Secondo qualche
osservatore più beninformato di qualcun altro, questo è, in sostanza, Joey
Saputo. Ma sarà poi vero ? Di certo, in questi primi quattro anni di “ regno “
il magnate italo-canadese ha badato più alla sostanza che all’apparenza,
destinando robuste somme al saldo delle pendenze finanziarie che da troppo
tempo zavorravano il Bologna e tirando al risparmio in sede di calciomercato. Non
essendo troppo addentro all’ambiente calcistico italiano, Joey deve essersi
fidato un po’ troppo delle segnalazioni ricevute da collaboratori incaricati a
tale scopo, imboccando dei percorsi non sempre felicissimi che ci hanno portato
a rischiare, a metà della stagione appena conclusa, un nuovo crollo in
verticale. A quanto pare, gli schiaffoni presi hanno avuto un effetto salutare:
Joey Saputo si è impegnato personalmente per trattenere a Bologna Sinisa
Mihajlovic, accettando poi, dietro le insistenze del tecnico serbo, di
affiancare, anziché rimpiazzare, Walter Sabatini a Riccardo Bigon. Ciò è
avvenuto perché Sinisa, evidentemente, ha ritenuto che la spaventosa situazione
ereditata in gennaio fosse imputabile soprattutto a Pippo Inzaghi piuttosto che
al dirigente veneto. Negli ultimi giorni ci sono stati diversi movimenti sul
mercato, in particolar modo sono arrivati un giovane olandese e un
centrocampista giapponese molto quotato in patria, che sembrano promettere una
stagione decisamente meno angosciante della precedente. Certo, finchè dura il
periodo delle trattative, dobbiamo rassegnarci ai sensazionalismi di certi “
artisti della penna “ che, dovendo sfamare le rispettive famiglie, si impegnano
al massimo per incrementare le vendite dei giornali di appartenenza; ecco
quindi che un giorno De Rossi va alla Fiorentina, il giorno dopo al Milan, il
terzo alla Samp e il quarto agli Impact di Montreal. Poi, magari, finirà come
nel 2012, che alle 19.15 dell’ultimo giorno, come avvenne per Gilardino, uno
qualsiasi dei nostri dirigenti formalizzerà un accordo in realtà raggiunto già
da mesi ( quella volta fu Massimo Zanetti che incautamente, in giugno, di fatto
anticipò l’arrivo in Rossoblù del Violinista Errante, ma stranamente quell’intervista,
forse perché uscita all’inizio di una torrida settimana di giugno, fu letta in
tutto da tre persone, fra le quali il sottoscritto ). Potrebbe pure succedere,
invece, che a fine mercato arrivi qualche altro grosso nome, magari un po’ a
sorpresa, o che Mattia Destro riesca a
convincere appieno Mihajlovic della propria voglia di fare, o che Santander,
inorgoglito delle attenzioni ricevute dalla Cina ( !!!!! ) azzecchi un exploit
alla maniera di Julio Cruz, che al suo secondo anno bolognese non sembrava
nemmeno un lontano parente di quello che si era visto ai margini del campo
nella stagione precedente. Come finirà? Intanto, Leo Spinazzola ha fatto quello
che prevedevo: dopo aver rifiutato la nostra proposta per ben tre volte nel giro
di una settimana, si è trasferito alla Roma ( è inutile, presso certi
giovanotti non abbiamo sex-appeal ). Ma il mercato è ancora lungo; per nostra
fortuna nel mondo del calcio in tanti conoscono benissimo la nostra storia e la
nostra tradizione, ragion per cui i nostri dirigenti riusciranno sicuramente a
mettere a disposizione di Sinisa una squadra in grado di poter puntare
stabilmente alla parte sinistra della classifica. In attesa di veder realizzato
il famigerato Stadio rinnovato. Buona canicola a tutti.
Paolo Milito