Credo che un regalo più bello non si potesse ricevere!
Grazie di tutto!
Queste sono le risposte che ci piacciono!
Questi sono gli argomenti!
Questo è il mio Bologna!!
Una lettera aperta alla nostra squadra del cuore... Per parlare, capire, confrontarci ed essere uniti... Senza alcuna ambizione, ma solo per amore... Noi ci siamo, ragazzi, siamo sempre presenti... Lottiamo, corriamo e soffriamo con voi... Perchè sempre e comunque FINO ALLA FINE, FORZA BOLOGNA!!!
Credo che un regalo più bello non si potesse ricevere!
Grazie di tutto!
Queste sono le risposte che ci piacciono!
Questi sono gli argomenti!
Questo è il mio Bologna!!
Speriamo proprio di no, però, dopo tre sconfitte consecutive, non è che siamo portati esattamente a pensare in positivo. Paradossalmente, siamo ancora in tempo, vincendo domani, a realizzare il miglior punteggio nel girone di andata da quando si è tornati a 20 squadre in Serie A. Di certo, per la prima volta da quando esiste questo derby 2.0, sarà uno scontro diretto nel vero senso della parola, in quanto abbiamo in classifica gli stessi punti del Sassuolo. La retrospettiva è semplice e veloce, in quanto il match vanta appena sette precedenti, con tre vittorie del Bologna, due del Sassuolo e due pareggi. La nostra miglior partita risale al 24 gennaio 2016: vincemmo 2-0 grazie a Giaccherini e Floccari. Per contro, l’8 novembre 2019 abbiamo incassato un 3-1 dovuto alla doppietta di Caputo e ad un gol di Boga, contro un gol di Orsolini. Dei due pareggi, notevole quello del 28 ottobre 2018: finì 2-2, coi Rossoblù due volte in vantaggio, con Palacio e Mbaye, e raggiunti prima da Marlon e poi, su rigore, da Boateng. E domani ??? Sinisa si è detto soddisfatto dell’atteggiamento tenuto contro la Juve; sarebbe il caso, però, di concretizzare certe situazioni, in quanto i complimenti e gli elogi da soli non portano punti e miglioramenti in classifica. Visto quanto successo nelle ultime tre partite, a questo punto non mi sbilancio in previsioni. Sperando che i nostri baldi giovani non ci riservino un’ultima incazzatura prima di consegnare agli archivi questo contraddittorio 2021. Staremo a vedere. E Buon Natale.
Con una nebbia che si tagliava letteralmente col coltello vado in quel di Bologna, al dall'Ara, a casa... accompagnata da due tifosi avversari dotati di una signorilità e di un rispetto che non ho trovato, invece, tra i "bolognesi" presenti tifanti Juventus (vi garantisco che sentire un bolognese di Bologna che chiede "chi è il numero 9 del Bologna" è aberrante!!!).
Con non poca fatica visiva ho seguito la partita e sinceramente non ho visto tutto questo "non gioco" del Bologna. Ha vinto la Juventus, ma non certo la squadra più forte in campo!Lo ha ribadito Sinisa Mihajlovic in sala stampa: non è una nostra allucinazione, dopo anni e anni di vacche magre siamo in diretta concorrenza con l’odiatissima banda bianconera, alla quale domani pomeriggio potremmo riservare un’adeguata accoglienza. A patto che i nostri eroi riducano all’osso disattenzioni e svarioni. Per tacere di certe sviste arbitrali a senso unico sempre in agguato. Ma andiamo per gradi. La nonna ( o la trisavola ??? ) di tutte le partite vanta, in territorio bolognese, la bellezza di 89 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, ed è una delle poche gare in cui il fattore campo finisce per essere ininfluente: 38 vittorie per la Juventus, 23 per il Bologna e ben 30 pareggi. La nostra vittoria più larga risale al 24 maggio 1931: un bel 4-0, dovuto alla tripletta di Reguzzoni e al tocco finale di Ottani. La vittoria più consistente della Juve è invece il 5-0 ottenuto il 29 ottobre 1950: doppietta di Praest accompagnata dalle reti di Manente, Karl Hansen e John Hansen. Quanto ai pareggi, notevole il 7-7 maturato il 15 ottobre 1958, finale per il terzo posto di Coppa Italia: nei tempi regolamentari era finita 3-3, dopo i rigori si era appunto sul 7-7; da regolamento dell’epoca, a quel punto l’arbitro procedette al sorteggio, che arrise ai nostri colori. Al di là dei semplici numeri, ovviamente ricordiamo con immutato affetto Carletto Mazzone e le mazzate rifilate il 28 novembre 1998 alla Juve di Marcello Lippi, coi Rossoblù in trionfo per 3-0 dopo appena mezz’ora di gioco: segnarono Michele Paramatti, Beppe Signori e Davide Fontolan. Così come non possiamo dimenticare l’infelice serata del 13 aprile 2003, quando, al momento di acciuffare un insperato 2-2, il nostro tecnico Guidolin non trovò di meglio che paragonare la Città di Bologna ad un gigantesco pozzonero … Vabbè, questione di punti di vista. Domani , dunque, riceveremo la visita di una Juve leggermente più scadente rispetto ai livelli dell’ultimo decennio, e potremmo tentare di rifarci dopo le ultime due sconfitte consecutive, maturate comunque in contesti diametralmente opposti. In fin dei conti la squadra è ottima, vanno solo corrette alcune imprecisioni. Insomma: pronostico triplo. Buona partita a tutti.
"Se i tre attaccanti non attaccano, se non si vince un contrasto, se non si fa un dribling e non si attacca, è chiaro che si perdano le partite! Oggi siamo stati mosci, presuntuosi e non abbiamo creato nulla!"
Credo che il Mister abbia riassunto alla perfezione la partita di oggi. Con la Fiorentina, nonostante la sconfitta, quello che avevano preparato in allenamento è stato portato sul campo e la differenza si è vista! Oggi, nonostante si fossero preparati, in campo non hanno giocato! Non ci hanno neanche provato! La differenza nell'atteggiamento è fondamentale!Dopo aver fatto la felicità di Maleh, compaesano di Giacomino Bulgarelli dal nome fuorviante e ingannevole, il Bologna riparte dalla sponda granata di Torino, ancora una volta alle 12.30, ancora una volta col conforto della diretta SKY, nel tentativo di mettere subito alle spalle la sconfitta nel Derby dell’Appennino e consolidare la posizione in classifica in prospettiva europea. Il confronto vanta qualcosa come 74 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. 42 le vittorie del Toro, 10 quelle Rossoblù, ben 22 i pareggi. La vittoria più larga dei padroni di casa risale al 4 luglio 1926: finì 6-2, cinque gol di Janni ed uno di Baloncieri contro i nostri Tarabusi ed Urik. Il nostro maggior trionfo è invece il 4-2 ottenuto il 19 dicembre 1965: per noi a segno Haller, Furlanis, Micelli e Nielsen, per loro Meroni e Orlando. Per due volte è finita 3-3: il 7 marzo 1937 ( gol di Buscaglia, Galli e autogol di Allasio per il Torino, gol di Maini, Raffaele Sansone e autogol di Gasperi per noi ) e il 16 marzo 1975, quando replicammo alla tripletta di Paolo Pulici con una doppietta di Fausto Landini e un gol di Beppe Savoldi. Domani, ancora una volta contro un pezzo del passato di Sinisa Mihajlovic, andiamo a far visita ad un avversario che in classifica ha cinque punti meno di noi, ma tradizionalmente ostico e spigoloso. Senza dimenticare l’interminabile strascico dello Scudetto 1927: due anni fa, di questi tempi, il presidente federale Gravina, dopo un secolo di immobilismo, si era impegnato a risolvere la questione “ entro la fine delle festività “; purtroppo non aveva specificato di quale anno, ragion per cui siamo ancora in attesa. Con gli amici di Futuro Rossoblù nel frattempo avevamo chiesto spiegazioni, ma la risposta della FIGC è stata molto evasiva e sfuggente: hanno accampato la scusa della pandemia ( scoppiata DOPO, non PRIMA della fine delle festività 2019 ), evitando di rendere conto della possibile causa del nuovo stop, ovvero l’assurda proposta di assegnare mezzo Scudetto a ciascuna delle parti, che se da un lato serviva ad ingraziarsi Urbano Cairo, editore della Gazzetta dello Sport, dall’altra avrà sicuramente irritato la dirigenza del Bologna, pur essendo mancata una comunicazione ufficiale al riguardo. Vabbè, pensiamo al calcio giocato e andiamo a Torino, nella speranza di vedere tra i pali lo Skorupski fenomenale autore di paratissime da tre punti contro la Roma anziché quello da calci-nel-culo che ha provocato il rigore che ha dato la vittoria alla Fiorentina. Sperando nel fondamentale recupero di Arnautovic. E in attesa del ritorno di Dominguez, assente per squalifica. Buona partita a tutti.
Dopo aver bastonato, a metà settimana, la squadra che lo portò per prima in Italia, Sinisa Mihajlovic ritrova, nell’anticipo scomodoso del mezzogiorno di domani ( per fortuna in diretta su SKY ), un altro pezzo del proprio passato, per dar vita al tradizionale Derby dell’Appennino, ma anche delle proprietà nordamerikane. Il confronto vanta la bellezza di 76 precedenti, suddivisi fra Prima Divisione, Serie A e Coppa Italia, con 29 vittorie del Bologna, 18 della Fiorentina e 22 pareggi. La nostra vittoria più robusta è il 5-3 ottenuto il 5 gennaio 1941: doppietta di Puricelli e reti di Reguzzoni, Andreoli e Biavati, contro i gol di Di Benedetti e Menti II e un autogol del nostro Pagotto. Per contro, la Fiorentina ci rifilò un sonoro 4-0 il 5 aprile 1959, grazie alla tripletta di Petris e al sigillo finale di Hamrin. Per quel che riguarda i pareggi, per ben due volte è finita 3-3: il 21 maggio 1961, doppietta di Pascutti e gol di Vinicio contro una doppietta di Hamrin e un gol di Milan, e lo scorso 2 maggio, coi viola per tre volte in vantaggio con Vlahovic, Bonaventura e ancora Vlahovic e per tre volte raggiunti da Rodrigo Palacio, che con quella tripletta ha stabilito un record, diventando il più anziano giocatore a mettere a segno una tripletta in Serie A. Domani riceveremo la visita di una squadra che ha gli stessi nostri punti, e nella stagione corrente ha effettuato un percorso molto simile al nostro. In sala stampa Sinisa ha invitato tutti a mantenere i piedi per terra, ma è chiaro che, dopo le ultime due vittorie consecutive, ci aspettiamo tutti un ulteriore passo in avanti verso la realizzazione di un sogno che, alla fine della famigerata partita di Coppa Italia con la Ternana, non sarebbe passato neppure per l’anticamera del cervello di nessuno di noi. Avanti con giudizio, dunque, e aspettarsi belle notizie a questo punto è lecito. Buona partita a tutti.