Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 25 maggio 2019

Cuore e orgoglio! ❤💙

Ci siamo! Siamo arrivati all'ultima di campionato e all'ambita rincorsa del decimo posto. Allo scadere del decimo minuto, Sinisa si è già tolto la giacca: il Bologna a centrocampo subisce troppo e c'è troppo spazio per il Napoli!
E allo scadere del primo tempo? Santander e Dzemaili  segnano!!! A soccia: acsé un zuga sol in Paradis (A soccia, che non tradurrò 🤣, così si gioca solo in Paradiso!)!!!
Un gran bel Bologna, niente da dire...
È vero che i rossoblu non sono partiti alla grande, ma dal 25' in poi è dominio assoluto! Due reti nel giro di 2 minuti con Santander, bravissimo a sfruttare l'assist dell'impareggiabile Palacio, e con capitan Dzemaili.
Giudicato regolare il gol del Napoli dopo una lunga consultazione al Var... effettivamente lo era 😔
Grandi applausi all'uscita di Verdi: il passato non si dimentica... e Simone è stato un gran bel passato, contribuendo alla salvezza del Bologna con 10 goals e 10 assists!
Sul fallo fatto su Palacio, però, se non proprio rigore, ci sarebbe stato slmeno un cartellino...
Al 77' torna l'incubo Mertens... 2 - 2 ...
Tutti in piedi per Palacio che esce all'85'!
E Santander segna all'87': 3 - 2!!!!!
E finisce così, con la vittoria del Bologna per 3 a 2!
Un meraviglioso delirio per quest'ultima di campionato!
Come ha detto super Palacio nell'intervista: "se si parte così, come abbiamo finito, si può fare un bellissimo campionato!!!"
Sinisa ha dato coraggio e orgoglio ad una squadra che era destinata alle retrocessione: grazie per sempre! Resta...
Sarebbe davvero meraviglioso rivedere il Bologna al posto che merita di diritto!
P. S. Donadoni disse che se volevamo vedere del bel calcio ci pagava il biglietto per il Real o il Barcellona...
"Siamo tutti a Madrid", caro Donadanni... e a soli 50 km da casa, per quanto mi riguarda...
Si riparte da qui, e sempre Forza Bologna!!!
Alessandra Sportelli Negrini






















venerdì 24 maggio 2019

IL GRAN FINALE.


Dopo il pirotecnico pareggio ottenuto a Roma contro la Lazio che ci ha garantito la salvezza, e in attesa di conoscere con certezza le nostre prospettive future, ci accingiamo a ricevere la visita a domicilio del Napoli di  Carletto Ancelotti, per tentare di concludere alla grande un campionato a due facce, che ci ha visti protagonisti nel male e poi nel bene. Nelle ultime ore Sinisa Mihajlovic è tornato a ricordare le vicende che lo avevano allontanato dal Bologna dieci anni fa, confermando di fatto quel che si era sempre sospettato, ovvero che durante l’Era Menarini chi decideva il da farsi era Luciano Moggi, la cui vicinanza nemmeno tanto occulta al nostro patron stava per costarci carissima ( leggi retrocessione a tavolino per rapporti con persona interdetta al mondo del calcio ). Fra le altre cose, il tecnico serbo ha sottolineato come gli eventi recenti gli abbiano dato modo di vendicarsi della figuraccia subita all’epoca. Ebbene, la partita di domani, collocata una volta tanto in giorno e orario appropriati, gli dà la possibilità di prendere diversi piccioni con una sola fava: in caso di vittoria raggiungeremmo un clamoroso decimo posto, assolutamente inimmaginabile al momento in cui era avvenuto il cambio di panchina, che rappresenterebbe il capolavoro della sua esaltante cavalcata, il record di punti e di piazzamento della Gestione-Saputo e al tempo stesso una rivalsa verso il mai dimenticato 7-1 che resta la nostra peggior sconfitta interna di sempre. Gli aridi numeri riferiscono che, sotto le Due Torri, Bologna e Napoli si sono affrontate finora per ben 68 volte, suddivise fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia; 33 le vittorie Rossoblù, 19 quelle dei partenopei, 16 i pareggi. Per due volte ci siamo imposti col punteggio di 5-1: il 1 novembre 1928, in Prima Divisione, tripletta di Busini III e doppietta di Pitto contro un gol di Attila Sallustro; il 2 novembre 1997, in Serie A, tripletta di Roberto Baggio e doppietta di Kenneth Andersson, in risposta al gol iniziale messo a segno da Roberto Goretti, passato in seguito nelle nostre file. La peggior sconfitta è, ovviamente, il famigerato 7-1 scaturito la notte del 4 febbraio 2017, generato da una tripletta di Hamsik, una di Mertens e un gol di Insigne, a cui opponemmo solo un misero golletto di Torosidis. Per quel che riguarda i pareggi, va sottolineato che per cinque volte è uscito il 2-2, come purtroppo avvenne il 19 gennaio 2014: quella sera Rolando Bianchi, sa solo Dio come, segnò entrambi i nostri gol, inducendo così i dirigenti dell’epoca a non cederlo al mercato invernale e indirizzando di fatto la squadra verso una rovinosa retrocessione. Domani, dunque, si affronteranno due squadre libere da condizionamenti di qualsiasi tipo. Vista la partita spettacolare andata in scena contro la Lazio sotto un diluvio abominevole, è lecito aspettarsi a questo punto una gara ancor più entusiasmante, specie tenendo conto dell’obiettivo che Mihajlovic, eccellente motivatore, ha posto davanti agli occhi dei suoi giocatori. Al futuro ci penseremo da domenica mattina, sperando che Joey Saputo abbia tratto un buon insegnamento dalle peripezie appena messe alle spalle. Buona partita a tutti.

Paolo Milito


lunedì 20 maggio 2019

Grazie ragazzi!!!

Questa Lazio - Bologna sarà una partita che ci farà esplodere il cuore...
Dopo un po' di studio da entrambe le parti, entriamo nel vivo del match!
Sul gol di Correa al 14', M'Baye e Danilo se la sono dormita della grossissima, lasciandolo solo, solino e soletto in area...
Troppi errori banali per un Bologna che subisce il gioco della Lazio e non mostra nessuna determinazione...
Il Bologna cerca di pressare alto, ma i giocatori sono troppo lunghi...
Poli inesistente e Destro non pervenuto!
Si percepiscono agitazione e paura in questa trasferta...
Si chiude con il vantaggio della Lazio la prima frazione del match.
Speriamo nel secondo tempo...
E infatti, nonostante tutto, e magari pensando ad un cross, Poli segna al 50', seguito al 51' da Destro! Bologna in vantaggio: ribaltato il risultato in 60 secondi!
Che continuino ad essere nulli, allora, se questo è il risultato... 😁
Al 58' pareggia Bastos con un pallone imprendibile😔
Orsolini segna al 63': un gol molto bello fatto senza guardare su palla vagante... Dai ragazzi, dai!!!
Niente... una partita stranissima... La Lazio pareggia al 79'...
E così finisce 3 - 3... Alla fine, comunque, il Bologna è salvo con un turno di anticipo... e 3 mesi fa non l'avremmo mai creduto possibile!!
Speriamo di poter tenere a Bologna Mister Sinisa, perchè è riuscito in un'impresa biblica!
Grazie Sinisa! Grazie Ragazzi!
Alé, Forza Bolognaaaa!!!
Alessandra Sportelli Negrini



domenica 19 maggio 2019

L’ULTIMO SCALINO.


La vita, si sa, è fatta anche di porte girevoli, o sliding doors che dir si voglia. Ecco quindi che basta una virgola, o un granello di sabbia, che si sposta in una direzione piuttosto che in un’altra per cambiare completamente il corso della storia. In questi ultimi giorni abbiamo avuto spesso a che fare con ragionamenti del genere: se in Società avessero provveduto a chiamare Mihajlovic all’inizio, anziché alla fine, di gennaio, avremmo potuto disputare la finale di Coppa Italia; se il tizio scellerato che ha dato a Sinisa dello zingaro di m… fosse stato un tifoso laziale anziché un poliziotto, ora saremmo sicuri che il serbo non tornerebbe coi biancocelesti neanche sotto tortura; se nel mondo del pallone non succedessero tante cose strane, tipo un Toro bisognoso di punti UEFA che ne prende inopinatamente quattro dall’Empoli, saremmo già ampiamente salvi. Ma tant’è. Coi se e coi ma la Storia non si fa ( cit. ), ragion per cui meglio rimboccarsi le maniche e scendere sulla sponda biancoceleste di Roma con l’intento di  portare a casa almeno quel punto che metterebbe fine a tutte le beghe e le dissertazioni che ci hanno afflitto nelle ultime settimane. L’occasione è particolare, in quanto, nel terzo lunedi consecutivo di campionato propinatoci da SKY, ci troviamo ad affrontare uno dei pezzi più importanti del passato del nostro allenatore, oltretutto sposato con la figlia di uno storico capo del tifo biancoceleste. Gli aridi numeri dicono che Lazio-Bologna, classica di prestigio del calcio italiano, a Roma è andata in scena per ben 74 volte, suddivise fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia. 36 le vittorie dei padroni di casa, 15 quelle del Bologna, 23 i pareggi. La vittoria più consistente della Lazio è anche la nostra sconfitta più rovinosa di tutti i tempi: un inequivocabile 8-2 risalente al 21 novembre 1948; per i romani andarono a segno Puccinelli ( doppietta ), Penzo ( doppietta ), Nyers II, Gualtieri, Magrini e un autogol di Glauco Vanz, il nostro portiere, mentre Gritti e Bernicchi ci diedero la possibilità di salvare almeno la bandiera. Il 19 gennaio 1941, invece, i Rossoblù travolsero gli avversari con un bel 4-2 dovuto ai gol di Andreoli, Reguzzoni, Puricelli e Biavati a cui replicarono Vettraino e Ramella. Fra i numerosi pareggi spicca il 3-3 del 31 dicembre 1933: doppietta di Fedullo e gol di Schiavio contro i gol dei laziali Buscaglia, De Maria e Guarisi. Domani affronteremo una squadra certamente meglio attrezzata della nostra, ma anche appagata dalla Coppa Italia conquistata in settimana; la convincente vittoria ottenuta contro il Parma ha confermato, semmai ce ne fosse stato bisogno, che Mihajlovic ha svolto un lavoro davvero egregio, e che i nostri adesso non temono più nessuno. A maggior ragione dopo i risultati di oggi, mi aspetto quindi una gagliarda prova dei Rossoblù e di portare a casa almeno il sospirato punto della salvezza. Per il resto, come sottolineato dallo stesso Sinisa in conferenza stampa, basterà aspettare i prossimi giorni, in cui il serbo si confronterà con la Società e deciderà quale strada intraprendere. Le tentazioni ci sono ( vedi Juve e Lazio ), ma con un po’ di accortezza i nostri dirigenti potrebbero riuscire a convincerlo a restare sotto le Due Torri. Staremo a vedere. Meglio se dopo aver spiumato l’Aquila.

Paolo Milito


lunedì 13 maggio 2019

Parmacotta...

Bologna - Parma è stata una bella partita, giocata come si doveva!
Nessuno ha sbagliato niente... 23 tiri in porta... La miglior partita giocata in questa stagione, merito forse dei 4 allenamenti settimanali sul ritmo partita!
Dall’inizio di marzo ad oggi ci sono solo due squadre in tutta Europa che hanno vinto tutte le partite giocate in casa: una è il Barcellona...  L’altra ha sempre la maglia rossoblu, ma è il Bologna!
Da quando è arrivato super Sinisa, 26 punti e calcio spettacolo!
Manca solo un punto per la salvezza che con la permanenza di Inzaghi sarebbe stata impensabile: gli stessi giocatori, che sembravano ectoplasmi, adesso se la giocano alla grande!
La prossima e più importante partita da vincere è riuscire a blindare Sinisa a Bologna!
Forza ragazzi!
Solo un punto!
Alessandra Sportelli Negrini









domenica 12 maggio 2019

IN ATTESA DEL PARMA.

Nel secondo dei tre appuntamenti consecutivi al lunedi ci troviamo ad affrontare un derby contro il Parma. Un po’ perché i crociati sono saliti ai “ piani alti “ solo negli Anni ’70, un po’ per le burrascose vicende che li hanno coinvolti nell’ultimo decennio, il confronto vanta un numero relativamente basso di precedenti, venti, sparsi fra Serie A, B, C e Coppa Italia. Sette le vittorie Rossoblù, contro cinque del Parma e otto pareggi. La nostra vittoria più robusta, in serie B, risale al 25 ottobre 1987: 3-1, gol di Pradella, Pecci e Marronaro, a cui rispose il “ sindaco “ Osio. La vittoria più larga del Parma risale invece al 14 aprile 1991: anche in questo caso 3-1, gol di Alessandro Melli, Grun e Minotti inframmezzati dal nostro Kubi Turkyilmaz. Quanto ai pareggi, spicca il 2-2 maturato il 31 agosto 2003, prima giornata di quel campionato; per noi andarono a segno Guglielminpietro e Locatelli, per i crociati una doppietta di Adriano. Ovviamente, nel bagaglio dei ricordi ha una sua preminenza lo spareggio di ritorno del 18 giugno 2005, deciso da un gol di Gilardino con indosso la maglia sbagliata. Domani i nostri eroi sono chiamati a ripartire dopo il passo falso di San Siro contro il Milan, per mettere al sicuro una salvezza che, comunque, non dovrebbe più essere in discussione. Ancora una volta, in conferenza stampa, Sinisa Mihajlovic ha invitato tutti a pensare solo alla partita, rinviando tutte le dotte dissertazioni sul futuro a quando ci sarà il definitivo conforto della matematica. E così bisogna fare, evitando di perdere tempo in chiacchiere inutili e, per certi versi, possibili fonti di malumori di vario genere. L’unica cosa che è opportuno far notare a chi di dovere è che Sinisa non ne fa tanto una questione di soldi, anche perché la penale incassata dai portoghesi gli consente di sistemare persino i futuri pronipoti, quanto una questione di prestigio. Dovrà essere quindi Joey Saputo a far tesoro delle botte prese in precedenza, e agire di conseguenza. E adesso, battiamo il Parma !!!


Paolo Milito

lunedì 6 maggio 2019

Si continua a soffrire...

Una partita cattiva, molto fallosa e nervosa,  che vede segnare Suso e Borini con gli unici due tiri effettuati dal Milan.
Destro accorcia le distanze con uno dei suoi gol... di quelli che sbagliarli è impossibile (ma in passato è riuscito anche in quello!).
Il Bologna non merita comunque di perdere e l'ovazione è sempre e solo per Palacio che riesce a segnare, anche se in fuorigioco.
Paquetà viene espulso al 75', mz il Bologna non riesce ad approfittare della superiorità numerica.
Quasi gol di Edera al 91'...
Espulso Sansone per seconda ammonizione: quando una partita nasce cattiva, difficilmente finisce bene...
Rosso anche per Danilo, a gioco finito...
L'episodio a favore di un Bologna che non ha meritato di perdere non è arrivato, purtroppo...
Di Bello ha agevolato il Milan in tutti modi in vista di un'ipotetica Champions... e la partita, già difficile, si è infiammata...
La tanto paventata salvezza non è ancora a portata di mano!
Piccola riflessione su Poli, che mi sembra di ricordare abbia giocato decentemente 3 partite in tutto: 3 passaggi sanguinosi a centrocampo, una scivolata nel nulla, galleggia continuamente e perde palla, è perennemente dove non serve, non tiene un pallone, fa fallo da già ammonito e cerca il gol di piattone... Altro? Direi che è sufficiente così...
Dijks, Calabresi e Palacio i migliori in campo!!!
Non fare punti contro questo Milan, però, è da reato penale!
Non si può più perdere! Non si può più sbagliare! Mai, mai, mai, mai cedere alle provocazioni di chi cerca la lite appositamente... E mai, mai, mai, mai più arrivare in fondo al campionato in queste condizioni per colpa della dirigenza...
Stringere i denti e non mollare! Fino alla fine!
Alessandra Sportelli Negrini







domenica 5 maggio 2019

UN PUNTO.

Il primo di tre appuntamenti fissati al lunedi da SKY per realizzare un cosiddetto “ gran finale “ ci porta in casa del Milan, avversario storico e di tutto rispetto, a cui ci legano ricordi a volte esaltanti e a volte anche tragici. Oltretutto si tratta di un altro pezzo importante del passato di Sinisa Mihajlovic, che per quanto sia stato boicottato e disturbato dai dirigenti rossoneri dell’epoca è riuscito comunque ad ottenere dei risultati di un certo spessore, a cominciare dal lancio in prima squadra del giovanissimo Gigi Donnarumma. Ma andiamo per gradi. Fra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa Italia, il confronto vanta, a Milano, qualcosa come 88 precedenti, con 51 vittorie dei padroni di casa, 16 del Bologna e 21 pareggi. Gli aridi numeri raccontano di un 9-1 per i rossoneri, ottenuto il 25 ottobre 1914 in Prima Divisione, così come in Prima Divisione ci fu la sonora vittoria Rossoblù del 5 novembre 1922, un fragoroso 8-0 con Della Valle III autore di cinque gol ( e Alberti che fece gli altri tre ). In un calcio più “ serio “, spiccano il 6-0 a favore del Milan risalente al 12 maggio 1991, e il 3-0 rifilato da Biavati, Schiavio & C. ai padroni di casa il 28 maggio 1933, così come il pirotecnico 3-3 del 17 febbraio 2001, con dedica finale di Giacomino Cipriani all’amico Niccolò Galli scomparso la settimana precedente. Il San Siro rossonero, però, è legato anche ad altri ricordi indelebili della nostra storia, che spaziano dall’entrata criminale di Benetti ai danni di Franco Liguori al missile di Valiani che celebrò degnamente un nostro ritorno ai piani alti, oppure ad una vittoria ai rigori in Coppa Italia in una rigida notte di dicembre del 1995, loro euromondiali e noi aspiranti vincitori del Torneo dei Bar, per finire col tiro al volo di Giaccherini che ci regalò una Befana indimenticabile confezionata da un altro ex rossonero di lusso, Roberto Donadoni. Una partita, dunque, dai precedenti importanti, che dovrebbe quindi prefigurarsi come uno scontro acceso. Le circostanze attuali, però, fanno sì che si riduca tutto ad un punto. Un punto sarebbe prezioso per l’attuale Milan in crisi di identità; un punto sarebbe la certezza quasi assoluta della raggiunta salvezza del Bologna; un risultato positivo per noi, a prescindere dalla consistenza, sarebbe un punto di partenza concreto per poter intavolare un discorso serio con Mihajlovic in prospettiva futura, così come un risultato negativo potrebbe viceversa rappresentare un punto di partenza per una contestazione che porterebbe il tecnico serbo a fare la stessa fine del suo amico Donadoni. Per il resto, io sono orientato ad aspettare la fine del campionato, senza dar troppo spazio alle voci che in questi giorni si rincorrono. Perché se è vero che Sinisa è rimasto soddisfatto del poco soddisfacente Bigon, è altrettanto vero che il dirigente veneto si è macchiato di troppi errori strutturali, che non possono essere cancellati magicamente dalle imprese messe a segno da Sinisa o dalla vittoria dei ragazzini al Viareggio. Così come è vero che Arianna Ferrari ( all’anagrafe Rapaccioni ), moglie di Sinisa, figlia e nipote di storici ultras biancocelesti, avrebbe tutto l’interesse a favorire l’ingaggio del marito da parte della Lazio, ma dovrebbe fare i conti con Igli Tare, un personaggio che a Bologna conosciamo bene, che con Sinisa non si ama e del quale Claudio Lotito difficilmente sarebbe disposto a privarsi. Più concreto, dunque, il rischio che Mihajlovic possa essere irretito da sirene straniere, in particolare britanniche; a mio avviso, però, specie in considerazione della disavventura portoghese in cui il tecnico è incappato ad inizio stagione, potrebbero bastare un leggero ritocco dell’ingaggio ed una consistente ristrutturazione della rosa tale da consentirgli di aspirare, quanto meno, a trascorrere l’intero prossimo campionato nella parte sinistra della classifica, per convincerlo a restare sotto le Due Torri. Staremo a vedere. Per adesso, pensiamo a far bene contro il Milan.


Paolo Milito