Paolo Milito
Una lettera aperta alla nostra squadra del cuore... Per parlare, capire, confrontarci ed essere uniti... Senza alcuna ambizione, ma solo per amore... Noi ci siamo, ragazzi, siamo sempre presenti... Lottiamo, corriamo e soffriamo con voi... Perchè sempre e comunque FINO ALLA FINE, FORZA BOLOGNA!!!
Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
sabato 23 agosto 2014
... Anvedi come para Nando ...
La sconcia esibizione dei nostri giocatori in Coppa Italia contro L'Aquila ha prodotto due risultati ben precisi: da una parte ha evidenziato la necessità di rinforzare ulteriormente la squadra, se l'intenzione è davvero quella di tornare subito in Serie A; dall'altra ci ha fatto capire che, dopo due stagioni a dir poco disastrose, quest'anno il portiere per il Bologna non dovrebbe rappresentare un problema. Il trentacinquenne cavallo di ritorno Nando Coppola, infatti, ha sfoderato una prestazione maiuscola, dimostrando nei fatti di essere tornato sotto le Due Torri intenzionato a rinverdire una tradizione tipica dei Rossoblù. Dal 1970 in poi, a guardia dei nostri pali ci sono stati sì dei giovani destinati a lunghe e prestigiose carriere, da Sergio Buso a Beppe Zinetti, via via fino ad Emiliano Viviano, ma anche degli elementi in età avanzata e comunque in grado di far dormire ai Tifosi dei sonni tranquilli, come Beppe Vavassori, Piero Battara, Roberto Sorrentino ( il padre dell'attuale portiere del Palermo ), Gianluca Pagliuca ( cresciuto nel nostro vivaio ), l'altro cavallo di ritorno Francesco Antonioli ... Per tacere delle epoche più felici, in cui anche il secondo portiere era ampiamente all'altezza del titolare, come Paolo Cimpiel, Amos Adani , Alex Manninger o Cristiano Lupatelli. Nando Coppola, che agli inizi del Millennio era già stato con noi facendo per tre anni il secondo a Pagliuca, ha dunque dato prova di non essere affatto arrugginito. Per tutti noi una bella notizia, un po' meno per Dejan Stojanovic. Cercate di mettervi nei panni di questo povero ragazzo: nel Bologna, in passato, il portiere di riserva aveva dovuto giustamente lasciare spazio a gente chiamata Gianni, Vanz, Negri, via via fino ai già citati Vavassori e Buso, a Franco Mancini, Maurizio Memo, Nello Cusin, Andrea Pazzagli, per arrivare a Pagliuca, Antonioli, Viviano e Gillet. Ai giorni nostri, il giovanottone austro-macedone si è trovato la strada sbarrata prima da Federico Agliardi, ormai prossimo a ricevere, in autunno, il Premio Nobel per la Cappella ( c'è però un problema: nell'Accademia ancora si discute se addurre come motivazione il tragicomico campanile messo in atto contro il Milan a beneficio di Pazzini oppure la scellerata uscita a caccia di farfalle vista agli sgoccioli dei supplementari di Coppa Italia contro l'Inter ), poi da Gianluca Curci, a cui Wikipedia ha attribuito senza indugi il titolo di Retrocessore d'Italia dopo aver trascinato in B ben tre squadre nel giro di quattro anni !!! Seriamente: Stojanovic era convinto di partire titolare, ed ora si trova di fronte ad un ostacolo imprevisto, tanto da esternare il desiderio di cambiare aria. A scanso di guai, Diego Lopez ha già dato mandato a Filippo Fusco di contattare l'ex portiere del Cagliari Avramov, attualmente svincolato, nel caso in cui il nostro potenziale numero uno dovesse persistere nel proprio intento. Dunque, una situazione non proprio tranquilla, come del resto non c'è tranquillità ne' nel calcio italiano in generale, ne' nel Bologna in particolare. A livello di Federcalcio si registra l'intervento, attuato con colpevole ritardo, di Michel Platini nei confronti del nuovo presidente Tavecchio: l'intero vertice UEFA, dopo aver dato la precedenza alle ferie post-Mondiali, ha acquisito ed esaminato i filmati in cui Tavecchio attaccava dei non meglio precisati mangiatori di banane, decidendo infine di deferire agli organi disciplinari il neo presidente FIGC. Dal canto suo, Tavecchio si è detto sicuro di poter dimostrare la propria buona fede, convinto di rischiare al massimo un paio di mesi di squalifica. Peccato che il presidente del CONI Malagò lo abbia poi pregato, senza troppi giri di parole, di fare un passo indietro nel caso in cui gli venisse affibbiato anche un solo giorno di punizione ... Veniamo ai fatti di casa nostra: è stata una settimana intensa, piena di conferenze e comunicati stampa, pieni di minacce di querele e controquerele. Da tutto questo movimento sono comunque apparse chiare alcune cose importanti: Albano Guaraldi non ha ancora versato i famosi 485 mila euro che mancavano per completare la ricapitalizzazione messa in atto lo scorso dicembre, inadempienza che, per Legge, impedisce a chiunque voglia acquisire la maggioranza del pacchetto azionario di procedere in qualsiasi direzione; l'ex sindaco di Como Stefano Bruni sostiene che Guaraldi abbia chiesto, per togliersi di mezzo, una buonuscita di dieci milioni, particolare seccamente smentito dall'Avv. Grassani; lo stesso Bruni ha messo la mano sul fuoco sulla consistenza finanziaria del suo gruppo, relegando a ruoli marginali l'ex presidente del Lanciano Di Stanislao ( condannato in primo grado a sette anni ) e l'ex patron del Venezia Golban ( che di anni ne ha presi quattro in via definitiva ), salvo poi dichiarare che l'intera compagnia si appoggia alla G Diamonds, una società austriaca specializzata nel commercio di pietre preziose, a suo dire quotata in Borsa. A questo punto, chi di dovere ha appurato che " G " sta per Golban, e che di quotazione in Borsa non se ne è vista l'ombra; prontamente, Bruni ha fatto sapere che il faccendiere iraniano è solo il presidente della società, mentre il vero patron è un altro faccendiere, in questo caso russo. Le ultime novità sulla vicenda dicono che: 1) Guaraldi si è riservato di decidere dopo il 25 agosto, al rientro dalle ferie in Sardegna, ma non sembra intenzionato a cedere a Bruni; 2)l'orefice aretino Giorgio Veltroni, che aveva provato nei giorni scorsi a tornare alla carica, a sua volta ha denunciato di trovarsi bloccato dal mancato versamento dei 485 mila euro; 3) ci sarebbe un ulteriore personaggio misterioso in trattativa con Guaraldi, a fari spenti: dovrebbe trattarsi di un facoltoso personaggio, molto amico di Massimo Zanetti, entrato in contatto con i nostri dirigenti tramite i buoni uffici di Luca Baraldi ( e questo spiegherebbe l'inattesa profferta di amorosi sensi esternata da Guaraldi nel suo ultimo comunicato parlando del re del caffè ). Per non farci mancare nulla, segnaliamo una nuova diffida della Sovrintendenza alle Belle Arti nei confronti di Guaraldi per la questione del nuovo Centro Tecnico, e la spiacevole vicenda che ha visto coinvolto un ex consigliere comunale bolognese il quale, approfittando della propria posizione, ha assistito alle partite in postazioni privilegiate e mangiato nei buffet della Terrazza Bernardini accumulando circa seimila euro di debiti nei confronti della Società. La somma non è più recuperabile in quanto l'uomo ha avuto l'accortezza di far imputare le fatture ad una società fittizia di cui prima ha spostato la sede all'estero, e poi ha fatto dichiarare il fallimento. Infine, mi riaggancio all'articolo di Alessandra Sportelli Negrini per una considerazione sull'affare-ripescaggi: l'applicazione dell'Art. 171/a in teoria rende passibili di ripescaggio ben 14 squadre; all'atto pratico, però, favorisce quei club che dal 2000 in poi hanno giocato nei campionati maggiori e, a parità di ciò, chi vanta un maggior bacino di utenza, particolare che darebbe una notevole spinta alla Salernitana. Ossia una Società interamente gestita da dirigenti stipendiati, ma di proprietà del presidente laziale Claudio Lotito, autentico potere forte del nostro calcio. Solo una coincidenza? Un famoso politico, ormai scomparso, e tra l'altro pure di fede romanista, sosteneva che a pensar male si commette peccato ma in genere ci si azzecca ...
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la Cessione del Bfc avrebbe avuto un senso quest' estate. Albano si metteva il cuore in pace, realizzando che la retrocessione in Serie B non era un incubo ma una solida realtà. Inutile pensare di "guadagnarci" o "farci una patta", ci si liberava del fardello e si ricominciava a respirare, tutti quanti. E invece no....
RispondiEliminaPersonalmente credo che il povero Albano si ridurrà molto peggio del poverissimo Gazzoni, che ebbe almeno "la forza" di cedere a Cazzola....
Fusco sta facendo "i miracoli", Lopez non mi ispira fiducia, gli Abbonati sono pochini, la Squadra......bah, mi pare ancora molto indietro.
In questo quadro poco simpatico si intrecciano le storielle di "proposte di acquisto". La cordata che viene citata nell' articolo pare uscita da S. Vittore, per cui mi auguro che sia fasulla; del resto trovare qualcuno che paghi le quote di Albano 10 zucconi, quando tutto il Bologna vale forse la metà........sarà dura !! E poi, attenzione !!, chi ha avuto accesso ai libri contabili da diversi anni a questa parte ?? Qual' è la VERA esposizione del Bfc ??
Albano spera di risalire in A al volo, le altre son barzellette.
E' una roulette russa.....
Sportivamente spera di non beccare il proiettile !!
Essendo un associato di Futuro Rossoblù, ti posso dire che Guaraldi ha fatto il diavolo a quattro per non far esaminare i libri contabili ai commercialisti che avevamo a suo tempo incaricato. Forse i conti reali li ha potuti esaminare solo lo staff di Luca Baraldi, e visto come Zanetti se l'è poi data a gambe, non credo sia stato un bel vedere ...
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