Dopo il colpo gobbo ottenuto ai danni dell’Inter, il Bologna va a far visita al Torino, squadra contro la quale tradizionalmente vanno in scena sfide memorabili. Il confronto vanta 75 precedenti, ripartiti fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, con 43 vittorie dei granata, 10 del Bologna e 22 pareggi. I numeri dicono che la vittoria più consistente dei padroni di casa è il 6-1 del 4 luglio 1926, che il 19 dicembre 1965 abbiamo trionfato con un sonante 4-2 e che per due volte è uscito il 3-3 finale, il 7 marzo 1937 e il 16 marzo 1975. Domani partiamo dal vantaggio di essere messi meglio in classifica. Sarà bene, comunque, evitare certe dormite collettive che puntualmente intervengono a guastare la festa nelle giornate di vento favorevole; la squadra di Juric non è un ammasso di mezze calzette, e potrebbe approfittare di varchi lasciati inaspettatamente liberi. Per il resto, una volta tanto è tutto OK: il fatto che ogni giorno sia l’allenatore che i giocatori vengano dati in partenza verso lidi ritenuti migliori significa che i Rosiconi Professionisti non sanno più come appigliarsi per esternare il proprio scorno. L’unica cosa che mi preme, è di ricordare a tutti il fatto che i giocatori di questo grandissimo Bologna sono stati scelti da Sinisa Mihajlovic, ad eccezione di Kiryakopoulos. Thiago Motta, comunque, sta facendo cose egregie, tenendo presente che spesso e volentieri si è trovato a dover fronteggiare emergenze terribili riuscendo perfino ad ottenere delle preziose vittorie. Che dire, la strada è ancora lunga, ma i presupposti per concludere la stagione con grandi risultati ci sono tutte. L’essenziale è mantenere i piedi per terra. Con tanti saluti ai Rosiconi.
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