… dall’ira funesta di Sinisa, che in Coppa Italia aveva già fatto fuori il Pisa !!! … A parte gli scherzi, nemmeno il tempo di incazzarsi per lo sconcertante esito della trasferta romana, sul quale mi soffermerò fra poco, che ci troviamo a debuttare in Coppa Italia ricevendo la visita della Reggina. Tolto il primissimo contatto, risalente a fine Anni ’60, il confronto ha radici relativamente recenti, dalla metà degli Anni ’90. L’ultimo confronto risale al disgraziatissimo 2005, in Serie A. Al Dall’Ara le due squadre si sono affrontate per otto volte, spalmate fra Serie A, Serie B e Coppa Italia, con quattro vittorie Rossoblù, due dei calabresi e due pareggi. La nostra vittoria più robusta coincide con il primo confronto in assoluto, in Coppa Italia, il 17 gennaio 1968: un bel 4-0, grazie alla doppietta di Carminati ed ai gol di Romano Fogli e Marino Perani. Il 24 maggio 2003, invece, in Serie A, la Reggina ha vinto 2-0 con gol di Bonazzoli e Di Michele. Il 4 aprile 2004, poi, sempre in A, il pareggio più spettacolare, un 2-2 dovuto al doppio vantaggio di Di Michele e Stellone a cui replicammo con Locatelli e Bellucci. Dunque, in base ai precedenti, non dovremmo avere problemi a superare il turno di Coppa. Sarà una buona occasione per tastare il polso alla truppa e ripartire di slancio dopo la sconcertante serata sulla sponda laziale di Roma. Nei vari commenti sui social, ho notato alcune prese di posizione del tutto fuori luogo contro Saputo e Sinisa. No, ragazzi cari, NO !!! Stavolta la squadra, a parte l’erroraccio di Danilo, ha giocato una signora partita. Il problema sono stati i signori direttori di gara, che si sono comportati come se i nostri avversari fossero vestiti di maglie a strisce bianconere, producendosi in un’allegra e disinvolta interpretazione del VAR. Per come la vedo io, se l’occhio elettronico stabilisce, dopo otto minuti e dopo che il gioco era ripreso, che il nostro vantaggio era da annullare, dovrebbe essere determinante anche per farci battere il sacrosanto rigore che ci sarebbe spettato nel concitato finale di gara. Non mi pare proprio il caso di rinfacciare a Saputo piumini, piumoni e giacche a vento varie; al massimo, gli si può rimproverare un comportamento un po’ troppo cordiale, verso personaggi del Palazzo che, dall’alto del proprio potere economico, potrebbe tranquillamente prendere a calci esattamente come fanno i vari Agnelli, De Laurentiis e Cairo. A proposito del quale, faccio notare, se a qualcuno fosse sfuggito, che dopo il pianto greco della serata dei Gazza Awards lo scorso dicembre è riuscito a bloccare, per l’ennesima volta, l’assegnazione al Bologna dello Scudetto 1927, che ormai anche il presidente Gravina dava per certa e imminente. La squadra ha dimostrato di esserci, Sinisa ha corretto gli errori emersi in difesa contro il Sassuolo, impostando De Silvestri in modalità-Lyanco, e senza certe sviste arbitrali a senso unico saremmo potuti tornare da Roma con in tasca almeno un punto. Andiamoci piano con le contestazioni, riservandole a chi se le merita. Per domani sono fiducioso: non credo che Sinisa si lascerà scappare l’occasione di rimettersi in carreggiata. Buona partita a tutti.
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