Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!

Siamo noi... I tifosi del Bologna siamo noi!
Il Bologna è la squadra del mio cuor...

sabato 30 settembre 2017

Inarrestabile Palaciogol!

Colpo di tacco fantastico di Verdi! Palacio perfetto per Petkovic... Ma che bel Bologna in questo primo quarto d'ora!
Alla mezz'ora c'è un po' di riposo "tecnico", anche perchè sia Genoa che Bologna son partite in quarta... ma, direi, nettamente meglio i rossoblu emiliani!
Donsah effettua un controllo magistrale e... un tiro da dimenticare...
Verdi fa quello che vuole sia di destro che di sinistro, a seconda delle esigenze: sbaglia anche lui, è vero.... ma un giocatore così è una sicurezza!
Bene il ritmo dei primi 30'... Non per tutti, ma nel complesso davvero bene!
Il trio d'attacco mi è piaciuto molto, anche se ha sprecato un pochino Gonzalez ottimo in difesa ed Helander concentrato, ma forse troppo lento sugli attaccanti del Genoa. Il centrocampo che ha edificato una buona diga davanti ai padroni di casa che sono decisamente "spreconi"... Pulgar, per il quale, come ormai sapete tutti, non nutro una particolare simpatia, ha fatto bene tutto, e ha gestito con grande maturità tutte le legnate che ha preso!
Vediamo cosa succederà nel secondo tempo...
Entra Destro... che non tiene un pallone neanche a legarglielo alla caviglia...
Per fortuna che un Mirante strepitoso salva la porta e che un super Palacio porta il Bologna in vantaggio: GOOOOL!
Vogliamo dare merito a Destro di aver fatto una finta che ha portato Palacio al gol? Mah.....
E nonostante l'assedio finale del Genoa, il Bologna porta a casa tre meritatissimi punti!
E va mo là!
Piccola nota personale: Mirante magico, questa sera!Palacio e Donsah, come pure Okwonkwo, devono giocare sempre! Destro, anche no!
Bravissimi ragazzi!
Avete tenuto bene la partita e fatto vedere che l'attacco c'è e sa far male!
Scuotiamo il campionato e facciamo vedere "alle grandi" che siamo in grado di competere con chiunque!
Alessandra Sportelli Negrini





venerdì 29 settembre 2017

L’ETERNA BARUFFA ROSSOBLU’.

E così anche stavolta siamo arrivati alla trasferta nella Genova Rossoblù, un viaggio che richiama alla memoria antiche ed accese rivalità ( 9 scudetti contro 7+1 ), culminate, negli anni ruggenti, anche in risse e sparatorie. Fra Serie A, Serie B e Coppa Italia la partita conta 50 precedenti, con 19 vittorie del Genoa, 15 del Bologna e 16 pareggi. Il 4 luglio 1948 la più larga vittoria genoana, un 7-2 che comunque non intaccò il nostro ottavo posto finale; per il Genoa tripletta di Dalla Torre, doppietta di Brighenti e gol di Grisanti e Formentin, per noi Matteucci e Biavati. Il 28 febbraio 2010, invece, vincemmo 4-3 al termine di un match combattutissimo contrassegnato dalla tripletta di Adailton e dal gol di Buscè, a cui il Genoa replicò con doppietta di Suazo e gol di Sculli. Degno di nota anche il 3-3 maturato il 4 ottobre 1953; per il Genoa segnarono Bennike, Cattani e Serantoni, per noi Randon, Pivatelli e Cappello. Domani i nostri eroi saranno chiamati a confermare i progressi evidenziati nella vittoriosa trasferta contro il Sassuolo, mentre il Genoa, afflitto da problemi societari ( è in fase di vendita ) oltre che da una classifica non proprio esaltante ( penultimo con 2 punti ) potrebbe voler invertire la tendenza, anche se non sembra ci siano le condizioni. Insomma, in teoria un impegno facile. Per tornare a casa soddisfatti basterà mantenere costante la concentrazione.


Paolo Milito

domenica 24 settembre 2017

Okwonkwo... il gol della vita

Il primo tempo di questo Sassuolo - Bologna l'ho ascoltato in macchina, pensando alla classica "partidaza".
Riesco ad essere a casa per il secondo tempo, e il cambiamento si fa notare subito: due azioni meravigliose del Bologna!

Nonostante qualche imprecisione di Mbaye, che non può permettersi di fare i "giochini" nella nostra area, e gli errori di Pulgar, che non capisco come possa essere schierato sempre titolare, il secondo tempo di questa partita è dominato dal Bologna.
Speriamo di poter sfruttare la superiorità numerica e che Donadoni tenti il tutto per tutto... E così è!
Al 38' del secondo tempo prova a vincerla, inserendo Okwonkwo, che sarà l'autore del gol della vittoria!
Nonostante una partenza che non assomigliava per niente al Bologna visto martedì, i ragazzi hanno vinto, grazie ad un Palacio che non ha mai smesso di crederci e ad un grande Petkovic!
Okwonkwo? Deve giocare sempre!
Cosa potrei aggiungere? Niente: bravi ragazzi! Andiamo a bissare il risultato, sabato, e continuiamo a crescere così!
Forza Bologna e bravi régaz!!!
Alessandra Sportelli Negrini
P.S. Donadoni, non dar retta a Marocchi... Lascialo pure giù Destro, che la differenza è abissale! Grazie!





sabato 23 settembre 2017

BATTERE IL FERRO CALDO

La gara in programma domani a Reggio Emilia è un derby di freschissima tradizione, scaturito dalla decisione di Giorgio Squinzi di reinvestire nel calcio i soldi inizialmente destinati ad un ciclismo che lo aveva lasciato decisamente amareggiato. A dispetto dei clamorosi successi internazionali dei neroverdi, il bilancio è favorevole ai nostri colori: nei tre precedenti fin qui disputati, tutti in Serie A, si contano due vittorie del Bologna ed una del Sassuolo. Il 20 ottobre 2013 i padroni di casa ottennero contro di noi la loro prima storica vittoria in Serie A; per loro segnarono Floro Flores e Berardi, noi replicammo con un rigore di Diamanti e con la “ prodezza “ di Rolando Bianchi, capace di farsi scivolare sulla trippa un pallone che avrebbe potuto facilmente appoggiare in gol nella porta vuota. Delle due nostre vittorie, la più esaltante è stata quella del 24 gennaio 2016, gol di Giaccherini e ( incredibile ma vero ) Floccari. Domani pomeriggio i nostri eroi si presenteranno in campo con un punto di vantaggio in classifica, ma soprattutto sono chiamati a battere il ferro ancora caldo, ossia a dare continuità alla gagliarda prestazione fornita contro l’Inter, conclusasi  come sappiamo con un furto ai nostri danni di cui potremmo stare, inutilmente,  a parlare da qui fino a domani mattina. Personalmente, la scena del rigore mi ha ricordato quella di Pasquato a Pescara: in entrambi i casi, l’avversario di turno si è tuffato mezz’ora dopo essere stato sfiorato da un nostro giocatore ( in quel caso il portiere Coppola ), quindi avendo avuto tutto il tempo di realizzare che poteva ottenere un rigore a buon mercato senza colpo ferire. Peccato che tanti corvi saccenti, tutti stranamente contraddistinti da un curioso accento milanese, abbiano tirato in ballo uno strano “ procurato danno “ assolutamente non contemplato dai regolamenti calcistici. A noi resta l’amarezza di aver dovuto constatare che, senza quel regalo, l’Inter la partita non l’avrebbe pareggiata nemmeno se avessimo continuato a giocare per le successive ventiquattro ore. Ma tant’è. Se il Bologna continua con questo passo, è destinato a darci delle grandi soddisfazioni.  Peccato per l’infortunio di Mirante, però dobbiamo ammettere di avere in casa un ricambio di valore pari se non superiore. Sul fronte societario, il breve soggiorno bolognese di Joey Saputo non è stato una semplice passeggiata: appena sceso dall’aereo ha incontrato una delegazione di Tifosi, in un clima di grande cordialità, ed ha rassicurato i presenti circa il proprio impegno nella gestione del club; ha assistito alla partita in compagnia dell’ex boss della Ferrari Domenicali, che dovrebbe a breve entrare nel CDA; soprattutto ha esternato di essere decisamente intenzionato a ripercorrere le orme di Giampaolo Pozzo, che a Siviglia e Watford ha piazzato in pianta stabile figli e nipoti, e dei proprietari cinesi di Inter e Milan, che a Milano hanno fatto la stessa cosa. Il prescelto è il giovanissimo cognato Raffaele Frassetti ( vent’anni in meno della sorella Carmie, moglie di Saputo ), che dovrebbe diventare il suo braccio armato a Bologna. Se son rose, fioriranno.


Paolo Milito

martedì 19 settembre 2017

Davvero un grande Bologna!

Mi piacerebbe pensare che la sconfitta con la Fiorentina del 16 settembre, possa essere solo una parentesi...
Mi piacerebbe pensare che il "gioco" del Bologna sia solo momentaneamente in fase di stallo...
Mi piacerebbe pensare che Palacio, che è indiscutibilmente due spanne sopra alla media, possa diventare l'uomo chiave del Bologna...
È vero che Donadoni è obbligato a fare determinate scelte, per via degli infortuni, ma vedo che continua a schierare, anche questa sera, un Pulgar che non sta facendo nulla!
Nagy ha la lebbra? Eppure lo scorso anno si è comportato bene...
Vedo però, con estremo piacere che Destro non è schierato... di nuovo... E condivido pienamente questa scelta.
Nonostante la stanchezza e la sveglia che suonerà alle 4.00, cercherò di godermi il mio Bologna!
Vediamo cosa sapranno fare i ragazzi!
Forza Bologna!!!
E si parte con una bellissima giocata di Di Francesco! Verdi quasi in gol, seguito a ruota da Pulgar (forse mi ha sentito ☺)....
Una bella partenza per il Bologna!
Perdiamo un po' troppe occasioni, però e..... Mo nooooo!!! Giuro: la palla di Verdi l'avevo vista dentro 😔
E al 28', una punizione molto interessante per il Bologna...
E Verdi, anche se con poca forza, c'è! Sono le sue punizioni, quelle... peccato! Ma grande Simone!
E gollissimo di Simone Verdi al 31'!
Un gol difficilissimo: spettacolare!
32' da vero fuoriclasse per lui!

Alla fine del primo tempo, Bologna 1 - Inter 0!
E che bel Bologna: raddoppi, corsa, passaggi e cambi di campo con pochi errori. Direi che stanno facendo bene tutti, senza alcuna eccezione e nonostante qualche imperfezione!
Lo straordinario goal di Verdi è la ciliegina sulla torta della sua prestazione magistrale. Benissimo Donsah e Petkovic, bene Pulgar (nella maggioranza delle azioni), bene Poli, bene la difesa.
Tanto Bologna e poca Inter!
Avanti così anche nella ripresa, ragazzi!

E niente: se volete fermare Verdi, gli dovete sparare 😂: inarrestabile!
Nonostante tutto, rigore contro il Bologna... Si va alla Var: attimi intensi di tensione e il rigore, al 31' del secondo tempo, è confermato...
L'Inter pareggia allo stesso minuto in cui Verdi portava il Bologna in vantaggio nel primo tempo.
L'arbitro scarseggia nell'estrarre i cartellini gialli: l'Inter non risparmia certo sui falli... È un tutt'uno!
Dieci falli in fila, un cartellino giallo? Insomma...
Assedio del Bologna negli ultimi minuti!
E il match si conclude, dopo 5' di recupero, con un pareggio.
Questi tre punti sarebbero stati oro!
Ci accontentiamo, a malincuore, di questo pareggio.
Ho visto un bel Bologna, e questo è un ottimo premio di consolazione.
Simone Verdi davvero stellare!
Bella, bellissima prestazione del Bologna! Andiamo avanti così!
Bravi ragazzi!
Alessandra Sportelli Negrini






lunedì 18 settembre 2017

DOLCI RICORDI …

… e amara realtà. Bologna-Inter richiama alla mente del Tifoso Rossoblù due momenti felici del passato, vale a dire la conquista dell’ultimo Scudetto, anno 1964, ed uno spareggio che ci diede, nel 1999, la possibilità di giocare in Europa nella stagione successiva a quella delle 64 partite con doppia beffa finale nelle Coppe. Innanzi tutto, i numeri: la partita di domani è “ LA “ classicissima del calcio italiano, vantando, solo a Bologna, la bellezza di 83 precedenti, distribuiti fra Serie A e Coppa Italia. Bilancio in perfetta parità: 34 vittorie del Bologna, 34 dell’Inter e 15 pareggi. Tolti gli spareggi citati in apertura, la nostra vittoria più clamorosa risale al 30 marzo 1941, quando il Bologna di Felsner si involò verso lo Scudetto travolgendo i nerazzurri con un sonoro 5-0, doppiette di Biavati e Reguzzoni a cui si aggiunse un gol di Puricelli. L’impresa più notevole dei nostri avversari, invece, è senz’altro quella messa a segno il 21 maggio 1989: quel giorno l’Inter di Giovanni Trapattoni, passata alla storia come “ la squadra dei record “, ne realizzò uno ai nostri danni battendoci in casa per 6-0, doppiette di Serena e Diaz e gol di Matthaus e Matteoli. Per cinque volte, poi, la gara è terminata col punteggio di 2-2, a cominciare dalla prima volta che si è disputata nel girone unico. Tornando ai giorni nostri, appare chiaro come le due squadre vivano su pianeti diversi: i nerazzurri fanno parte del blocco che comanda la classifica e sono a punteggio pieno, noi, dopo il disastro di Coppa Italia ed un avvio di campionato incoraggiante, siamo reduci da due sconfitte consecutive, maturate entrambe nei finali di partita dopo prestazioni fin lì rassicuranti. Il che significa che le cose vanno bene ma non benissimo. Per esempio, rivitalizzando l’ennesimo campione in disarmo, Palacio, abbiamo ovviato alle carenze evidenziate da Destro, che prima o poi dovrà decidersi ad intraprendere una qualsiasi direzione nel proprio cammino, ma abbiamo scoperto che nelle retrovie c’è troppa gente convinta di poter governare le partite tenendo la guardia alta per tre quarti di gara, cosa che invece si sta rivelando piuttosto dannosa. Che dire: mantenendo costante la concentrazione, evitando disattenzioni fin troppo stucchevoli, questa squadra è in grado di ottenere risultati dignitosi. Sarebbe ora di mettere in pratica tanti buoni propositi esternati nelle vigilie. Domani sera, salvo clamorosi imprevisti, sugli spalti ci sarà anche Joey Saputo: buona occasione, quindi, per cercare di fare bella figura. Vedremo.


Paolo Milito

venerdì 15 settembre 2017

PORTARE UN CALCIONE A FIRENZE

O meglio, una pallonata indirizzata nel verso giusto. Prima di tutto le statistiche: fra Serie A e Coppa Italia si contano a Firenze ben 69 precedenti; le vittorie della Fiorentina sono 37, quelle del Bologna 13, 19 i pareggi. L’affermazione più netta per i padroni di casa ci fu il 23 novembre 1958: finì 6-3; la doppietta di Lojacono e i gol di Montuori, Cervato, Petris ed Hamrin resero vana la comunque notevole tripletta del nostro Pivatelli.il 25 gennaio 1942, invece, fu il Bologna a travolgere i viola con uno stratosferico 5-2, doppiette di Biavati e di Puricelli arricchite da un gol di Arcari IV, a cui replicarono Valcareggi e Degano. Per ben tre volte la gara è finita 2-2, soprattutto la sera del 10 marzo 1999, semifinale di Coppa Italia, rimasta nella storia per due contestatissime sviste arbitrali a favore di Torricelli e Repka, che ci costarono l’accesso alla finale. E non è stata quella l’unica serata movimentata: si ricordano, negli anni, il 2 gennaio 1955, vittoria Rossoblù sul campo per 3-0 commutata in 2-0 a tavolino sempre a nostro favore, in seguito ad una sorta di gran finale caratterizzato da una specie di far west; l’infelice, anzi allucinante pomeriggio del 18 giugno 1989, quando un gruppo di scellerati pensò bene di allestire, alla stazione ferroviaria, un comitato d’accoglienza a base di molotov costato carissimo al nostro amico Ivan Dall’Olio, che ne sta ancora pagando le conseguenze; il sogno ad occhi aperti vissuto il 17 gennaio 2010, quando uno scatenato ed incontenibile Gimenez battè i padroni di casa praticamente da solo, facendo credere a tutti noi di essere in possesso di doti superlative mai più messe in mostra. E si potrebbe proseguire l’elenco fino a domani mattina, curiosando nei ricordi di un match chiamato, da sempre, Derby dell’Appennino, ma che è anche un derby degli ex incrociati, visti i punti di contatto che, via via, negli anni hanno visto brillare su entrambe le sponde i vari Pesaola, De Ponti, Baggio, Amoroso, Gilardino, Viviano, per tacere di Pantaleo Corvino e Stefano Pioli; non solo, domani si potrà parlare anche di Derby dei Figli d’arte, vista la presenza, in campo o in panchina, dei vari Destro, Di Francesco, Simeone e Chiesa. A dispetto dei malumori correnti e del passato medio-recente, stavolta affrontiamo i viola con un punto di vantaggio in classifica. In teoria, i nostri avversari sono tecnicamente più dotati; noi veniamo dall’amara sconfitta rimediata in casa contro il Napoli dopo aver tenuto egregiamente botta per più di un’ora. Che dire, i due allenatori non hanno bisogno di presentazioni, quindi tutto lascia pensare che assisteremo ad un confronto da pronostico triplo. Ebbene sì, io questa squadra la trovo rassicurante, e sono convinto che, una volta ritoccati alcuni punti traballanti, sia in grado di darci delle grandi soddisfazioni. Intendiamoci, prima di rivincere lo Scudetto c’è ancora tanto lavoro da fare ( vedi alla voce Destro, tanto per dirne uno ), ma i segnali che arrivano da Casteldebole sono incoraggianti. Il tutto, in attesa del ritorno di Joey Saputo, che dovrebbe essere a Bologna in settimana, forse in tempo per assistere a Bologna-Inter, sicuramente per presenziare alla messa del Papa, di cui si è accollato le spese organizzative, e per dar vita al sospirato confronto con la tifoseria. Speriamo bene.


Paolo Milito

lunedì 11 settembre 2017

VEDI IL NAPOLI E POI …

… te la prendi in saccoccia. Ovvero cronaca di una serata buona ma non buonissima. Che offre, a mio avviso, tre motivi di discussione. 1) La nuova maglia. Secondo me è stata sparata male una buonissima cartuccia. Mi spiego: ottima, anzi eccellente la trovata di realizzare le righe diagonali utilizzando i nomi dei cento migliori giocatori della Storia Rossoblù; peccato, però, che questi cento nomi cicciano e ricicciano migliaia di volte dando vita a due righe quasi dissolventi, impossibili da percepire ad occhio nudo da chi assiste alla partita dagli spalti o dalla TV. Sarebbe stato meglio scrivere i cento nomi utilizzando dei caratteri più grandi: sicuramente i colori delle righe si sarebbero potuti distinguere. 2) Premesso che il sottoscritto ha origini meridionali, vorrei dire qualcosa ai simpaticoni che hanno provocato contrasti durante il minuto di silenzio: quando si entra in casa d’altri, ci si pulisce le scarpe e si chiede permesso. Ergo: non si rompono i coglioni durante il minuto di raccoglimento in memoria dell’Arcivescovo emerito di Bologna, tirando poi fuori accuse di razzismo del tutto fuori luogo verso i Bolognesi. 3) Il risultato finale è decisamente bugiardo. Uno che si limita a vedere il tabellino, legge che il Napoli ha vinto 3-0 e pensa che abbia dominato la gara. Vaglielo a spiegare che nel primo tempo si sono visti in campo solo i nostri, capaci di mangiarsi non uno ma tre gol !!! Certo, i nostri eroi devono imparare che le partite durano 90 minuti + recupero, e non sessanta; certo, Donadoni deve pensare, durante la settimana, ad allestire una sorta di Piano B nel caso in cui vengano a mancare in corso d’opera Maietta e Palacio; certo, Destro dovrebbe decidersi a farci sapere cosa vuol fare da grande. In compenso, l’acquisto di Poli si sta rivelando davvero un ottimo affare. Insomma: le basi sono buone, occorre solo lavorarci sopra in maniera appropriata. A cominciare dall’imminente Derby dell’Appennino.


Paolo Milito

sabato 9 settembre 2017

PER CANCELLARE UN’ONTA.

Inutile girarci intorno: la tremenda notte del 4 febbraio 2017 ha rappresentato uno spartiacque nella storia del Bologna. Un club con alle spalle una tradizione come la nostra non può e non deve imbarcare sette gol in una partita casalinga, nemmeno contro uno squadrone come il Napoli di Sarri. Da allora ho dovuto sopportare frizzi e lazzi di ogni ordine e grado, ed anche in questi giorni ho constatato delle fin troppo facili ironie sul nostro conto. Però c’è un però: gli stessi soggetti che sfottono a tutto spiano dimenticano, o fanno finta di non ricordare, che nel campionato precedente gli azzurri campani erano sbarcati al Dall’Ara da primi in classifica, intenzionati a far polpette dei nostri eroi, ed erano stati travolti da un Bologna improvvisamente trasfigurato a immagine e somiglianza del Barcellona, con un super Mattia Destro e con tanti saluti a Gonzalo Higuain, pure autore di due gol nel finale di quella partita. Ergo: non fasciamoci la testa prima di essercela rotta. Innanzi tutto le statistiche: fra Serie A, Serie B e Coppa Italia le due squadre, al Dall’Ara, si sono affrontate per ben 66 volte; 32 le vittorie del Bologna, 18 quelle del Napoli, 16 i pareggi. La nostra maggior vittoria, ormai, è una leggenda: il 2 novembre 1997 vincemmo 5-1, trascinati da una tripletta di uno stratosferico Roberto Baggio e da una doppietta di Kenneth Andersson, in risposta al vantaggio iniziale di Roberto Goretti, destinato in seguito a vestire i nostri colori. Ovviamente, la sconfitta più mortificante è il già citato 7-1, che è anche la nostra peggior sconfitta casalinga di sempre; per gli amanti delle statistiche e delle autoflagellazioni ricordo che quella sera ci furono una tripletta di Hamsik, una di Mertens e un golletto di Insigne intervallati, a metà strada, dal punto della bandiera del nostro Torosidis. Quanto ai pareggi, per ben cinque volte è finita 2-2; in particolare, trovo degna di nota la sera del 19 gennaio 2014 quando, non si è mai capito come, Rolando Bianchi centrò una doppietta, convincendo così i dirigenti di allora a non cederlo al mercato di gennaio e innescando di fatto la catena di eventi negativi che alla fine di quel campionato ci avrebbe fatto precipitare in Serie B. Quanto alla gara di domani, credo si sia capito, non sono d’accordo con Eraldo Pecci, Gianfranco Civolani & C. nel ritenerla persa prima ancora di averla giocata, facendo leva sia sulla notevole differenza tecnica sia, soprattutto, sullo spauracchio del 7-1. È vero, il Napoli è in salute, ma Donadoni ha dimostrato di aver fatto tesoro delle scoppole rimediate in Coppa Italia, ed i miglioramenti sono apparsi evidenti. Inoltre, potremmo avere un’arma in più: Palacio, durante la sosta del campionato, ha avuto modo di integrarsi meglio coi nuovi compagni, e potrebbe rappresentare un’ottima alternativa a Destro nel caso in cui l’attaccante marchigiano continuasse nel suo stucchevole letargo. In più, festeggeremo il ritorno della mitica maglia bianca con la fascia diagonale, a cui ci legano bellissimi ricordi: quale migliore occasione per cancellare un’onta mortificante di siffatte proporzioni ? Infine, ancora due parole su Joey Saputo: lo sento spesso tirare in ballo a sproposito. Mi spiego: è di pubblico dominio che, circa un mese fa, allo scoccare degli ottant’anni, suo padre Lino si sia ritirato a vita privata; ciò ha comportato, ovviamente, una redistribuzione delle incombenze tra i figli, cosa che ha sicuramente richiesto un impegno immediato per far andare, come si dice in gergo, a regime tutti gli impegni. Ritengo quindi che sia questo, e non un non meglio precisato disinnamoramento verso Bologna e il Bologna, il motivo del continuo rinvio del suo viaggio in Italia, ora previsto a ridosso della visita di Papa Francesco a Bologna. Torno a ripeterlo: ci sono degli angoli da smussare, ma siamo in ottime mani. Buona partita a tutti.


Paolo Milito

sabato 2 settembre 2017

CORSI, RICORSI E DISCORSI.



A quanto pare, tutte le volte che un qualsiasi discorso cade su Joey Saputo si finisce per cadere nell’errore e nell’equivoco. Ma andiamo con ordine. Poco meno di un anno fa, l’Associazione Futuro Rossoblù, di cui faccio parte fin dalla sua costituzione, nel 2010, ha chiesto al Presidente un incontro per discutere le problematiche inerenti ad una squadra che già allora, dopo aver perso Diawara e Giaccherini, appariva fortemente indebolita e non in grado di raggiungere una tranquilla salvezza. Ci fu risposto “ Vi faremo sapere “, ma da allora non se ne è saputo ( con la s minuscola ) più nulla. Sappiamo invece come si è evoluto poi lo scorso campionato, ma la disastrosa eliminazione rimediata in Coppa Italia contro il Cittadella ci ha costretti a tornare alla carica. E questa volta abbiamo ottenuto un appuntamento certo: ATTENZIONE, Joey Saputo negli ultimi giorni ha rinviato un paio di volte il suo nuovo blitz bolognese, ma Denis Rizzi, il presidente di Futuro Rossoblù, ne è stato costantemente informato, quindi è chiaro che, non appena il nostro patron canadese verrà in Italia, il famigerato incontro avrà luogo. E a questo punto, scatta la burletta: immancabilmente, non appena qualcuno di noi tira in ballo l’argomento, spunta fuori qualcuno che ci dice, virgola più virgola meno, “ Meritereste cento anni di Guaraldi !!! “. A parte il fatto che mi sono stufato di ricordare ad ogni passo sospinto la campagna antiguaraldiana che, anche da questo blog, ho condotto a suo tempo sia singolarmente che in concerto con la mia Associazione, in particolare col contributo del Notaio bolognese Vico, basta andare, in questo stesso blog, nella colonna dell’archivio e rileggersi quanto ho scritto nei mesi scorsi, bacchettando all’occorrenza il Presidente canadese ma sottolineandone SEMPRE gli indiscutibili meriti. Non solo: Futuro Rossoblù ha SEMPRE dissentito da coloro che hanno attaccato Saputo a prescindere, facendo presente che le critiche riguardavano alcune sfaccettature del suo operato, non la sua presidenza in generale. Insomma, un conto è esprimere alcune legittime perplessità, un altro è attaccare il magnate canadese frontalmente e costantemente solo perché si vuole        “ difendere la purezza della razza ariana “, come ha fatto anche nelle ultime 48 ore l’immancabile Alberto Bortolotti, che evidentemente non sa praticare altri hobbies. Per concludere: 1) la squadra, come si è visto a Benevento, è discreta, anche se sarebbe stato meglio, in sede di mercato, apportare qualche correttivo più deciso; 2) Joey Saputo è un ottimo Presidente, ed ha impostato un lavoro che, a lungo termine, darà i suoi frutti ( del resto, il primo girone di andata del Sassuolo in Serie A fu disastroso, tanto da costringere il patron Squinzi a rivoltare la squadra come un calzino al mercato di gennaio, cosa che i successivi trionfi ha fatto un po’ cadere nel dimenticatoio ); 3) Joey Saputo non è il solo imprenditore al mondo a possedere delle aziende al di fuori del suo territorio, anzi, vi posso garantire che ci sono multimiliardari molto più celebrati e osannati di lui che controllano aziende “ per fare portafoglio “ di cui a volte non conoscono ne’ il nome ne’ l’ubicazione ( mi pare che, invece, il nostro Presidente sappia benissimo dove si trova Bologna, tanto è vero che la notte della promozione in Serie A la conferenza stampa l’ha tenuta lui). È vero, ci sono ancora tanti angoli da smussare, ma credo sia meglio lasciarlo lavorare in santa pace. 



 Paolo Milito