Un anno fa,
a Natale, Bologna-Lazio fu lo scontro fratricida di Casa Inzaghi. Domani sarà
Sinisa contro il suo passato, o meglio contro il suo cuore, con un’anteprima dalle
parti di San Luca, una marcia propiziatoria a cui dovrebbero aderire, oltre ai
nostri Fratelli Rossoblù, parecchi supporters laziali giunti in città al seguito
della loro squadra. In terra bolognese il match, una vera classica, conta la
bellezza di 75 precedenti, sparsi tra Prima Divisione, Serie A, Serie B e Coppa
Italia, con un bilancio ampiamente a nostro favore: 41 vittorie contro 16
sconfitte e 18 pareggi. La nostra vittoria più larga è il 7-2 ottenuto il 17
giugno 1951, tripletta di Filiput, doppietta di Cesarino Cervellati, gol di
Gino Cappello e autogol di Antoniazzi in risposta alla doppietta del laziale
Hofling. La giornata più felice della Lazio risale invece al 25 maggio 1952, un
4-2 ottenuto grazie alla tripletta di Sukru e ad un gol di Antoniotti a cui
replicarono i nostri Gritti e Cappello. Per quel che riguarda i pareggi, esce
spesso il 2-2; memorabile quello del 19 maggio 1974: la domenica precedente la
Lazio aveva acquisito la certezza del suo primo Scudetto, il mercoledi
successivo noi avremmo vinto la Coppa Italia contro il Palermo, nel mezzo venne
fuori una partita pirotecnica arricchita dai gol di Petrelli e Chinaglia per i
biancocelesti e dai nostri Savoldi e Pecci, destinato a realizzare il rigore
decisivo contro il Palermo. Da notare che in Serie B ne abbiamo vinte quattro
su quattro, e che in Coppa Italia non abbiamo mai perso. E domani ??? Sinisa,
ovviamente furibondo per le ultime vicende, pretende un riscatto immediato,
oltretutto desideroso di non sfigurare di fronte a quella che è a tutti gli
effetti la sua famiglia. La Lazio, dal canto suo, è una felice realtà che non
ha bisogno di commenti e presentazioni. Da tifoso, spero che la coincidenza coi
110 anni del Bologna rappresenti un valido stimolo ad ottenere il meglio, in
una giornata in cui recuperiamo un pezzo importantissimo come Danilo. Staremo a
vedere.
Paolo Milito
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