Mi viene fin troppo facile il bisticcio di parole approfittando del nome dello sponsor, ma l’evidenza dei fatti è innegabile: nella primavera 2019 gli stessi rammolliti&rincoglioniti che sotto la guida di Superpippo Del Cappero avevano un piede e tre quarti in Serie B, sferzati da un Sinisa Mihajlovic ancora nel pieno del proprio vigore si misero a correre e rincorrere fino a centrare un decimo posto finale che, se il campionato fosse durato un altro po’, sarebbe stato ulteriormente migliorato. In misura ridotta, domenica scorsa è successa la stessa cosa: gli stessi ectoplasmi che avevano provocato la cacciata di Sinisa, certamente sotto la guida di Vigiani e Magnani, e forse con una consulenza ufficiosa di Thiago Motta, hanno ottenuto la clamorosa e insperata vittoria contro la Fiorentina. A questo punto preferisco non approfondire, perché potrei dire delle cattiverie inappropriate. Piuttosto guardiamo avanti e pensiamo alla partita di domani, che al Dall’Ara conta tredici precedenti, suddivisi fra Serie A, Serie B, Serie C, Coppa Italia e Coppitalia di Serie C. Sei le vittorie del Bologna, due quelle dei compaesani di Renzaccio Ulivieri, cinque i pareggi. La nostra vittoria più robusta risale al 27 aprile 2019: 3-1, ribaltando l’iniziale vantaggio di Pajac con Soriano, Orsolini e Nicola Sansone. Il 19 dicembre 2015 furono invece gli azzurri toscani a batterci 3-2 con una doppietta di Maccarone ( che sorseggiò beffardamente una birra in prossimità della nostra panchina dopo aver segnato il secondo gol ) e un tocco di Pucciarelli, in risposta ai nostri Destro e Brienza. Fra i pareggi, spicca il 2-2 del 3 maggio 1998: a segno per noi Roby Baggio e Michele Paramatti, per l’Empoli Esposito e Cappellini. Domani, dunque, debutto ufficiale del tecnico italo-brasiliano sulla nostra panchina. L’impatto con la squadra mi è sembrato buono, il personaggio è armato di buona volontà. Mi aspetto quindi una buona partita e, ovviamente, un buon risultato. Senza dimenticare che di fronte avremo una squadra decisamente in salute. Staremo a vedere.
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