buso non produsse effetti ed ai rigori il Bologna vinse 5-4. Dopo essermi consultato con alcune persone che, avendo assistito alla partita, mi hanno confermato l'esattezza dei miei ricordi, mi sono permesso di inviare una mail all'Ufficio Stampa del Bologna, pur sapendo che il suo responsabile si chiama Carlo Caliceti, ovvero uno dei protagonisti del famoso pasticcio-Ibson. Non ho ottenuto alcun riscontro, ne' l'errore è stato corretto, anzi oggi quella nota sembra svanita nel nulla. Lascio giudicare a voi, però, che tristezza !!! Non oso pensare a cosa ci attenda dietro l'angolo. Del resto si sa che per fare una frittata bisogna rompere le uova. Vedremo.
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Davvero una desolazione totale, che fa male al cuore...
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