Non sono bravo con le frasi fatte, ma un bel VAFFANCULO, SAPUTO !!!, ci starebbe tutto. Mi spiego: il Presidente si è accollato tutte le spese mediche relative al calvario di Sinisa, ma nel finale è stato decisamente difettoso. Lo vado dicendo da tre mesi: non ho nulla contro Thiago Motta, al quale, anzi, devo dare atto di aver rimesso in carreggiata in tempi brevissimi una squadra travolta e disorientata dall'ultimo colpo che la malasorte aveva rifilato al tecnico serbo. Joey Saputo, però, quando il nuovo DG Sartori, spaventatosi dopo un incontro ravvicinato con Sinisa, ne aveva chiesto l'avvicendamento temendo di vederselo morire sotto il naso da un momento all'altro, avrebbe dovuto avere l'eleganza di offrirgli una scrivania, anzichè subire la veemente reazione del tecnico serbo all'offerta di rescindere il contratto, ripiegando su un semplice esonero che lasciava aperte tutte le porte e, soprattutto, costringeva la Società a continuare a versargli lo stipendio. Sono nato tre anni prima di Sinisa, quindi ho avuto modo di vivere altre giornate di dolore, quando, nel tempo, ho perso prima un fratello, poi un padre, poi un cugino ( anch'egli divorato dalla leucemia ) e nel giugno scorso un altro cugino. So benissimo che in queste giornate imperversano i piagnistei, le frasi fatte, i dolci ricordi, spesso inventati. So anche, però, che non è possibile ignorare le storture, e provo un profondo fastidio quando qualcuno, come dice Gino Paoli, accende una lampadina sotto la foto del morto dopo avergli rotto le scatole per tutta la vita. Nelle prossime 72 ore, come sempre, assisteremo ad una sarabanda di paroloni, di lacrimoni, e magari i più accalorati saranno proprio certi simpaticoni che, un giorno sì e l'altro pure, non vedevano l'ora che Sinisa andasse via sbattendo la porta o, peggio, dovesse arrendersi alla malattia come poi è avvenuto. Ai Tifosi Rossoblù, in generale, e a me, in quanto sono sicuro di quel che dico, resta il rammarico per quel che sarebbe potuto succedere se le prime avvisaglie del male non avessero gettato una doccia gelata sull'entusiasmo acceso dalla clamorosa rimonta messa a segno dopo la cacciata di Superpippo dalla nostra panchina. Da quel momento in poi, inevitabilmente, ogni risvolto ha risentito della mutata situazione, ogni cosa, ogni azione, ogni pensiero, hanno finito per essere condizionati dallo scenario che si era venuto a creare. Per quel che può servire, chiedo scusa io a Sinisa per come è stato messo alla porta. E, infine, grazie di tutto. Ciao, Leone !!!
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