Colpo di tacco fantastico di Verdi! Palacio perfetto per Petkovic... Ma che bel Bologna in questo primo quarto d'ora!
Alla mezz'ora c'è un po' di riposo "tecnico", anche perchè sia Genoa che Bologna son partite in quarta... ma, direi, nettamente meglio i rossoblu emiliani!
Donsah effettua un controllo magistrale e... un tiro da dimenticare...
Verdi fa quello che vuole sia di destro che di sinistro, a seconda delle esigenze: sbaglia anche lui, è vero.... ma un giocatore così è una sicurezza!
Bene il ritmo dei primi 30'... Non per tutti, ma nel complesso davvero bene!
Il trio d'attacco mi è piaciuto molto, anche se ha sprecato un pochino Gonzalez ottimo in difesa ed Helander concentrato, ma forse troppo lento sugli attaccanti del Genoa. Il centrocampo che ha edificato una buona diga davanti ai padroni di casa che sono decisamente "spreconi"... Pulgar, per il quale, come ormai sapete tutti, non nutro una particolare simpatia, ha fatto bene tutto, e ha gestito con grande maturità tutte le legnate che ha preso!
Vediamo cosa succederà nel secondo tempo...
Entra Destro... che non tiene un pallone neanche a legarglielo alla caviglia...
Per fortuna che un Mirante strepitoso salva la porta e che un super Palacio porta il Bologna in vantaggio: GOOOOL!
Vogliamo dare merito a Destro di aver fatto una finta che ha portato Palacio al gol? Mah.....
E nonostante l'assedio finale del Genoa, il Bologna porta a casa tre meritatissimi punti!
E va mo là!
Piccola nota personale: Mirante magico, questa sera!Palacio e Donsah, come pure Okwonkwo, devono giocare sempre! Destro, anche no!
Bravissimi ragazzi!
Avete tenuto bene la partita e fatto vedere che l'attacco c'è e sa far male!
Scuotiamo il campionato e facciamo vedere "alle grandi" che siamo in grado di competere con chiunque!
Alessandra Sportelli Negrini
Una lettera aperta alla nostra squadra del cuore... Per parlare, capire, confrontarci ed essere uniti... Senza alcuna ambizione, ma solo per amore... Noi ci siamo, ragazzi, siamo sempre presenti... Lottiamo, corriamo e soffriamo con voi... Perchè sempre e comunque FINO ALLA FINE, FORZA BOLOGNA!!!
Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
sabato 30 settembre 2017
venerdì 29 settembre 2017
L’ETERNA BARUFFA ROSSOBLU’.
E così
anche stavolta siamo arrivati alla trasferta nella Genova Rossoblù, un viaggio
che richiama alla memoria antiche ed accese rivalità ( 9 scudetti contro 7+1 ),
culminate, negli anni ruggenti, anche in risse e sparatorie. Fra Serie A, Serie
B e Coppa Italia la partita conta 50 precedenti, con 19 vittorie del Genoa, 15
del Bologna e 16 pareggi. Il 4 luglio 1948 la più larga vittoria genoana, un
7-2 che comunque non intaccò il nostro ottavo posto finale; per il Genoa
tripletta di Dalla Torre, doppietta di Brighenti e gol di Grisanti e Formentin,
per noi Matteucci e Biavati. Il 28 febbraio 2010, invece, vincemmo 4-3 al
termine di un match combattutissimo contrassegnato dalla tripletta di Adailton
e dal gol di Buscè, a cui il Genoa replicò con doppietta di Suazo e gol di
Sculli. Degno di nota anche il 3-3 maturato il 4 ottobre 1953; per il Genoa
segnarono Bennike, Cattani e Serantoni, per noi Randon, Pivatelli e Cappello. Domani
i nostri eroi saranno chiamati a confermare i progressi evidenziati nella
vittoriosa trasferta contro il Sassuolo, mentre il Genoa, afflitto da problemi
societari ( è in fase di vendita ) oltre che da una classifica non proprio
esaltante ( penultimo con 2 punti ) potrebbe voler invertire la tendenza, anche
se non sembra ci siano le condizioni. Insomma, in teoria un impegno facile. Per
tornare a casa soddisfatti basterà mantenere costante la concentrazione.
Paolo Milito
domenica 24 settembre 2017
Okwonkwo... il gol della vita
Il primo tempo di questo Sassuolo - Bologna l'ho ascoltato in macchina, pensando alla classica "partidaza".
Riesco ad essere a casa per il secondo tempo, e il cambiamento si fa notare subito: due azioni meravigliose del Bologna!
Nonostante qualche imprecisione di Mbaye, che non può permettersi di fare i "giochini" nella nostra area, e gli errori di Pulgar, che non capisco come possa essere schierato sempre titolare, il secondo tempo di questa partita è dominato dal Bologna.
Speriamo di poter sfruttare la superiorità numerica e che Donadoni tenti il tutto per tutto... E così è!
Al 38' del secondo tempo prova a vincerla, inserendo Okwonkwo, che sarà l'autore del gol della vittoria!
Nonostante una partenza che non assomigliava per niente al Bologna visto martedì, i ragazzi hanno vinto, grazie ad un Palacio che non ha mai smesso di crederci e ad un grande Petkovic!
Okwonkwo? Deve giocare sempre!
Cosa potrei aggiungere? Niente: bravi ragazzi! Andiamo a bissare il risultato, sabato, e continuiamo a crescere così!
Forza Bologna e bravi régaz!!!
Alessandra Sportelli Negrini
P.S. Donadoni, non dar retta a Marocchi... Lascialo pure giù Destro, che la differenza è abissale! Grazie!
Riesco ad essere a casa per il secondo tempo, e il cambiamento si fa notare subito: due azioni meravigliose del Bologna!
Nonostante qualche imprecisione di Mbaye, che non può permettersi di fare i "giochini" nella nostra area, e gli errori di Pulgar, che non capisco come possa essere schierato sempre titolare, il secondo tempo di questa partita è dominato dal Bologna.
Speriamo di poter sfruttare la superiorità numerica e che Donadoni tenti il tutto per tutto... E così è!
Al 38' del secondo tempo prova a vincerla, inserendo Okwonkwo, che sarà l'autore del gol della vittoria!
Nonostante una partenza che non assomigliava per niente al Bologna visto martedì, i ragazzi hanno vinto, grazie ad un Palacio che non ha mai smesso di crederci e ad un grande Petkovic!
Okwonkwo? Deve giocare sempre!
Cosa potrei aggiungere? Niente: bravi ragazzi! Andiamo a bissare il risultato, sabato, e continuiamo a crescere così!
Forza Bologna e bravi régaz!!!
Alessandra Sportelli Negrini
P.S. Donadoni, non dar retta a Marocchi... Lascialo pure giù Destro, che la differenza è abissale! Grazie!
sabato 23 settembre 2017
BATTERE IL FERRO CALDO
La gara in programma domani a Reggio
Emilia è un derby di freschissima tradizione, scaturito dalla decisione di
Giorgio Squinzi di reinvestire nel calcio i soldi inizialmente destinati ad un
ciclismo che lo aveva lasciato decisamente amareggiato. A dispetto dei
clamorosi successi internazionali dei neroverdi, il bilancio è favorevole ai
nostri colori: nei tre precedenti fin qui disputati, tutti in Serie A, si
contano due vittorie del Bologna ed una del Sassuolo. Il 20 ottobre 2013 i
padroni di casa ottennero contro di noi la loro prima storica vittoria in Serie
A; per loro segnarono Floro Flores e Berardi, noi replicammo con un rigore di
Diamanti e con la “ prodezza “ di Rolando Bianchi, capace di farsi scivolare
sulla trippa un pallone che avrebbe potuto facilmente appoggiare in gol nella
porta vuota. Delle due nostre vittorie, la più esaltante è stata quella del 24
gennaio 2016, gol di Giaccherini e ( incredibile ma vero ) Floccari. Domani
pomeriggio i nostri eroi si presenteranno in campo con un punto di vantaggio in
classifica, ma soprattutto sono chiamati a battere il ferro ancora caldo, ossia
a dare continuità alla gagliarda prestazione fornita contro l’Inter, conclusasi
come sappiamo con un furto ai nostri
danni di cui potremmo stare, inutilmente, a parlare da qui fino a domani mattina.
Personalmente, la scena del rigore mi ha ricordato quella di Pasquato a
Pescara: in entrambi i casi, l’avversario di turno si è tuffato mezz’ora dopo
essere stato sfiorato da un nostro giocatore ( in quel caso il portiere Coppola
), quindi avendo avuto tutto il tempo di realizzare che poteva ottenere un
rigore a buon mercato senza colpo ferire. Peccato che tanti corvi saccenti,
tutti stranamente contraddistinti da un curioso accento milanese, abbiano
tirato in ballo uno strano “ procurato danno “ assolutamente non contemplato
dai regolamenti calcistici. A noi resta l’amarezza di aver dovuto constatare
che, senza quel regalo, l’Inter la partita non l’avrebbe pareggiata nemmeno se
avessimo continuato a giocare per le successive ventiquattro ore. Ma tant’è. Se
il Bologna continua con questo passo, è destinato a darci delle grandi
soddisfazioni. Peccato per l’infortunio
di Mirante, però dobbiamo ammettere di avere in casa un ricambio di valore pari
se non superiore. Sul fronte societario, il breve soggiorno bolognese di Joey
Saputo non è stato una semplice passeggiata: appena sceso dall’aereo ha
incontrato una delegazione di Tifosi, in un clima di grande cordialità, ed ha
rassicurato i presenti circa il proprio impegno nella gestione del club; ha
assistito alla partita in compagnia dell’ex boss della Ferrari Domenicali, che
dovrebbe a breve entrare nel CDA; soprattutto ha esternato di essere decisamente
intenzionato a ripercorrere le orme di Giampaolo Pozzo, che a Siviglia e
Watford ha piazzato in pianta stabile figli e nipoti, e dei proprietari cinesi
di Inter e Milan, che a Milano hanno fatto la stessa cosa. Il prescelto è il
giovanissimo cognato Raffaele Frassetti ( vent’anni in meno della sorella
Carmie, moglie di Saputo ), che dovrebbe diventare il suo braccio armato a
Bologna. Se son rose, fioriranno.
Paolo Milito
martedì 19 settembre 2017
Davvero un grande Bologna!
Mi piacerebbe pensare che la sconfitta con la Fiorentina del 16 settembre, possa essere solo una parentesi...
Mi piacerebbe pensare che il "gioco" del Bologna sia solo momentaneamente in fase di stallo...
Mi piacerebbe pensare che Palacio, che è indiscutibilmente due spanne sopra alla media, possa diventare l'uomo chiave del Bologna...
È vero che Donadoni è obbligato a fare determinate scelte, per via degli infortuni, ma vedo che continua a schierare, anche questa sera, un Pulgar che non sta facendo nulla!
Nagy ha la lebbra? Eppure lo scorso anno si è comportato bene...
Vedo però, con estremo piacere che Destro non è schierato... di nuovo... E condivido pienamente questa scelta.
Nonostante la stanchezza e la sveglia che suonerà alle 4.00, cercherò di godermi il mio Bologna!
Vediamo cosa sapranno fare i ragazzi!
Forza Bologna!!!
E si parte con una bellissima giocata di Di Francesco! Verdi quasi in gol, seguito a ruota da Pulgar (forse mi ha sentito ☺)....
Una bella partenza per il Bologna!
Perdiamo un po' troppe occasioni, però e..... Mo nooooo!!! Giuro: la palla di Verdi l'avevo vista dentro 😔
E al 28', una punizione molto interessante per il Bologna...
E Verdi, anche se con poca forza, c'è! Sono le sue punizioni, quelle... peccato! Ma grande Simone!
E gollissimo di Simone Verdi al 31'!
Un gol difficilissimo: spettacolare!
32' da vero fuoriclasse per lui!
Alla fine del primo tempo, Bologna 1 - Inter 0!
E che bel Bologna: raddoppi, corsa, passaggi e cambi di campo con pochi errori. Direi che stanno facendo bene tutti, senza alcuna eccezione e nonostante qualche imperfezione!
Lo straordinario goal di Verdi è la ciliegina sulla torta della sua prestazione magistrale. Benissimo Donsah e Petkovic, bene Pulgar (nella maggioranza delle azioni), bene Poli, bene la difesa.
Tanto Bologna e poca Inter!
Avanti così anche nella ripresa, ragazzi!
E niente: se volete fermare Verdi, gli dovete sparare 😂: inarrestabile!
Nonostante tutto, rigore contro il Bologna... Si va alla Var: attimi intensi di tensione e il rigore, al 31' del secondo tempo, è confermato...
L'Inter pareggia allo stesso minuto in cui Verdi portava il Bologna in vantaggio nel primo tempo.
L'arbitro scarseggia nell'estrarre i cartellini gialli: l'Inter non risparmia certo sui falli... È un tutt'uno!
Dieci falli in fila, un cartellino giallo? Insomma...
Assedio del Bologna negli ultimi minuti!
E il match si conclude, dopo 5' di recupero, con un pareggio.
Questi tre punti sarebbero stati oro!
Ci accontentiamo, a malincuore, di questo pareggio.
Ho visto un bel Bologna, e questo è un ottimo premio di consolazione.
Simone Verdi davvero stellare!
Bella, bellissima prestazione del Bologna! Andiamo avanti così!
Bravi ragazzi!
Alessandra Sportelli Negrini
Mi piacerebbe pensare che il "gioco" del Bologna sia solo momentaneamente in fase di stallo...
Mi piacerebbe pensare che Palacio, che è indiscutibilmente due spanne sopra alla media, possa diventare l'uomo chiave del Bologna...
È vero che Donadoni è obbligato a fare determinate scelte, per via degli infortuni, ma vedo che continua a schierare, anche questa sera, un Pulgar che non sta facendo nulla!
Nagy ha la lebbra? Eppure lo scorso anno si è comportato bene...
Vedo però, con estremo piacere che Destro non è schierato... di nuovo... E condivido pienamente questa scelta.
Nonostante la stanchezza e la sveglia che suonerà alle 4.00, cercherò di godermi il mio Bologna!
Vediamo cosa sapranno fare i ragazzi!
Forza Bologna!!!
E si parte con una bellissima giocata di Di Francesco! Verdi quasi in gol, seguito a ruota da Pulgar (forse mi ha sentito ☺)....
Una bella partenza per il Bologna!
Perdiamo un po' troppe occasioni, però e..... Mo nooooo!!! Giuro: la palla di Verdi l'avevo vista dentro 😔
E al 28', una punizione molto interessante per il Bologna...
E Verdi, anche se con poca forza, c'è! Sono le sue punizioni, quelle... peccato! Ma grande Simone!
E gollissimo di Simone Verdi al 31'!
Un gol difficilissimo: spettacolare!
32' da vero fuoriclasse per lui!
Alla fine del primo tempo, Bologna 1 - Inter 0!
E che bel Bologna: raddoppi, corsa, passaggi e cambi di campo con pochi errori. Direi che stanno facendo bene tutti, senza alcuna eccezione e nonostante qualche imperfezione!
Lo straordinario goal di Verdi è la ciliegina sulla torta della sua prestazione magistrale. Benissimo Donsah e Petkovic, bene Pulgar (nella maggioranza delle azioni), bene Poli, bene la difesa.
Tanto Bologna e poca Inter!
Avanti così anche nella ripresa, ragazzi!
E niente: se volete fermare Verdi, gli dovete sparare 😂: inarrestabile!
Nonostante tutto, rigore contro il Bologna... Si va alla Var: attimi intensi di tensione e il rigore, al 31' del secondo tempo, è confermato...
L'Inter pareggia allo stesso minuto in cui Verdi portava il Bologna in vantaggio nel primo tempo.
L'arbitro scarseggia nell'estrarre i cartellini gialli: l'Inter non risparmia certo sui falli... È un tutt'uno!
Dieci falli in fila, un cartellino giallo? Insomma...
Assedio del Bologna negli ultimi minuti!
E il match si conclude, dopo 5' di recupero, con un pareggio.
Questi tre punti sarebbero stati oro!
Ci accontentiamo, a malincuore, di questo pareggio.
Ho visto un bel Bologna, e questo è un ottimo premio di consolazione.
Simone Verdi davvero stellare!
Bella, bellissima prestazione del Bologna! Andiamo avanti così!
Bravi ragazzi!
Alessandra Sportelli Negrini
lunedì 18 settembre 2017
DOLCI RICORDI …
… e amara realtà. Bologna-Inter richiama
alla mente del Tifoso Rossoblù due momenti felici del passato, vale a dire la
conquista dell’ultimo Scudetto, anno 1964, ed uno spareggio che ci diede, nel
1999, la possibilità di giocare in Europa nella stagione successiva a quella
delle 64 partite con doppia beffa finale nelle Coppe. Innanzi tutto, i numeri:
la partita di domani è “ LA “ classicissima del calcio italiano, vantando, solo
a Bologna, la bellezza di 83 precedenti, distribuiti fra Serie A e Coppa Italia.
Bilancio in perfetta parità: 34 vittorie del Bologna, 34 dell’Inter e 15
pareggi. Tolti gli spareggi citati in apertura, la nostra vittoria più
clamorosa risale al 30 marzo 1941, quando il Bologna di Felsner si involò verso
lo Scudetto travolgendo i nerazzurri con un sonoro 5-0, doppiette di Biavati e
Reguzzoni a cui si aggiunse un gol di Puricelli. L’impresa più notevole dei
nostri avversari, invece, è senz’altro quella messa a segno il 21 maggio 1989:
quel giorno l’Inter di Giovanni Trapattoni, passata alla storia come “ la
squadra dei record “, ne realizzò uno ai nostri danni battendoci in casa per
6-0, doppiette di Serena e Diaz e gol di Matthaus e Matteoli. Per cinque volte,
poi, la gara è terminata col punteggio di 2-2, a cominciare dalla prima volta
che si è disputata nel girone unico. Tornando ai giorni nostri, appare chiaro
come le due squadre vivano su pianeti diversi: i nerazzurri fanno parte del
blocco che comanda la classifica e sono a punteggio pieno, noi, dopo il
disastro di Coppa Italia ed un avvio di campionato incoraggiante, siamo reduci
da due sconfitte consecutive, maturate entrambe nei finali di partita dopo
prestazioni fin lì rassicuranti. Il che significa che le cose vanno bene ma non
benissimo. Per esempio, rivitalizzando l’ennesimo campione in disarmo, Palacio,
abbiamo ovviato alle carenze evidenziate da Destro, che prima o poi dovrà
decidersi ad intraprendere una qualsiasi direzione nel proprio cammino, ma
abbiamo scoperto che nelle retrovie c’è troppa gente convinta di poter
governare le partite tenendo la guardia alta per tre quarti di gara, cosa che
invece si sta rivelando piuttosto dannosa. Che dire: mantenendo costante la
concentrazione, evitando disattenzioni fin troppo stucchevoli, questa squadra è
in grado di ottenere risultati dignitosi. Sarebbe ora di mettere in pratica
tanti buoni propositi esternati nelle vigilie. Domani sera, salvo clamorosi imprevisti,
sugli spalti ci sarà anche Joey Saputo: buona occasione, quindi, per cercare di
fare bella figura. Vedremo.
Paolo Milito
venerdì 15 settembre 2017
PORTARE UN CALCIONE A FIRENZE
O meglio, una pallonata indirizzata nel
verso giusto. Prima di tutto le statistiche: fra Serie A e Coppa Italia si
contano a Firenze ben 69 precedenti; le vittorie della Fiorentina sono 37,
quelle del Bologna 13, 19 i pareggi. L’affermazione più netta per i padroni di
casa ci fu il 23 novembre 1958: finì 6-3; la doppietta di Lojacono e i gol di
Montuori, Cervato, Petris ed Hamrin resero vana la comunque notevole tripletta
del nostro Pivatelli.il 25 gennaio 1942, invece, fu il Bologna a travolgere i
viola con uno stratosferico 5-2, doppiette di Biavati e di Puricelli arricchite
da un gol di Arcari IV, a cui replicarono Valcareggi e Degano. Per ben tre
volte la gara è finita 2-2, soprattutto la sera del 10 marzo 1999, semifinale
di Coppa Italia, rimasta nella storia per due contestatissime sviste arbitrali
a favore di Torricelli e Repka, che ci costarono l’accesso alla finale. E non è
stata quella l’unica serata movimentata: si ricordano, negli anni, il 2 gennaio
1955, vittoria Rossoblù sul campo per 3-0 commutata in 2-0 a tavolino sempre a
nostro favore, in seguito ad una sorta di gran finale caratterizzato da una
specie di far west; l’infelice, anzi allucinante pomeriggio del 18 giugno 1989,
quando un gruppo di scellerati pensò bene di allestire, alla stazione
ferroviaria, un comitato d’accoglienza a base di molotov costato carissimo al
nostro amico Ivan Dall’Olio, che ne sta ancora pagando le conseguenze; il sogno
ad occhi aperti vissuto il 17 gennaio 2010, quando uno scatenato ed
incontenibile Gimenez battè i padroni di casa praticamente da solo, facendo
credere a tutti noi di essere in possesso di doti superlative mai più messe in
mostra. E si potrebbe proseguire l’elenco fino a domani mattina, curiosando nei
ricordi di un match chiamato, da sempre, Derby dell’Appennino, ma che è anche
un derby degli ex incrociati, visti i punti di contatto che, via via, negli
anni hanno visto brillare su entrambe le sponde i vari Pesaola, De Ponti,
Baggio, Amoroso, Gilardino, Viviano, per tacere di Pantaleo Corvino e Stefano
Pioli; non solo, domani si potrà parlare anche di Derby dei Figli d’arte, vista
la presenza, in campo o in panchina, dei vari Destro, Di Francesco, Simeone e
Chiesa. A dispetto dei malumori correnti e del passato medio-recente, stavolta
affrontiamo i viola con un punto di vantaggio in classifica. In teoria, i
nostri avversari sono tecnicamente più dotati; noi veniamo dall’amara sconfitta
rimediata in casa contro il Napoli dopo aver tenuto egregiamente botta per più
di un’ora. Che dire, i due allenatori non hanno bisogno di presentazioni, quindi
tutto lascia pensare che assisteremo ad un confronto da pronostico triplo. Ebbene
sì, io questa squadra la trovo rassicurante, e sono convinto che, una volta
ritoccati alcuni punti traballanti, sia in grado di darci delle grandi
soddisfazioni. Intendiamoci, prima di rivincere lo Scudetto c’è ancora tanto
lavoro da fare ( vedi alla voce Destro, tanto per dirne uno ), ma i segnali che
arrivano da Casteldebole sono incoraggianti. Il tutto, in attesa del ritorno di
Joey Saputo, che dovrebbe essere a Bologna in settimana, forse in tempo per
assistere a Bologna-Inter, sicuramente per presenziare alla messa del Papa, di
cui si è accollato le spese organizzative, e per dar vita al sospirato
confronto con la tifoseria. Speriamo bene.
Paolo Milito
lunedì 11 settembre 2017
VEDI IL NAPOLI E POI …
… te la prendi in saccoccia. Ovvero cronaca
di una serata buona ma non buonissima. Che offre, a mio avviso, tre motivi di
discussione. 1) La nuova maglia. Secondo me è stata sparata male una buonissima
cartuccia. Mi spiego: ottima, anzi eccellente la trovata di realizzare le righe
diagonali utilizzando i nomi dei cento migliori giocatori della Storia
Rossoblù; peccato, però, che questi cento nomi cicciano e ricicciano migliaia
di volte dando vita a due righe quasi dissolventi, impossibili da percepire ad
occhio nudo da chi assiste alla partita dagli spalti o dalla TV. Sarebbe stato
meglio scrivere i cento nomi utilizzando dei caratteri più grandi: sicuramente
i colori delle righe si sarebbero potuti distinguere. 2) Premesso che il
sottoscritto ha origini meridionali, vorrei dire qualcosa ai simpaticoni che
hanno provocato contrasti durante il minuto di silenzio: quando si entra in
casa d’altri, ci si pulisce le scarpe e si chiede permesso. Ergo: non si
rompono i coglioni durante il minuto di raccoglimento in memoria dell’Arcivescovo
emerito di Bologna, tirando poi fuori accuse di razzismo del tutto fuori luogo
verso i Bolognesi. 3) Il risultato finale è decisamente bugiardo. Uno che si
limita a vedere il tabellino, legge che il Napoli ha vinto 3-0 e pensa che
abbia dominato la gara. Vaglielo a spiegare che nel primo tempo si sono visti
in campo solo i nostri, capaci di mangiarsi non uno ma tre gol !!! Certo, i
nostri eroi devono imparare che le partite durano 90 minuti + recupero, e non
sessanta; certo, Donadoni deve pensare, durante la settimana, ad allestire una
sorta di Piano B nel caso in cui vengano a mancare in corso d’opera Maietta e
Palacio; certo, Destro dovrebbe decidersi a farci sapere cosa vuol fare da
grande. In compenso, l’acquisto di Poli si sta rivelando davvero un ottimo
affare. Insomma: le basi sono buone, occorre solo lavorarci sopra in maniera
appropriata. A cominciare dall’imminente Derby dell’Appennino.
Paolo Milito
sabato 9 settembre 2017
PER CANCELLARE UN’ONTA.
Inutile girarci intorno: la tremenda
notte del 4 febbraio 2017 ha rappresentato uno spartiacque nella storia del
Bologna. Un club con alle spalle una tradizione come la nostra non può e non
deve imbarcare sette gol in una partita casalinga, nemmeno contro uno squadrone
come il Napoli di Sarri. Da allora ho dovuto sopportare frizzi e lazzi di ogni
ordine e grado, ed anche in questi giorni ho constatato delle fin troppo facili
ironie sul nostro conto. Però c’è un però: gli stessi soggetti che sfottono a
tutto spiano dimenticano, o fanno finta di non ricordare, che nel campionato
precedente gli azzurri campani erano sbarcati al Dall’Ara da primi in
classifica, intenzionati a far polpette dei nostri eroi, ed erano stati
travolti da un Bologna improvvisamente trasfigurato a immagine e somiglianza
del Barcellona, con un super Mattia Destro e con tanti saluti a Gonzalo
Higuain, pure autore di due gol nel finale di quella partita. Ergo: non
fasciamoci la testa prima di essercela rotta. Innanzi tutto le statistiche: fra
Serie A, Serie B e Coppa Italia le due squadre, al Dall’Ara, si sono affrontate
per ben 66 volte; 32 le vittorie del Bologna, 18 quelle del Napoli, 16 i
pareggi. La nostra maggior vittoria, ormai, è una leggenda: il 2 novembre 1997
vincemmo 5-1, trascinati da una tripletta di uno stratosferico Roberto Baggio e
da una doppietta di Kenneth Andersson, in risposta al vantaggio iniziale di
Roberto Goretti, destinato in seguito a vestire i nostri colori. Ovviamente, la
sconfitta più mortificante è il già citato 7-1, che è anche la nostra peggior
sconfitta casalinga di sempre; per gli amanti delle statistiche e delle
autoflagellazioni ricordo che quella sera ci furono una tripletta di Hamsik,
una di Mertens e un golletto di Insigne intervallati, a metà strada, dal punto
della bandiera del nostro Torosidis. Quanto ai pareggi, per ben cinque volte è
finita 2-2; in particolare, trovo degna di nota la sera del 19 gennaio 2014
quando, non si è mai capito come, Rolando Bianchi centrò una doppietta,
convincendo così i dirigenti di allora a non cederlo al mercato di gennaio e
innescando di fatto la catena di eventi negativi che alla fine di quel
campionato ci avrebbe fatto precipitare in Serie B. Quanto alla gara di domani,
credo si sia capito, non sono d’accordo con Eraldo Pecci, Gianfranco Civolani
& C. nel ritenerla persa prima ancora di averla giocata, facendo leva sia
sulla notevole differenza tecnica sia, soprattutto, sullo spauracchio del 7-1.
È vero, il Napoli è in salute, ma Donadoni ha dimostrato di aver fatto tesoro
delle scoppole rimediate in Coppa Italia, ed i miglioramenti sono apparsi
evidenti. Inoltre, potremmo avere un’arma in più: Palacio, durante la sosta del
campionato, ha avuto modo di integrarsi meglio coi nuovi compagni, e potrebbe
rappresentare un’ottima alternativa a Destro nel caso in cui l’attaccante
marchigiano continuasse nel suo stucchevole letargo. In più, festeggeremo il
ritorno della mitica maglia bianca con la fascia diagonale, a cui ci legano
bellissimi ricordi: quale migliore occasione per cancellare un’onta
mortificante di siffatte proporzioni ? Infine, ancora due parole su Joey
Saputo: lo sento spesso tirare in ballo a sproposito. Mi spiego: è di pubblico
dominio che, circa un mese fa, allo scoccare degli ottant’anni, suo padre Lino
si sia ritirato a vita privata; ciò ha comportato, ovviamente, una
redistribuzione delle incombenze tra i figli, cosa che ha sicuramente richiesto
un impegno immediato per far andare, come si dice in gergo, a regime tutti gli
impegni. Ritengo quindi che sia questo, e non un non meglio precisato
disinnamoramento verso Bologna e il Bologna, il motivo del continuo rinvio del
suo viaggio in Italia, ora previsto a ridosso della visita di Papa Francesco a
Bologna. Torno a ripeterlo: ci sono degli angoli da smussare, ma siamo in
ottime mani. Buona partita a tutti.
Paolo Milito
sabato 2 settembre 2017
CORSI, RICORSI E DISCORSI.
A quanto pare, tutte le volte che un
qualsiasi discorso cade su Joey Saputo si finisce per cadere nell’errore e
nell’equivoco. Ma andiamo con ordine. Poco meno di un anno fa, l’Associazione
Futuro Rossoblù, di cui faccio parte fin dalla sua costituzione, nel 2010, ha
chiesto al Presidente un incontro per discutere le problematiche inerenti ad
una squadra che già allora, dopo aver perso Diawara e Giaccherini, appariva
fortemente indebolita e non in grado di raggiungere una tranquilla salvezza. Ci
fu risposto “ Vi faremo sapere “, ma da allora non se ne è saputo ( con la s
minuscola ) più nulla. Sappiamo invece come si è evoluto poi lo scorso
campionato, ma la disastrosa eliminazione rimediata in Coppa Italia contro il
Cittadella ci ha costretti a tornare alla carica. E questa volta abbiamo
ottenuto un appuntamento certo: ATTENZIONE, Joey Saputo negli ultimi giorni ha
rinviato un paio di volte il suo nuovo blitz bolognese, ma Denis Rizzi, il
presidente di Futuro Rossoblù, ne è stato costantemente informato, quindi è
chiaro che, non appena il nostro patron canadese verrà in Italia, il famigerato
incontro avrà luogo. E a questo punto, scatta la burletta: immancabilmente, non
appena qualcuno di noi tira in ballo l’argomento, spunta fuori qualcuno che ci
dice, virgola più virgola meno, “ Meritereste cento anni di Guaraldi !!! “. A parte
il fatto che mi sono stufato di ricordare ad ogni passo sospinto la campagna
antiguaraldiana che, anche da questo blog, ho condotto a suo tempo sia singolarmente
che in concerto con la mia Associazione, in particolare col contributo del Notaio
bolognese Vico, basta andare, in questo stesso blog, nella colonna dell’archivio
e rileggersi quanto ho scritto nei mesi scorsi, bacchettando all’occorrenza il
Presidente canadese ma sottolineandone SEMPRE gli indiscutibili meriti. Non solo:
Futuro Rossoblù ha SEMPRE dissentito da coloro che hanno attaccato Saputo a
prescindere, facendo presente che le critiche riguardavano alcune sfaccettature
del suo operato, non la sua presidenza in generale. Insomma, un conto è
esprimere alcune legittime perplessità, un altro è attaccare il magnate
canadese frontalmente e costantemente solo perché si vuole “ difendere la
purezza della razza ariana “, come ha fatto anche nelle ultime 48 ore l’immancabile
Alberto Bortolotti, che evidentemente non sa praticare altri hobbies. Per concludere:
1) la squadra, come si è visto a Benevento, è discreta, anche se sarebbe stato
meglio, in sede di mercato, apportare qualche correttivo più deciso; 2) Joey
Saputo è un ottimo Presidente, ed ha impostato un lavoro che, a lungo termine,
darà i suoi frutti ( del resto, il primo girone di andata del Sassuolo in Serie
A fu disastroso, tanto da costringere il patron Squinzi a rivoltare la squadra
come un calzino al mercato di gennaio, cosa che i successivi trionfi ha fatto un
po’ cadere nel dimenticatoio ); 3) Joey Saputo non è il solo imprenditore al
mondo a possedere delle aziende al di fuori del suo territorio, anzi, vi posso
garantire che ci sono multimiliardari molto più celebrati e osannati di lui che
controllano aziende “ per fare portafoglio “ di cui a volte non conoscono ne’
il nome ne’ l’ubicazione ( mi pare che, invece, il nostro Presidente sappia
benissimo dove si trova Bologna, tanto è vero che la notte della promozione in
Serie A la conferenza stampa l’ha tenuta lui). È vero, ci sono ancora tanti
angoli da smussare, ma credo sia meglio lasciarlo lavorare in santa pace.
Paolo Milito
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