A differenza degli ultimi anni, la pausa estiva ha avuto un inizio un
po’ movimentato. Nel giro di un paio di giorni abbiamo assistito all’ ufficializzazione
dell’arrivo dell’olandese Dijks, all’esonero di Roberto Donadoni e ad una
conferenza-stampa tenuta da Joey Saputo e dai risvolti imprevisti e
imprevedibili. In sostanza, quello che per tre anni è stato dipinto come il
figlio mollaccione di un geniale emigrato siculo pescecane ha dimostrato di
essere invece pienamente padrone della situazione, in grado di controllare
anche i minimi dettagli pur vivendo oltreoceano, e oltretutto pronto ad
ammettere i propri errori e a cercare di ricomporre il deteriorato rapporto con
la piazza. Se ne deduce che: da vero gentleman, avendo fatto fuoco e fiamme un
anno fa per non farselo portare via dalla Nazionale, Saputo ha offerto a
Donadoni la possibilità di percepire l’intero ingaggio concordato anziché licenziarlo,
pur ammettendo che tra il girone di andata e quello di ritorno c’è stata un’evidentissima
flessione del rendimento della squadra, meritevole di ben altra ricompensa;
come avevo già accennato, non è detto che si debba per forza salutare Simone
Verdi: un po’ per i buoni rapporti intercorrenti tra Saputo e Mr. Isokinetic,
padre della fidanzata del nostro attaccante, un po’ perché il Presidente si è
reso conto di avere a disposizione un talento attorno a cui, volendo, si
potrebbe costruire qualcosa di interessante, come avvenuto in passato, senza
fare troppi nomi, con un certo Giacomino Bulgarelli e come invece poi non fu
possibile, per sopravvenuta decadenza economica e morale, quando esplosero
Roberto Mancini ed altri due o tre campioncini mandati in giro per il mondo a
fare le fortune di altri clubs; a conti fatti, Saputo preferisce rimetterci
qualche soldo e suddividere in blocchi i lavori dello Stadio, in modo da
ridurre al minimo indispensabile i disagi per la tifoseria; nel corso della conferenza-stampa,
il magnate italo-canadese ha di fatto risposto a TUTTE le domande emerse a suo
carico nel corso della stagione, sia da parte di esponenti della stampa
specializzata ( in particolare Alberto Bortolotti e Gianni Marchesini ) sia dal
Tifoso Rossoblù organizzato in gruppi o semplice appassionato che dir si
voglia, dimostrando così di seguire con molta attenzione le vicende della
nostra squadra. Che dire: la profferta di buoni propositi è evidente, per cui
abbiamo il dovere di lasciarlo lavorare, dandogli la possibilità di proseguire
nello sviluppo del cosiddetto progetto. Per quanto riguarda l’allenatore, due
considerazioni: a conti fatti non credo che Francesco Guidolin, dipinto da
alcuni come l’attuale prima scelta di Saputo, sia molto entusiasta di fronte
alla prospettiva di tornare sulla nostra panchina, un po’ per la famosa
questione della puzza che sente quando gira per le vie di Bologna, molto perché
non può aver dimenticato i calci in culo che lo inseguirono al momento dei saluti
( e in effetti mi risulta che stia piantando sul percorso un’infinita serie di
paletti ); non credo proprio che SuperJoe Tacopina sia così disponibile a
privarsi di Pippo Inzaghi, il tecnico che ha rifatto grande il suo Venezia, per
contribuire alle fortune di chi lo ha messo alla porta senza troppi
complimenti; non solo, Saputo non vede l’ora di liberarsi di un investimento
improduttivo come Mattia Destro, che è ( lo sanno anche le pietre ) un, se non
IL, pupillo di Inzaghi. Insomma, il cammino si presenta lungo e frastagliato,
ma la buona volontà c’è, per cui dietro l’angolo mi aspetto un futuro immediato
non dico radioso ma quanto meno rassicurante.
Paolo Milito