Bologna-Palermo
conta 29 precedenti, distribuiti fra Serie A, Serie B e Coppa Italia. Il
bilancio racconta di 16 vittorie Rossoblù, 4 del Palermo e 9 pareggi. Per
trovare la nostra vittoria più robusta dobbiamo andare al 5 ottobre 1952,
quando vincemmo 5-2 con una doppietta di Bacci e tre gol segnati da Pilmark,
Campatelli e Cervellati, a cui replicarono i rosanero Gimona e Martegani. Per
due volte, invece, il Palermo ha prevalso col punteggio di 3-1: il 3 ottobre
1982, in Serie B, quando i siciliani segnarono con Lopez, De Stefanis e
Gasperini in risposta al nostro Macina, evidenziando le magagne di una squadra
destinata allo sfascio, e il 1 aprile 2012, quando i nostri avversari
rimontarono il gol di Sorensen con Donati, Hernandez e un autogol di Morleo
infliggendo una clamorosa battuta d’arresto al brillante Bologna di Stefano
Pioli. Da notare che l’unico confronto giocato in Coppa Italia è in realtà la
finale del 1974 vinta dai Rossoblù all’Olimpico di Roma, nella quale figuravamo
come primo nome in cartellone e per questo conteggiata dalle statistiche come
match giocato in casa. Personalmente, non riesco a dimenticare, e forse mai ci
riuscirò, il gran finale della partita giocata al Dall’Ara il 19 febbraio 2011:
non tanto per il punteggio finale, 1-0, quanto perché al momento del gol
decisivo, messo a segno nei minuti di recupero da Paponi, da poco subentrato a
Ramirez, il telecronista di SKY urlò “ … Paponi uno Palermo zero !!! … “, della
serie “ È talmente faticoso pronunciare il nome Bologna che trovo più comodo
attribuire alla squadra il nome del marcatore “. Volendo tornare un po’ più
seri, possiamo ricordare il pomeriggio del 18 novembre 2012, sia per il rotondo
3-0 dovuto ai gol di Gilardino, Gabbiadini e dell’allora condottiero Rossoblù
Diamanti, sia soprattutto per il fatto che quel giorno, a causa di varie
vicende, si videro in campo quattro portieri e ci fu un consistente numero di
espulsioni ( ben quattro, di cui tre ai danni del Palermo ). Dunque, la
tradizione ci è ampiamente favorevole. Il Palermo ci viene incontro trascinato
dal nostro ex capitano Diamanti, che già ci ha fatto passare un brutto quarto
d’ora indossando la maglia dell’Atalanta, ma è reduce, non dimentichiamolo, da
cinque sconfitte consecutive. Interessante notare come il tecnico dei siciliani
De Zerbi, ovviamente a rischio di esonero, sia al primo confronto in panchina
col nostro Donadoni, ma avrebbe molto da ridire sull’allenatore bergamasco:
quando lo ha avuto alle dipendenze come giocatore, Donadoni per ben due volte
lo ha costretto a cambiare aria, provocandone la cessione dal Lecco al Foggia e
poi dal Napoli al Brescia. Il Bologna si presenta in campo sull’onda
dell’euforia causata dal ritorno sulla scena di Mirante, salutato in conferenza
stampa da un’originale sorpresa organizzata dai suoi colleghi, e dal bagno di
folla a cui si è sottoposto il Presidente Saputo, venuto in città per un blitz
alla vigilia della finale del girone canadese della Major League americana.
Bisogna ripartire dopo il disastro romano di sponda giallorossa, e il nostro
mister è alle prese con non pochi problemi: se da una parte recupera il
portiere, comunque destinato a riposare ancora per qualche giorno, dall’altra
deve fare i conti con gli infortuni di Sadiq e Di Francesco e alcuni problemi
in cui sono incappati Krejci e Taider. Radio Casteldebole, comunque, segnala
Destro e Maietta in ripresa; il mister, si sa, è imperturbabile, riesce sempre
ad ovviare agli inconvenienti, però abbiamo visto come finora abbia dovuto fare
i conti troppo spesso col brivido dell’imprevisto, dai problemi cardiaci di
Mirante ai colpi di testa di Gastaldello, fino alle cappelle dello sconcertante
Masina di questo primo scorcio di stagione. Ad occhio, dovremmo riuscire ad
ottenere un risultato positivo; sarà bene, comunque, che i nostri eroi non si
facciano trarre in inganno dalle cinque sconfitte consecutive degli
avversari e mantengano alta la guardia per tutta la durata della partita.
Paolo Milito
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